Dalla soap alle tinte di giallo in un attimo: è quanto sta succendendo sul fronte dell’affaire Morgan, che in questi ultimi giorni sta tenendo banco, tra i fan di Amici e non solo.
A prendere le difese del programma persino Boosta, che in queste settimane ha lavorato al fianco di Morgan, che su Facebook ha scritto: “Non credo nell’uso di troppe parole e ho sempre faticato nelle discussioni ma sulla querelle sollevata da Morgan ad Amici mi sento in dovere di dire un paio di cose. Mesi fa, dopo una conversazione con Maria, ho accettato il ruolo di -professore- e l’ho fatto pesando le riflessioni. Ho deciso per il sì e da quel momento l’ho fatto sapendo di mettermi in gioco, semplicemente in un altro contesto, e facendo quello che mi piace e mi è sempre piaciuto. L’ho fatto con serietà e amore perché io faccio musica, questo so fare e vorrei che la musica fosse sempre esigenza, urgenza, e distrazione perché no, insomma… vera colonna sonora di vita. E posso con onestà dire che ho avuto la possibilità di farlo sempre durante questi mesi. Non è stato, e non è, un percorso lineare né in discesa, mediare tra le esigenze di tutti ( e prima di ogni cosa con i ragazzi) ma è un percorso da portare avanti con piacere e leggerezza perché proprio a loro , ai ragazzi, abbiamo il dovere di presentare la nostra visione della vita e della musica (…certo che non è l’unica…) e già lo facciamo con le nostre canzoni, che senso ha negarsi o alzarsi in piedi su fragili piedistalli? Estremismo e integralismo sono due parole che continuano a farmi orrore. In qualunque contesto vengano calate. Mi dispiace dovere puntualizzare le ovvietà. Ma come non si può essere in pace con tutti così non si può sempre tacere”.
A rincarare la dose, negando quanto affermato da Morgan che sosteneva di avere in realtà un ottimo rapporto con i ragazzi, gli stessi componenti della squadra dei Bianchi, ovvero Sebastian, Mike e Shady: “Grande stima per Morgan, ma con lui nessun confronto”. “Inzialmente ero felicissimo di avere Morgan come coach” – dice Mike – “mi sono fidato ciecamente di lui per molto tempo. Ma i due problemi sono stati proprio il fattore tempo e il fattore palco. Dopo quattro puntate mi sono reso conto che non avevamo costruito un rapporto funzionale a quello che viene chiesto ad Amici. I pezzi che mi assegnava non erano funzionali a fare una buona prova in puntata”. Sulla stessa lunghezza d’onda Shady. “Ci ha molto deluso” – afferma – “volevamo qualcuno che fosse presente. Gli avevamo proposto di rimanere per indicarci i pezzi affiancato da qualcun altro che ci avrebbe seguito nella didattica, ma ha rifiutato. Non lo vogliamo più come
coach, abbiamo bisogno di un allenatore che stia con noi, si è rotto un rapporto di fiducia. Non critichiamo Morgan come artista o persona ma come direttore artistico. Ci piacerebbe avere qualcuno che sta con noi, ci faccia capire a fondo, ci rimproveri, ci sgridi ma che sia con noi. Un vero coach”. In linea con loro Sebastian, mentre non ha avuto modo di rilasciare dichiarazioni il sedicenne Thomas, dato che era a scuola.
Come ha reagito Morgan? Con una bella diretta in cui non si è limitato a dire che i ragazzi sono manipolati, ma che vengono trattati come degli schiavi, dei burattini in un lager da assistenti sociali, una situazione da brividi horror e che nei suoi confronti c’è stato un vero e proprio linciaggio.
Ciliegina sulla torta: nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere ha ribadito gli stessi concetti, leggendo anche un sms inviato a Maria De Filippi in cui la definisce “strega di Biancaneve”.
Che spuntino, a questo punto, gli avvocati?
Laura Frigerio per FullSong