Questa è stata una Pasqua triste per tutti noi: siamo infatti venuti a conoscenza della scomparsa, a 84 anni, di Gianni Boncompagni.
Conduttore radiofonico, paroliere, autore e regista televisivo è stato a suo modo un rivoluzionario, introducendo idee e linguaggi nuovi. La sua mission sembrava essere quella di creare dei cult: dai programmi radiofonici “Bandiera Gialla” e “Alto Gradimento” condotti da lui stesso insieme all’amico Renzo Arbore tra gli anni’60 e ’70 al mitico “Discoring” televisivo, fino a “Pronto Raffaella” e “Pronto chi gioca?” (negli anni’80) con protagoniste rispettivamente Raffaella Carrà ed Enrica Bonaccorti.
Tutto questo in Rai, prima della sua parentesi in Mediaset, dove creò un programma che diventò un vero fenomeno di costume: “Non è la Rai” (1991-1995). Quest’ultimo, lo ricordiamo, lanciò Ambra Angiolini, ma anche Claudia Gerini, Laura Freddi, Sabrina Impacciatore, Antonella Elia, Nicole Grimaudo, Miriana Trevisan e Antonella Mosetti (solo per ricordarne alcune).
Di nuovo in Rai nel 1997 firmò la trasmissione “Macao” condotta da Alba Parietti e continuò poi ad esplorare vari generi fino a tornare nel 2008 a lavorare come autore per Raffaella Carrà per “Carramba che fortuna”. Tra il 2007/2008 si mise ancora davanti alle telecamere per condurre “Bombay” su La7.
Forse molti non se lo ricorderanno, ma Gianni Boncompagni è stato anche l’autore di due canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana: “Il mondo” di Jimmy Fontana e “Ragazzo triste” di Patty Pravo.
Non essendo religioso, non ci saranno funerali in chiesa per Gianni.
Chi lo vorrà salutare potrà farlo da questo pomeriggio, alle ore 14, presso la camera ardente allestita negli studi Rai di Via Asiago, a Roma.
Laura Frigerio per FullSong