Emigrazione di ieri e di oggi al Teatro Cargo di Genova

1 e 2 marzo 2017, ore 10: Scintille  di Laura Sicignano con Anna Paola Bardeloni; 27 e 28 marzo 2017, ore 10 Compleanno afghano di Ramat Safi e Laura Sicignano con Ramat Safi.

Scintille di Laura Sicignano con Laura Curino al Teatro Cargo di GenovaScintille di Laura Sicignano con Laura Curino al Teatro Cargo di Genova

Teatro Cargo in collaborazione con Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Galata Museo del Mare e Cooperativa Solidarietà e Lavoro, ha ideato il progetto “Emigrazioni di ieri e di oggi” rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’obiettivo è stimolare una riflessione multidisciplinare a carattere storico sui flussi migratori, considerando come sono cambiati dalla fine dell’Ottocento a oggi in una doppia lettura fornita dal teatro e dal museo. Il biglietto per ogni spettacolo è 6 euro. Per le classi che assistono ad entrambi gli spettacoli il costo complessivo è 10 euro. Per la visita al MEM, la sezione Memoria e Migrazioni allestita al terzo piano del Galata, il costo del biglietto è 3,50 euro.

In primo luogo ai ragazzi vengono proposti due spettacoli teatrali, “Scintille” (1 e 2 marzo) e “Compleanno afghano” (27 e 28 marzo), ambientati in epoche diverse. “Scintille” racconta un fatto accaduto a New York il 25 marzo 1911: un incendio devasta una fabbrica di camicette in cui lavorano in condizioni di sicurezza inesistenti circa seicento donne, quasi tutte immigrate e molte di queste italiane. Le vittime sono 146 e il tragico episodio contribuisce all’istituzione della Giornata internazionale della donna che ogni anno si celebra l’8 marzo. “Scintille” è un monologo interpretato da Anna Paola Bardeloni, scritto e diretto da Laura Sicignano per Teatro Cargo. La storia di emigrazione americana al femminile raccontata dall’attrice è segnata da un viaggio verso un futuro desiderato diverso, spinto da uno di quei sogni che a volte si impongono con la voce della necessità, senza sapere la quota di incubo in cui sono impastati. Nella stessa situazione, molti anni dopo, si è trovato Ramat Safi, un ragazzo afghano assalito insieme a tutta la sua famiglia dai talebani. Il padre è morto, lui è stato gravemente ferito e lo zio appena ha potuto lo ha messo su un camion per farlo scappare. Un anno di viaggio con ogni mezzo, anche a piedi, lo ha portato in Italia, dov’è sbarcato insieme a tante persone in fuga. Minorenne, ha ottenuto lo status di rifugiato ed è stato destinato a Genova, dove ha incontrato Teatro Cargo e dove piano piano ha raccontato la sua storia, chiedendo poi di essere lui a portarla in scena. Così è stato e continua a essere ad anni di distanza e a tanti chilometri dalla sua casa natale. Il testo è stato scritto da Safi insieme alla regista Laura Sicignano.

Il luogo dove gli spettacoli vengono rappresentati non è casuale e offre un riverbero perfetto a queste storie. In un secondo momento, infatti, cioè dopo le rappresentazioni o anche in un altro giorno, è possibile ottenere altre informazioni ampliando la conoscenza sul tema emigrazione. Il Galata Museo del Mare, infatti, segue il modello culturale dell’educazione veicolata attraverso l’intrattenimento. Su questa linea ha ideato il MEM (Memoria e Migrazioni) un percorso museale in cui i visitatori diventano protagonisti di un viaggio in transatlantico in partenza per l’America, proprio come tante volte è successo dai moli del porto di Genova, nella cui antica Darsena si trova il Mu.MA. Non solo. Con il tempo l’esposizione è stata arricchita e aggiornata con altri documenti, tra cui i resti di un barcone spiaggiato a Lampedusa.

L’esperienza proposta ai ragazzi, composta dai due spettacoli e dalla visita al MEM (o da uno spettacolo con la visita al Mem o da uno spettacolo senza visita al MEM) curata dalla Cooperativa Solidarietà e Lavoro, punta sul contatto concreto con realtà difficili cui è bene accostarsi per non lasciarsi travolgere dai luoghi comuni e dai pregiudizi, con l’obiettivo di fare parte della complicata società in cui siamo immersi nel modo più consapevole possibile.

Per informazioni e prenotazioni degli spettacoli: telefonare al numero 010/694240 o scrivere a [email protected]

Per prenotare la visita al MEM: telefonare al numero 010/2345655


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