Casa del Teatro Torino: stagione 2022/2023

Riparte la stagione teatrale alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino con un gran numero di appuntamenti.

Casa del Teatro Ragazzi di TorinoCasa del Teatro Ragazzi di Torino

Riparte la stagione teatrale alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino con un gran numero di appuntamenti.

Teatro Ragazzi di Torino: stagione teatrale 2021/2022

Venerdì  7 ottobre ore 20.45                                                                                             Sala Grande

Sabato 8 ottobre ore 16.00

BLU INFINITO

Evolution Dance Theatre (Italia – USA)

Direttore Artistico e Coreografo Anthony Heinl

Co-Direttore e Assistente Coreografo Nadessja Casavecchia

Performers Antonella Abbate, Leonardo Tanfani, Carlotta Stassi, Matteo Crisafulli, Giulia Pino, Giovanni Santoro, Nadessja Casavecchia

Light designer e direttore tecnico Adriano Pisi

Costumi Piero Ragni

Laser effects Simone Sparky

L’acqua scorre, danza e fluttua compiendo viaggi meravigliosi. Scopre sentieri nascosti nel magico mondo della natura, per poi fluire nel Blu Infinito. Qui incontra creature fantastiche, animali acquatici e alghe marine. I coralli si accendono di luce quando i raggi del sole penetrano la superficie dell’acqua. I fondali marini s’illuminano di colori che sembrano dipinti dalla mano di un artista. Non esiste gravità ma solo un bellissimo volo libero. Il blu infinito è l’origine di ogni metamorfosi.

Dagli 8 anni – Spettacolo senza parole 

Venerdì 14 ottobre ore 20.45                                                                                Sala Grande
Sabato 15, Domenica 16 ottobre ore 16.30
Sabato 25, Domenica 26 febbraio ore 16.30                                                                   

SCARPETTE ROTTE

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus / Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale
in collaborazione con Compagnia Sud Costa Occidentale

Scritto e diretto da Emma Dante

Con Martina Caracappa, Davide Celona, Adriano Di Carlo, Daniela Macaluso

Scene Carmine Maringola

Costumi Emma Dante

Luci Cristian Zucaro

La fiaba comincia in un cimitero, dove una ragazza orfana e povera è accucciata sulla tomba di sua madre. Celine non sa dove andare, non ha più niente, neanche le scarpe. È muta. Di là passa una ricca signora e con uno slancio di generosità decide di adottarla e di prendersene cura. In un attimo la ragazzina si ritrova in una villa circondata da un fantastico giardino, ha una stanza di lusso con l’armadio pieno di abiti, giocattoli, libri, peluche e due servitori tutti per lei pronti a qualsiasi cosa pur di intrattenerla. Celine riceve in dono le scarpette rosse con la raccomandazione di restare umile e generosa; ritrova la voce, si inorgoglisce, e comincia ad annoiarsi. La noia, il benessere, i capricci, la porteranno a rinnegare i valori più importanti, tra cui la gratitudine e l’altruismo. Lascerà morire da sola la ricca signora per andare al ballo del re, ma verrà punita Celine: le scarpette rosse attaccate ai suoi piedi la costringeranno a camminare, a saltare, a ballare per i campi, nelle piazze, sui marciapiedi, al mare, sotto la pioggia, al sole, di giorno e di notte; e proprio di notte sarà la cosa più tremenda. Perché non potrà più dormire. Danzerà, Celine, danzerà finché le scarpette rosse non perderanno nuovamente lucentezza e colore.

Dai 6 anni 

Venerdì 21 ottobre ore 20.45                                                                                 Sala Grande
Sabato 22, Domenica 23 ottobre ore 16.30

LA GUERRA DEL SOLDATO PACE

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus / Fondazione Sipario Toscana Onlus

Di Michael Morpurgo

Adattamento inglese Simon Reade

Traduzione e dramaturg Paola Fresa

Regia Emiliano Bronzino

Con Daniele Marmi

Scene Francesco Fassone

Disegno luci Paolo Casati

Costumi Rosanna Monti

Assistente alla regia Ornella Matranga

Tecnico audio luci Davide Caleri

Il potere evocativo e concreto del teatro è messo a disposizione delle parole e della trama di Morpurgo che, con il suo romanzo, riesce con profondità ad affrontare una tematica complessa come la guerra e a risignificare la nostra idea di “coraggio”.

