Ha esordito il Sanremo di Baglioni. Ecco cosa ci è piaciuto e cosa no in questa prima puntata dell’edizione 2018 del Festival.
Dopo tante chiacchiere si è finalmente arrivati ai fatti ed ecco esordire Sanremo 2018. La prima serata è stata, come previsto, interminabile: certo, dovevano cantare ben 20 cantanti e si doveva dare spazio agli ospiti, ma forse si poteva almeno dare un po’ di brio ed evitare alcune gag tra i conduttori per nulla divertenti. Le canzoni? Migliori del previsto. Però per sapere con precisione cosa pensiamo, ecco la nostra classifica.
CONDUTTORI
Claudio Baglioni: 6 – il direttore artistico aveva annunciato una sua scarsa presenza sul palco e invece è stato a tutti gli effetti il terzo conduttore, purtroppo prolisso e con poco brio
Pierfrancesco Favino: 6.5 – dopo un inizio zoppicante ha cominciato a prendere maggiore confidenza con il palco, ma Sanremo continua a non sembrare la sua tazza di te’.
Michelle Hunziker: 7 – inutile negare che è lei quella che ha salvato la serata, anche se non ha brillato come al suo solito.
OSPITI
Fiorello: 10 – lui rimane sempre un grande mattatore, che sa non solo scaldare ma anche catturare il pubblico.
Gianni Morandi: 8 – bello il duetto con Baglioni in omaggio a Luis Bacalov, peccato per quello con Tommaso Paradiso autore del brano Una vita che ti sogno (contenuto nel suo ultimo album “D’amore d’autore”)
ESIBIZIONI DEI BIG IN GARA
Annalisa “Il mondo prima di te”: 7 – discreto brano pop che alterna momenti slow ad altri più grintosi
Ron “Almeno Pensami”: 6.5 – non basta portare una canzone firmata dal compianto Lucio Dalla per colpire al cuore dell’ascoltatore
The Kolors “Frida” – 10 – ottimo esordio in italiano per la band, che ci dimostra che anche gli artisti di casa nostra possono realizzare brani dal sapore internazionale
Max Gazzè “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”: 9, una meravigliosa favola in musica che incanta al primo ascolto
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico “Imparare ad amarsi”: 5.5 – un brano che ci dimostra come si possa cadere nella banalità, anche se con classe
Ermal Meta e Fabrizio Moro “Non mi avete fatto niente”: 10 – brano di grandissimo impatto emotivo, in cui le parole sono davvero importanti (peccato che ora su di loro pesi però una brutta accusa di plagio)
Mario Biondi “Rivederti”: 7 – lui non poteva che portare un brano raffinato dall’anima soul, però non ci ha comunque stupito con effetti speciali
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli “Il segreto del tempo”: 7, buon pezzo che ricalca la tradizione della musica italiana
Lo Stato Sociale “Una vita in vacanza”: 9, divertenti e irriverenti, in grado di farci ballare con un testo banale solo all’apparenza
Noemi “Non smettere mai di cercarmi”: 5, canzone di stampo vecchia e noiosa
Decibel “Lettera dal duca”: 8, brano di alto livello con echi new wave, per le orecchie più raffinate
Elio e Le storie Tese “Arrivedorci”: 5.5, capiamo la malinconia che possono provare dato che si stanno per sciogliere ma da loro ci aspettavamo ben altro
Giovanni Caccamo “Eterno”: 5.5, un bravo artista con un brano che non arriva e annoia
Red Canzian “Ognuno ha il suo racconto”: 8, un pop-rock grintoso che ci ha sorpreso e travolto
Luca Barbarossa “Passame er sale”: 7, un bell’esempio di canzone che si colloca all’interno della tradizione romana
Diodato e Roy Paci “Adesso”: 6.5 – piacciono tanto alla critica, ma è un brano che necessita di un secondo ascolto per essere capito
Nina Zilli “Senza appartenere”: 6 – brano polveroso e noioso, anche se il testo è importante
Renzo Rubino “Custodire”: 7, bella canzone che anche in questo caso necessita di un secondo ascolto per conquistare
Enzo Avitabile con Peppe Servillo “Il coraggio di ogni giorno”: 7, tra cantautorato e folk, niente male
Le Vibrazioni “Così sbagliato”: 8, una bella sferzata rock per un gruppo che si è riunito per movimentare la musica italiana
LA CLASSIFICA FINALE
Quest’anno non ci saranno eliminazioni, ma classifiche quotidiane di cui tra l’altro non verranno svelate le posizioni esatte, ma delle aree di gradimento. Per la precisione: nella fascia rossa chi ha avuto meno voti, nella blu chi di più e poi c’è quella gialla che è una via di mezzo.
Questo è stato il responso della giuria demoscopica della prima serata
ROSSO – Decibel, Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Riccardo Fogli e Roby Facchinetti
GIALLO – Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni con Pacifico e Bungaro
BLU: Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Max Gazzé, Ron, Ermal Meta a Fabrizio Moro.
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