Il mitico Gianni Morandi è tornato a recitare e lo si potrà vedere, da domenica 24 settembre, nella fiction “L’Isola di Pietro”
Gianni Morandi, lo sappiamo, non si ferma mai e dopo un’estate passata a “Volare” insieme a Fabio Rovazzi è pronto per tornare in tv. Però attenzione, né in veste di cantante né di conduttore, bensì di attore. Ebbene si: dopo 17 anni è tornato a recitare. È lui, infatti, il protagonista della nuova fiction di punta di Canale 5, ovvero “L’Isola di Pietro”, che andrà in onda per sei domeniche (in prima serata) a partire dal 24 settembre.
Gianni è Pietro, pediatra di Carloforte (in Sardegna) che vive solo dopo la morte della moglie e la partenza della figlia Elena, diventata nel frattempo un poliziotto. Un giorno la donna si trova però costretta a tornare nel paese natio, per via di un incidente che vede coinvolto anche il padre e su cui si troverà ad indagare. Un caso che, purtroppo, riaprirà delle ferite del passato mai sanate.
“A Carloforte abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria” – racconta Morandi – “Forse non lo sapete, ma è un comune onorario della città metropolitana di Genova, quindi lì si parla anche un po’ genovese e si mangia il pesto. È stata una vera scoperta”.
“Abbiamo passato lì circa 3-4 mesi e si è creato tra di noi un bellissimo clima. Penso che nel mio lavoro ci sia sempre tanto da imparare ed è stato stimolante lavorare con questi attori, compresi i più giovani”.
Nel cast, oltre a lui, troviamo Chiara Baschetti, Cesare Bocci, Cecilia Dazzi, Michele Rosiello, Cosima Coppola, Clotilde Sabatino, Alma Noce, Ninni Bruschetta, Cristian Cocco, Pio Stellaccio, Daniele Rampello, Federico Russo, Hassani Shapi e Marta Jacquier.
“Sono stato lontano dai set tutto questo tempo, perché finora non avevo mai trovato la storia giusta. Tre anni fa Mediaset aveva ripreso due mie serate all’Arena di Verona ed eravamo rimasti d’accordo di tornare a fare qualcosa insieme, poi è venuta fuori questa idea che mi è piaciuta subito” – spiega Gianni – “Ora forse come attore sono più credibile di un tempo, perché dietro ho più vissuto”.
A proposito di vissuto, a chi gli chiede come sia stato lavorare al fianco di Rovazzi risponde: “È stata un’esperienza divertente, perché mi piacciono le cose nuove. Fabio è un ragazzo molto in gamba, solo che i suoi fan (che hanno tra i 6 e i 15 anni) mi indicavano come suo amico, ignari del fatto che io cantassi già da tanti anni”.
Sul fronte amici inevitabile toccare l’argomento Baglioni-Sanremo: “Se fosse confermato lui come direttore artistico credo che farebbe un ottimo lavoro”.

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