La violenza estrema della situazione vissuta, si scontra con la delicatezza dei sentimenti e dell’amore fraterno del protagonista. Lo scandire del tempo e il flusso di pensieri si intrecciano in un viaggio quasi onirico, in cui il teatro è lo strumento preferenziale dell’analisi e del racconto.

Lo spazio scenico concretizza, in un flusso di pensieri e ricordi, lo spazio della mente di Tommo e in questo “luogo” immaginario la figura di Charlie, assente ma continuamente evocata dalle parole e dai ricordi, è la controparte di un dialogo chimerico che guida la presa di coscienza di Tommo, e
contemporaneamente la nostra. Seguendo il suo percorso arriviamo a comprendere la scelta di Charlie, e lo accompagniamo nella ricostruzione di un rapporto di amore che supera l’orrore e la mancanza di senso delle trincee della Prima Guerra Mondiale. La principale lezione che apprendiamo con Tommo è che l’amore riesce a restituire una proiezione di vita anche a una esperienza traumatica come la guerra.

Dai 10 anni

 

Sabato 22 ottobre ore 17.30                                                                                             Sala Piccola
Domenica 23 ottobre ore 11.00

AZZURRA E SOLE Storie di tutti i colori

Onda Teatro

Di Francesca Guglielmino e Bobo Nigrone

Con Ester Fogliano/Claudia Appiano e Giulia Rabozzi

Movimenti coreografici Stefano Mazzotta – Zerogrammi

Disegno luci Simona Gallo

Scene Lisa Guerini

Regia Bobo Nigrone

Azzurra e Sole sono amiche anche se molto diverse fra loro. Il gioco che intraprendono è quello di raccontare le loro storie preferite attraverso la regola del “facciamo che io ero…”
“Facciamo che io ero rossa, avevo le scarpette rosse ed ero una principessa. No! Facciamo che ero rossa io”. Così, Azzurra e Sole entrano in conflitto come Cappuccetto Rosso e il Lupo, ma sono anche amiche inseparabili come Piccolo blu e Piccolo giallo, i protagonisti della storia di Leo Lionni, una delle loro preferite. Seguendo il filo dei colori fondamentali, le storie si schiudono e si trasformano in un gioco, dove ogni conflitto è seguito da una ricomposizione. Le due protagoniste si divertono: il loro gioco è intenso come tutti i giochi dei bambini, un incontro – scontro necessario per conoscere e sentire l’altro da sè. Avvicinarsi a chi è diverso – colori, persone, giochi – arricchisce l’esperienza e contribuisce a costruire la propria personalità. Una mappa multicolore di parole, azioni, immagini, luci e suoni che descrivono come gioco e amicizia vengono declinati nell’esperienza dei bambini: identità, diversità, ingenuità, condivisione, libertà, multiculturalità. Lo spettacolo coniuga il linguaggio del corpo con la narrazione, il suo impianto scenico è essenziale e contribuisce a evocare emozioni e sentimenti veicolati dalle protagoniste in scena.

Dai 3 anni

 

Domenica 30 ottobre ore 16:30                                                                             Sala Grande

STRIZZACERVELLI: VISITA GRATUITA DAL DOTT. MATTARELLI!

Artemakia

Di e con Milo Scotton

Capita che anche i migliori si affatichino… e così accade che anche i nostri amati mostri di Halloween abbiano bisogno di un po’ di relax e conforto.

Il dottor Mattarelli saprà aiutarli a trovare la vena giusta per un Halloween di risate e acrobazie!

Giochi, laboratori, photo-set, e dolcetto o scherzetto durante l’accoglienza del pubblico per un pomeriggio di paura e divertimento indimenticabile!

