Il Teatro Eliseo è lieto di ospitare nei suoi spazi una delle compagnie rimaste senza una “casa romana” dopo la chiusura del Teatro dell’Orologio. Così Liberi tutti, il nuovo testo di Elda Alvigini e Natascia Di Vito – rappresentato soltanto tre giorni su sette nello storico teatro multisala nel centro di Roma – torna in scena al Piccolo Eliseo dal 12 al 30 aprile.
Lo spettacolo che affronta il tema della separazione, non solo amorosa, ma anche dalla propria terra o da se stessi, vede protagonisti, oltre alla stessa Alvigini – che firma anche la regia – gli attori Marius Bizau, Valerio Di Benedetto, Jun Ichikawa.
Sono tante le separazioni che un essere umano affronta nella vita. La nascita, prima cesura e trauma assoluto, e poi le trasformazioni che ognuno fronteggia durante la crescita, che lo portano a separarsi da quello che c’era prima. Non sempre ci separiamo da qualcuno, ma spesso anche da noi stessi. E per fortuna!
Le separazioni sono infinite e diversissime. La prima che viene in mente è quella della fine di una storia d’amore, ma ci sono tante altre separazioni; come quella di chi viene strappato dalla propria terra perché scappa dalla guerra o dalla fame, di chi perde un amico solo perché non lo riconosce più, di chi, non avendo più un ideale politico in cui sperare, sente di aver perso un padre.
C’è sempre qualcuno e qualcosa che cambia così tanto da impedire la continuazione del rapporto, o qualcosa e qualcuno che con la sua immobilità ci fa allontanare. Una cosa è certa, nelle primissime separazioni, da piccoli si realizza la capacità di affrontare quelle che verranno dopo. Per questo lo spettacolo farà continui rimandi all’infanzia, a quelle prime delusioni o a quelle prime conferme nei rapporti.
Come accade nella vita, anche nello spettacolo le stesse cose che portano sofferenza diventano fatti incredibilmente comici una volta superati. I protagonisti, all’interno di una scenografia essenziale che prevede l’interazione con le opere dell’artista Alessio Ancillai, attraverseranno tutte queste fasi, affrontando o subendo le diverse separazioni. Saranno il figlio e la madre, la donna e l’uomo, il persecutore e il perseguitato, l’amica euforica e quella depressa.
Come già in Inutilmentefiga (il precedente spettacolo di grande successo di Elda Alvigini e Natascia Di Vito) oltre alla presenza di un artista con le sue opere che hanno un vero e proprio valore drammaturgico, ci saranno alcuni video, montaggi di materiale di repertorio curati da Natascia Di Vito e Giacomo Spaconi e immagini girate dalla stessa regista – sempre con Spaconi che ha curato anche la fotografia, le riprese e il montaggio – con protagonisti due giovanissimi figli d’arte alla loro prima esperienza come attori, Carla Briguglia e Nico Abbrescia, interpreti perfetti per l’inedito Esci con me che la cantautrice Roberta Carrese ha dato in esclusiva e in anteprima per Liberi tutti. Altra collaborazione che viene confermata in questo nuovo spettacolo, è quella dei Quadroli Bros che curano il suono d’ambiente, spesso così importante da divenire texture narrativa.
Note di regia
Siamo capaci di fare le separazioni? Le subiamo? Siamo in grado di rielaborarle? O per sempre ci resta qualcosa dentro che ci impedisce di trasformare quello strappo, quella rottura, quella perdita, in una possibilità d’identità, di libertà? Si nasce con una separazione; dal trauma enorme del passaggio dall’omeostasi uterina alla realtà esterna si crea la vita umana, per reazione (vedi Teoria della nascita di Massimo Fagioli). Allora perché poi non siamo più così forti, così reattivi quando, esseri umani formati, la vita ci mette davanti ad altri traumi? Perché finiamo per leggere l’oroscopo, parlare con Siri e cercare di capire l’altro da un sms sgrammaticato? Perché dobbiamo piangere per mesi e mesi devastandoci, e devastando chi ci sta intorno, prima di tornare a sorridere e spesso a ridere di quello che ci ha fatto soffrire così tanto?
Può la fuga dalla guerra e l’abbandono della propria terra, trasformarsi in una seconda nascita e in una realizzazione d’identità?
Questo è ciò che vuole indagare Liberi tutti, ridendo delle nostre ossessioni e non scappando dal dolore, che è presente nella vita di ognuno. Giusto e bello immaginare un mondo migliore, considerare un punto di vista diverso che ribalti tristi, scontati e a volte, violenti luoghi comuni, dando forse ad ognuno di noi una nuova possibilità di amare e di essere finalmente esseri umani liberi.
Per avere sempre un ideale di bellezza come riferimento, abbiamo chiesto all’artista Alessio Ancillai di collaborare e dal confronto sono nate idee che hanno portato a un intenso scambio creativo. Lo stesso dicasi del rapporto con la giovane cantautrice Roberta Carrese, il suo inedito Esci con me si adatta talmente bene al video realizzato per lo spettacolo, che la stessa Carrese l’ha chiesto come videoclip della canzone in uscita. Il disegno luci è semplice nella sua eleganza ed efficacia ed è firmato da Fabrizio Cicero. La scelta dei costumi monocromatici è della costumista Roberta Goretti, che si è cimentata anche nella creazione di una bellissima e stravagante bambolona di pezza. Da sempre è Antonello Pallotta che cura la scenografia e i meccanismi di scena e lo stesso dicasi per la preziosa collaborazione dei Quadroli Bros per i suoni d’ambiente.
In scena accanto a me anche attori meravigliosi, che hanno creduto nel progetto e l’hanno arricchito con il loro essere attori generosi e creativi.
Durata
1h e 30 minuti senza intervallo
Dove
Piccolo Eliseo, Via Nazionale 183 – 00184 Roma
Quando
Da mercoledì 12 a domenica 30 aprile 2017
Orario spettacoli
martedì, primo mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00
mercoledì e domenica ore 17.00
Biglietteria
Tel. 06.83510216 |Giorni e orari: da martedì a domenica 10.00 – 19.00
Call center Vivaticket: 892234
Prezzi
Da 21 € a 15 € (previsti riduzioni)