“Il Verbo s’è fatto carne… ma adesso è la carne che si alza per farsi Verbo”: recitare Testori è divenire “parola”, questa la spinta ad affrontare il suo teatro.
Se “La Monaca di Monza” indaga il rapporto di Testori con il religioso e la spinosa questione della libertà di scelta, nei “I Promessi Sposi Alla Prova” ad essere protagonista è la pratica stessa del fare Teatro.
In questa versione il capolavoro di Testori viene radicalmente trasformato per denunciare l’incertezza, lo sconforto e l’inquietudine di due attori rimasti soli, orfani di maestri e guide, di fronte alla difficile scelta di fare arte e teatro oggi.
Il Maestro, vero e unico protagonista dello spettacolo, non c’è più: indubbiamente una scelta estrema, ardita sia sul piano testuale che su quello registico, ma che sembra dare ancor più lustro e importanza alla figura pedagogica dell’insegnante-regista. Questa assenza è il centro concettuale di questa regia: i due interpreti, confusi e smarriti in un dedalo di scene, indicazioni e ruoli dei quali non comprendono più i sensi e le necessità, si destreggiano nel difficile compito di farcela da soli, pur non sentendosi pronti a farlo. Unica guida: un taccuino di appunti di regia dimenticato dal Maestro sulla scena.
La prova dello spettacolo sarà una prova esistenziale attraverso la quale i due protagonisti cercheranno se stessi, come attori e come uomini. In scena c’è dunque la difficoltà delle giovani generazioni di artisti, abbandonate da un sistema che sempre meno garantisce, supporta e guida la difficile scelta di fare del Teatro una ragione di vita e un mestiere. Sul palco un cassa, una spada e una cornice a racchiudere gli abiti dei personaggi: un quadro dal titolo LA SPERANZA, quella che serve a guardare al futuro, a non cedere nei momenti di smarrimento.
LA MONACA DI MONZA e I PROMESSI SPOSI ALLA PROVA vanno intesi come un unico progetto, un percorso di formazione personale; ma anche come omaggio a chi quel percorso ha consentito di realizzarlo: il Maestro retrocede fino al punto di origine, fino all’autore che lo ha creato.
INFO E PRENOTAZIONI
da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle 18.00
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ORARIO SPETTACOLI
da martedì a sabato h. 20.30
domenica h. 16.00
lunedì RIPOSO
PREZZI
intero € 19,00
ridotto under 26/convenzionati € 14,00
ridotto under 14/over 65 € 9,50
giovedì sera € 15,00
danza&Jazz € 15,00
danza&Jazz under 14/over 65 € 10,00
prevendita e prenotazione € 1,00
ABBONAMENTI
CARNET 10 ingressi 130 euro: per i veri fan del Teatro Fontana, questo abbonamento consente l’ingresso a 10 spettacoli a scelta per la stagione di prosa. È possibile utilizzare fino a due ingressi per lo stesso spettacolo.
CARNET 5 ingressi 70 euro: consente l’ingresso a 5 spettacoli a scelta per qualsiasi spettacolo della stagione. È possibile utilizzare massimo un ingresso per spettacolo.
CARNET COPPIA 50 euro: questa formula di abbonamento è pensata per chi vuole condividere la serata a teatro. Carnet coppia consente l’ingresso a 2 spettacoli a scelta per 2 persone.
CARNET GIOVEDÌ SERA 20 euro: Giovedì sera è un abbonamento nominale valido per 2 spettacoli utilizzabile per tutti gli appuntamenti della stagione di prosa, solo il sabato sera.
2 INGRESSI LIBERI 30 euro: 2 ingressi – è possibile utilizzare entrambi i tagliandi a spettacolo.
PREVENDITA E RITIRO BIGLIETTI
online: vivaticket.it
ritiro biglietti: da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 18.00
La biglietteria apre due ore prima dell’inizio dello spettacolo. Ritiro entro 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
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