Per tutti

 

Sabato 5 novembre ore 17.39                                                                               Sala Piccola

Domenica 6 novembre ore 11.00

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO

Teatro D’Aosta

Regia Livio Viano

Con Amandine Delclos

Musiche Sandro Balmas

Qui comincia aprite l’occhio, l’avventura di Pinocchio, burattino famosissimo per il naso arcilunghissimo. Lo intagliò Mastro Geppetto, falegname di concetto ma più taglia – strano caso! – e più lungo cresce il naso (Gianni Rodari).

Pinocchio, il burattino più famoso al mondo, è un vero eroe epico! Conosciamo l’Iliade e l’Odissea, le vicende di Achille e di Ulisse, ma il nostro burattino non è da meno in quanto a coraggio, umanità, traversie… Viaggi mirabolanti, episodi fantastici, personaggi stravaganti: ogni pagina è una scoperta, ogni rima un messaggio a vari livelli. Gli elementi per sognare e viaggiare lontano ci sono tutti: non resta che aprire le orecchie, oltre agli occhi, e sfogliare le pagine del grande libro che troneggia in scena e da cui scaturiscono i colori, i suoni, le emozioni di questa intramontabile storia.

Dai 4 anni

 

Sabato 26 novembre ore 17.30                                                                                         Sala Piccola

Domenica 27 novembre ore 11.00

Sabato 15 aprile ore 17.30

Domenica 16 aprile ore 11.00

Progetto Repubblica di Platone – I Capitolo

LA CAVERNA DELLE MERAVIGLIE

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Da Platone

Drammaturgia Paola Fresa

Con Mariajosé Revert Signes

Progetto scenico Francesco Fassone

Regia Emiliano Bronzino

Il primo capitolo del Progetto Repubblica di Platone è uno spettacolo partecipato in cui, partendo dal mito della caverna di Platone, i più piccoli sono accompagnati in un viaggio alla scoperta di oggetti fantastici e di come, oltre il rapporto tra l’oggetto e il bambino, si possano sviluppare percorsi ideali di comprensione del mondo in cui viviamo.

Platone offre un’enorme fonte di spunti di riflessione. La Repubblica affronta la costruzione di uno Stato ideale, specificamente con riflessioni profonde sul bene comune e sul vivere in comunità. Platone nel dialogo ci spinge a ragionare sul destino della vita individuale e sociale degli uomini. Riteniamo che nel mondo di oggi sia fondamentale ragionare proprio su questo equilibrio instabile tra il singolo e la comunità. Soprattutto alla luce delle conseguenze che due anni di pandemia ci hanno lasciato una riflessione approfondita di cosa significa vivere in comune, sviluppando i temi trattati nell’opera di Platone come l’educazione, il mito della caverna, la ricerca del bello.

Dai 3 anni

 

Sabato 26, Domenica 27 novembre ore 16.30                                                      Sala Grande

CUORE

Momom

Testo, regia, interpretazione Claudio Milani

Scenografie Elisabetta Viganò, Armando Milani

Musiche originali Andrea Bernasconi, Emanuele Lo Porto, Debora Chiantella

Progettazione Elettronica Marco Trapanese, Andrea Bernasconi, Claudio Milani

Luci Fulvio Melli

Nina abita con i grandi di casa in una casa vicino al bosco. Nel bosco non si può entrare perché dentro ci vivono la Fata dai Cento Occhi e l’Orco. La fata ha fatto una magia al bosco: chiunque entri non può più trovare la strada per uscire. L’Orco, nel bosco, fa quello che fanno gli Orchi: se lo incontri ti mangia il cuore. Nina entra nel bosco, un po’ per sfortuna, un po’ per distrazione, un po’ per gioco e un po’ perché ne ha voglia. Ci entra e ci esce più di una volta. E ogni volta il bosco prende vita e si trasforma. Sarà infine il cuore di Nina a liberare i colori che daranno nuova vita al bosco.

