L’8 gennaio 2017 il camaleontico David Bowie avrebbe compiuto 70 anni. E invece, si è spento a New York lo scorso 10 gennaio lasciando un’eredità vastissima di testi, canzoni, film, interpretazioni teatrali, costumi, che costituiscono una rarità nella storia della musica.
La sua infanzia a Brixton, la sua adolescenza nel Kent. I suoi primi approcci con il sassofono, la prima band, gli anni da solista, la gavetta dei pub, poi i primi live. Seguiamo tutte le tappe di una carriera inarrestabile che lo portarono a diventare prima un idolo folk, poi del glam rock, fino a incarnare altri personaggi: da Ziggy Stardust al Duca Bianco, in un crescendo che lo portarono a sperimentare generi sempre diversi e ad affermarsi come un’artista impossibile da etichettare.
Uomo dai mille volti, David Bowie ha lasciato un segno profondo nella cultura del ventesimo secolo. Nel documentario si racconta, attraverso interviste esclusive a Bowie stesso e ai suoi amici e collaboratori, la storia di un personaggio poliedrico diventato un’icona della musica e della cultura pop contemporanea che ha ispirato con la sua arte intere generazioni.