I SeiOttavi con “Le Rane” di Aristofane al Teatro Eliseo di Roma

I SeiOttavi saranno in scena a Roma, al Teatro Eliseo dal 27 novembre al 9 dicembre con Le rane di Aristofane. Lo spettacolo interpretato da Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Regia di  Giorgio Barberio Corsetti.

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I SeiOttavi saranno in scena a Roma, al Teatro Eliseo dal 27 novembre al 9 dicembre con Le rane di Aristofane. Lo spettacolo interpretato da Salvatore Ficarra e Valentino Picone, che il regista Giorgio Barberio Corsetti ha riallestito per i teatri all’italiana dopo lo straordinario successo al Teatro Greco di Siracusa, è ora in tournée nazionale, ed ha visto i SeiOttavi in scena a Palermo, Napoli, Genova e ora Roma, per poi arrivare a Brescia, Empoli, Pescara e Ancona.

I SeiOttavi firmano ed eseguono dal vivo le musiche che accompagneranno il viaggio dei due comici nell’oltretomba, vestendo i panni delle Rane e degli Iniziati.

Riuscire a far ridere con un testo di 2500 anni fa, il senso della scommessa è tutto qui: prendere il testo di Aristofane, un vecchio pezzo d’argenteria teatrale, e lucidarlo fino a farlo splendere nuovamente, come se fosse appena forgiato. Le Rane, sfrondato dagli anacronismi, dimostra che per il genere comico può esistere una manifattura a lunga conservazione, che consenta di ridere anche oggi, e consapevolmente, di un testo classico.

Aristofane ne “Le Rane” affronta la Commedia con toni sarcastici, sardonici e quasi sempre amari. Il tema è quello della Città, Atene, che vince la guerra contro Sparta, ma che, nei fatti, vive un periodo di profonda sconfitta, per decadenza, per abbandono dei principi sociali e morali. La disputa tra Eschilo ed Euripide, è il pretesto per la denuncia dell’allontanamento della società dai valori della poesia e dell’arte che regolano lo sviluppo dei popoli.

Nasce su questa premessa la musica de “Le Rane”: sonorità da commedia, certo, senza però trascurare una profonda “serietà” confacente ai temi trattati.

Quando intervengono le Rane a infastidire Dioniso nel suo viaggio verso l’Ade, la musica è sfottente e irritante; “saltella” da una modernità sciocca ad ammiccanti citazioni anacronistiche. Il suono rispecchia il gracidare a volte volgare e irriverente, a volte simpatico e scanzonato, a volte intimidatorio.

Il coro degli Iniziati invece ha tutto un altro sapore. Gli Iniziati sono il popolo critico e scontento. Arriva da lontano e si fa sempre più presente come un gigante che fa tremare la terra con il suo passo inesorabile. Ballano ma non sono felici, si ubriacano ma sono moralisti, intervengono quasi sempre contro il più debole e cambiano continuamente idea. A volte sono comici, ma la comicità ha dietro sempre qualcosa di serio, di grave.

I SeiOttavi nello sviluppare le atmosfere delle musiche di scena e dei cori, spaziano da sonorità più classiche, quasi da corale, a quelle più moderne. La varietà dei suoni non tradisce l’atmosfera generale della scrittura, che risulta essere sempre molto evocativa di un tempo lontano in cui però si tratta di temi di grandissima attualità.

Il riallestimento dello spettacolo, prodotto dall’INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico, è curato dal Teatro Biondo di Palermo insieme al Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale e Fattore K.

Orario spettacoli:

martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00
Primo sabato di programmazione doppio spettacolo ore 16.00 e ore 20.00
mercoledì e domenica ore 17.00

Biglietteria tel. 06.83510216
Giorni e orari: lun. 13 – 19, da martedì a sab 10.00 – 19.00, dom 10 – 16
Via Nazionale 183 – 00184 Roma

Prezzi da 20 € a 40 €

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