Cuore è uno spettacolo che parla di emozioni. Del governo delle emozioni. Per governare alcune emozioni, dentro al cuore, a volte serve la dittatura, altre volte l’anarchia. Nel bosco vive la Fata che con i suoi cento occhi tutto vede insieme all’Orco che tutto sente dentro la pancia. Nina si metterà tra loro e sarà proprio lei, piccola e intraprendente, a riportare l’armonia dei colori in un bosco tutto grigio.

Dai 4 anni

 

Sabato 3, Domenica 4 dicembre ore 16.30                                                                       Sala Grande

CANTO ERGO SUM

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus / Circo Madera APS

Drammaturgia Simona Gambaro

Regia Rita Pelusio

Con Silvia Laniado

Musiche originali Alberto Mompellio

Scene Sara Brigatti

Costumi Agostino Porchietto

Light designer Paolo Casati

Sound designer Alberto Soraci

Tecnico audio e luci Luca Carbone

Monologo comico musicale per voce e lavatrice

Un personaggio bizzarro, irriverente e disordinato, stanco di una quotidianità in cui non si sente compreso, decide di chiudere i contatti con la Terra e di partire per un viaggio solitario in esplorazione dell’universo.

L’attrice domina il palcoscenico a bordo della sua navicella e ci trasporta nel suo mondo interiore con una comicità che diverte ed emoziona, facendo ragionare, attraverso la risata, su un tema importante e profondo come la solitudine.

Ma la vera protagonista di questa storia è la voce. Voce come virtuosismo (non c’è niente che l’attrice non possa fare con la sua sola voce), voce come strumento musicale, voce come narrazione. Musiche, rumori e suoni sono realizzati unicamente dall’interprete. Citazioni di brani classici e contemporanei danno vita a questa storia “raccAntata”.

Per le parti musicali, l’attrice utilizza la LOOP STATION, uno strumento che le permette di registrare dal vivo diversi suoni e di sovrapporli uno sull’altro fino a creare una sorta di orchestra vocale.

Dagli 8 anni

 

Sabato 3 dicembre ore 17.30                                                                                 Sala Piccola

Domenica 4 dicembre ore 11.00

LA PIRAMIDE INVISIBILE Alla scoperta dell’Antico Egitto

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus / Teatro della Caduta
Tratto da Viaggio nel Tempo tra gli Antichi Egizi, testo di Sofia Gallo, mappa di Sandro Natalini, collana LeMilleeunaMappa, EDT Giralangolo, Torino
Di e con Francesco Giorda
Regia Massimo Betti Merlin
Tecnico audio e luci Fabio Bonfanti

Un archeologo buffo, curioso e bizzarro conduce il pubblico in un vero e proprio viaggio nel tempo. Dal 2020 si torna indietro di 5000 anni. Abbandoniamo la nostra epoca per ritrovarci catapultati alla scoperta di un popolo e di un’epoca che ha lasciato un’eredità ricca e unica: gli Antichi Egizi. A nostra disposizione solamente una mappa e 51 carte-gioco che ci aiuteranno a non perdere la bussola e ci permetteranno di simulare dei veri e propri momenti di vita quotidiana del tempo. Percorrendo le sponde del Nilo e le sue terre fertili scopriremo verità storiche e una civiltà inaspettatamente simile alla nostra in quanto ad abitudini e stili di vita! Sapete che la birra era la bevanda preferita degli antichi egizi, ma era un intruglio che noi troveremmo puzzolente e ben poco invitante? E com’è fatta una classe di piccoli Egizi? Come vestivano, che cosa portavano in tavola? Cos’è la sfinge? E… come si fa una mummia? Il nostro archeologo ha una risposta per tutto!

Uno spettacolo interattivo e inedito ogni volta, come predilige lo stile di Francesco Giorda, con il coinvolgimento del pubblico che potrà decidere, servendosi di una grande mappa dell’Egitto con i principali luoghi di interesse e alcune località misteriose, dove recarsi per scoprire i segreti dell’antica civiltà.

Dai 6 anni

 

Mercoledì 7 dicembre ore 20.45                                                                            Sala Grande

ERGO SUM: DESCARTES DYPTIC

Fondazione EgriBiancoDanza

Coreografia Daniele Ninarello e Marco Chenevier
Danzatori Compagnia EgriBiancoDanza
Con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione CRT, TAP – Torino Arti Performative

ERGO SUM: Descartes Dyptich è l’ultima tappa dell’omonimo progetto di Raphael Bianco per la
Compagnia EgriBiancoDanza: diviso in quattro parti ERGO SUM invita a riflettere sul concetto di
esistenza, declinato attraverso l’esplorazione delle idee e delle intuizioni di singolari figure del pensiero filosofico e scientifico (Montaigne, Einstein, Leonardo da Vinci e ora Descartes).  tassello si ispira alle teorie del filosofo francese sull’esistenza ed è affidato a due interessanti figure della danza contemporanea italiana: i coreografi Daniele Ninarello e Marco Chenevier. Il primo è un artista attivo nel campo delle performing arts. Il suo linguaggio coreografico si articola attraverso una costante ricerca di movimento che mette al centro il “corpo vivo” come luogo di mediazione. Il secondo è un coreografo, danzatore, regista e attore, sviluppa una ricerca che attraversa i codici linguistici, ne esplora i limiti e mette in discussione forma e struttura, creando originali ibridi nati dalla fusione tra danza, teatro, circo, cabaret, giochi di società e tecnologia.

Dai 6 anni

 

Sabato 10, Domenica 11 dicembre ore 16.30                                                       Sala Grande

RUMORI NASCOSTI

Teatro del Buratto

Teatro del Buratto/ CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia
Un progetto di Emanuela Dall’Aglio
Con Emanuela Dall’Aglio, Riccardo Paltenghi
Regia Emanuela Dall’Aglio
Paesaggi sonori e luci Mirto Baliani

Una fiaba pop-up, un abito storia, una casa di bambola. Una casa che si apre e si snoda tra scale, porte e stanze in un’avventura dove i rumori nascosti, gli scricchiolii, le porte che cigolano, generano suoni, evocano immagini, spingono la mente della protagonista a combattere creature paurose e mitiche, prima informi e poi sempre più concrete, prendendo connotazioni lupesche, animale stereotipo delle paure notturne. Quando qualcuno le sa ascoltare e sentire così bene, riesce anche a farle diventare vere… o forse lo sono da sempre.

Lucia è una bambina che vive in una grande casa dove si ritrova spesso a giocare da sola, una situazione che spesso i piccoli conoscono bene. Camminando tra queste stanze i pensieri prendono forma e lei cerca di raccontare le sue preoccupazioni ad una famiglia che troppo spesso è occupata in altre faccende. Lucia vive la sua avventura scoprendo che le sue paure, i rumori sinistri di quella casa possono, per strane casualità essere generati da lei stessa che, scoprendo alcuni trucchi e conoscendo bene quel tipo di paura, diventa l’eroe che fa scappare gli incubi.

Dai 5 anni

 

Sabato 10 dicembre ore 17.30                                                                                           Sala Piccola

Domenica 11 dicembre ore 11.00

IL BAMBINO E LA FORMICA

Fontemaggiore

Di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto
Con Giulia Zeetti, Andrea Volpi
Regia Massimiliano Burini
Muppets e supervisione ai movimenti scenici Marco Lucci
Composizioni musicali e suono Gianfranco De Franco
Dramaturg Giuseppe Albert Montalto 

Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel “Formicaio”, una miniera del Congo. Un giorno durante il lavoro una frana improvvisa lo blocca sotto terra. Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con Undici, una formica burbera ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì.

Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.

Una favola che ha una morale sottesa e una esplicita. La morale sottesa è che il lavoro non è una peculiarità dei bambini, che lo sfruttamento è un reato e che il sistema globale di reperimento delle risorse minerarie per l’avanzamento tecnologico e l’iperproduttività ai fini del profitto genera morte. La morale esplicita è che i bambini devono sognare, devono giocare, devono poter immaginare il mondo e quello che non c’è.

Dai 5 anni

 

Sabato 17, Domenica 18 dicembre ore 16.30                                                       Sala Grande

IL CIELO DEGLI ORSI

Teatro Gioco Vita

Dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch

Con Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone

Regia e scene Fabrizio Montecchi

Sagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari

Coreografie Valerio Longo

Musiche Alessandro Nidi

Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà e dopo un lungo cercare sembra capire che la soluzione stia in cielo. La seconda ci racconta invece di un orsetto che è molto triste per la morte del nonno e, quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, parte per il mondo alla sua ricerca. Per entrambi i protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte. Ma si accorgono, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso della prima storia la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri: insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece trova la risposta nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo. Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita.

Dai 4 anni

 

Da Sabato 24 dicembre a Domenica 8 gennaio                                                    Sala Grande

SPETTACOLO DI MAGIA

Muvix

Il fascino della Magia e del Varietà non hanno età, basta lasciarsi andare alla fantasia!
Gli Artisti del Circolo della Magia di Torino, la più importante realtà magica italiana, danno vita a uno spettacolo unico, dinamico e magico, adatto ai giovani spettatori così come a quelli adulti che non hanno perso la voglia di lasciarsi stupire ed incantare.

Meraviglia, sorpresa e divertimento per trascorrere una serata di grande spettacolo tra realtà e illusione, in un universo onirico in cui la manipolazione di carte e di oggetti misteriosi, le sparizioni, riapparizioni e il coinvolgimento del pubblico sono solo alcuni degli ingredienti di uno spettacolo divertente e per tutta la famiglia.

Dagli 8 anni

 

Sabato 14, Domenica 15  gennaio ore 16.30                                                        Sala Grande

ALLA RICERCA DI UN LIETO FINE

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus / Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse

in collaborazione con Compagnia Fenice Teatri
con il sostegno di Spazio Marceau, Laboratorio Tango, Istituto Gramsci Siciliano
e con il patrocinio della Casa Natale Gramsci di Ales

Liberamente tratto da Il Topo e la Montagna di Antonio Gramsci

Scritto e diretto da Salvatore Cannova

Con Manuela Boncaldo, Martina Consolo, Giorgia Indelicato, Salvatore Ventura

Elementi scenici Salvatore Cannova, Clara De Rose

Canzoni e costumi Salvatore Cannova

Luci Michele Ambrose

Attorno ad una grande montagna siciliana spoglia e martoriata dalla guerra, Pietro, sua mamma e la capra Betti che non fa più latte, vagano con la speranza di trovare qualcosa da mangiare. Razionando le poche scorte di latte rimaste, montano e smontano la loro nuova casa fatta di scatole di cartone e stendibiancheria, in attesa del ritorno del papà partito per la guerra.
Pietro ha due grandi amori: l’ukulele e il suo amico Antonio, un topolino che fa di tutto per essere come Pietro, come un bambino, perché, considerato diverso, viene denigrato da tutti.
Una notte, spinti dai crampi della fame, i due amici decidono di bere un sorso di latte dall’ultima scorta rimasta. Però, senza volerlo, Antonio lo beve tutto mettendo a repentaglio la propria amicizia. Così ha inizio il suo viaggio. Un viaggio per rimediare all’errore commesso, un viaggio per riscoprire la propria natura, un viaggio alla ricerca di un lieto fine.

Dai 6 anni

 

Sabato 21, Domenica 22 gennaio ore 16.30                                                         Sala Grande

CIPI’

Teatro Evento / Zaches Teatro

Con Giorgio Scaramuzzino e con Amalia Ruocco, Gianluca Gabriele

Drammaturgia Giorgio Scaramuzzino e Luana Gramegna

Regia Luana Gramegna

Scene, luci, costumi, ombre e pupazzi Francesco Givone

Progetto sonoro e musiche originali Stefano Ciardi

Nel 2022, anno del centenario di Mario Lodi, ricorrono anche i 50 anni dall’uscita di Cipì, forse il libro più conosciuto e letto del maestro di Vho. In questa occasione Teatro Evento e Zaches Teatro si sono “incontrati” per dare vita ad un progetto che unisce il teatro di narrazione con il teatro performativo e di figura. Luana Gramegna e Giorgio Scaramuzzino firmano una nuova lettura di un classico, con un allestimento teatrale che farà affiorare temi e colori nascosti tra le pieghe di una delle storie più amate da tante diverse generazioni.

L’opera viene affrontata attraverso il rapporto speciale che Mario Lodi aveva con i suoi alunni. E così nasce la figura del narratore protagonista dello spettacolo: un maestro ormai vecchio che ritorna tra i banchi di scuola, dove lui stesso sedeva per affiancare i bambini nel loro percorso. Ci si trova così nello squarcio di una classe, polverosa poiché appartenente al passato, da cui inizia ad affiorare il ricordo della creazione del romanzo. Man mano che il mondo di Cipì prende vita, invade sempre più lo spazio reale trasformandolo di volta in volta nelle avventure dell’uccellino. Una grande lavagna diviene finestra da dove gli alunni, insieme al loro maestro, hanno osservato il mondo fuori, restituendolo attraverso il loro sguardo “rivelatore”.

Dai 5 anni

 

Sabato 21 gennaio ore 17.30                                                                                              Sala Piccola

Domenica 22 gennaio ore 11.00

LA MIGRAZIONE DEGLI ANIMALI

Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti

Residenza Les Accords du Lion d’Or (Simandre, France)

Liberamente ispirato al silent book Migrantes di Issa Watanabe

Un progetto della compagnia rodisio

Di e con Manuela Capece e Davide Doro

Realizzazione scene Silvia Baiocchi, Manuela Capece, Paolo Romanini
Ideazione luci Emiliano Curà

Un gruppo di animali si prepara per un lungo viaggio con qualche valigia e pochi oggetti personali, il minimo indispensabile. La migrazione degli animali è la storia di chi è costretto ad abbandonare la propria casa e del percorso che si deve affrontare per trovarne una nuova, un cammino difficile, a volte pericoloso, fatto di sacrifici ma anche di tanta speranza. Raccontiamo questa storia attraverso il teatro di figura che ci permette di praticare poesia e magia nell’affrontare il tema così necessario e delicato delle migrazioni contemporanee.

Questo piccolo popolo di animali diventa per noi un simbolo universale. La migrazione degli animali è liberamente ispirata all’opera illustrata Migrantes dell’illustratrice peruviana Issa Watanabe, un silent book dalle immagini straordinarie che racconta una storia che si ripete tutti i giorni, in ogni parte del mondo. I pericoli e le incertezze di chi è costretto ad affrontare le fatiche del viaggio, per inseguire la speranza di una vita migliore. Una narrazione senza eufemismi, che con estrema delicatezza vuole incoraggiare a provare empatia e mostrare solidarietà per chi arriva da lontano.

Dai 6 anni

 

Venerdì 27, Sabato 28 gennaio ore 20.45                                                                        Sala Piccola

UN GIORNO DI FUOCO

Ama Factory

Uno spettacolo di A.C.T.I. Teatri indipendenti
in collaborazione con Produzioni Fuorivia e Centro Studi Beppe Fenoglio
di Beppe Fenoglio
con Beppe Rosso
scene e luci Lucio Diana
apparato fonico Massimiliano Bressan
tecnico luci e video Adriano Antonucci
regia Gabriele Vacis
Un “western all’italiana” ambientato in terra di Langa, nato dalla lingua di Fenoglio dove gli uomini parlano in modo brusco, stringato e le loro storie di gente qualsiasi sono dominate da parole e gesti forti, ineluttabili che generano un testo potentissimo.

La vicenda è la cronaca di un fatto di sangue realmente accaduto nel 1933. Fatti che succedono anche oggi, riempiono le colonne della cronaca nera per alcune settimane poi scompaiono, e in quelle settimane la cronaca tende a suscitare scalpore, paura, stupore, quasi mai a comprendere. Quella di Fenoglio è invece un esempio di cronaca umanissima che ci fa capire e “vedere”. Una follia omicida che Fenoglio gradatamente trasforma attraverso i colori dell’epica popolare e restituisce come dramma collettivo di una comunità. Una narrazione epica, quindi, con un impianto narrativo geniale in cui tutto concorre al racconto: dalle nuvole, alle fucilate lontane, ai personaggi del paese che ci conducono attraverso il dramma non senza crudeltà e ironia, e la personale vendetta dell’assassino si trasforma in mitica risposta ad un presente soffocante. La regia e l’interpretazione lavorano al racconto, reso integralmente, come ad un grande spartito, scendendo nella vocalità delle parole e ampliando la partitura sonora delle situazioni. I personaggi, motori dell’azione, si concretizzano in contrappunto con le musiche, i suoni e le immagini proiettate che si fanno
scenografia e ambiente

Giovani e Adulti

 

Domenica 29 gennaio ore 16.30                                                                            Sala Grande

CARTASÌA

Drogheria Rebelot / Bibo Teatro

In collaborazione con Laboratori Permanenti – Residenza Artistica Sansepolcro e La Corte Ospitale – Forever Young 2022

Di e con Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes e Andrea Rizzo / Giovanni Consoli

Movimenti scenici Andrea Rizzo

Tutor Matteo Moglianesi

Costume e maschera Ilaria Ariemme

Voce radio Massimo Somaglino

Progetto vincitore del bando “Portraits on Stage” 2021 – Laboratori
Permanenti Progetto finalista del Premio N Uovo Teatro 2021 – Specchi Sonori

Progetto finalista del bando Forever Young 2022 – La Corte ospitale

Bruno, artista geniale, è in crisi. Solo e senza nessun contatto con l’esterno, all’indomani di una mostra d’arte che potrebbe renderlo famoso, non è ancora riuscito a creare la sua opera. A trarlo d’impaccio dal blocco creativo sarà la materia stessa, la Carta, grezza prima e raffinata poi, che, nonostante i desideri e la volontà di Bruno, diventerà sempre più indipendente, fino a fargli scoprire che il modo migliore per stare al mondo è aprire la porta e lasciare che ognuno di noi, compresi noi stessi, vada con le proprie gambe per la strada che desidera.

La carta, nel suo essere duttile e imprevedibile, si è presentata a noi come possibile simbolo per parlare della lotta dell’artista nel dare forma all’intuizione creativa. Facendoci permeare dalla sua natura multiforme, essa ha condotto anche noi, come Bruno, verso direzioni inaspettate. Se all’inizio del lavoro le domande che ci siamo posti riguardavano l’origine delle intuizioni artistiche e il loro conflittuale stato di appartenenza alla persona che per prima le ha sapute cogliere, è stata poi la creatura di carta che, rivelatasi nella sua forma visibile, ci ha indicato il tema sotteso alla storia che si dipanava davanti a noi. CartaSìa è un invito ad aprire i nostri cassetti interiori, a fare aria e lasciare andare tutto ciò che ci tiene incatenati a noi stessi e ciò che vorremmo legare a noi per sempre. Perché a volte, lasciare andare e dare spazio a chi o ciò per cui abbiamo investito il nostro tempo – un’opera d’arte, un figlio, un amore, un progetto – vuol dire compiere un semplice e puro atto d’amore.

Dai 6 anni 

Venerdì 3 febbraio ore 20.45

RISVEGLIO DI PRIMAVERA

Potenziali Evocati Multimediali
di  Frank Wedekind
Regia Gabriele Vacis
Con Andrea, Edoardo, Enrica, Erica, Gabriele, Letizia, Lorenzo, Lucia, Raffaella

Wedekind scrisse Risveglio di primavera, il cui sottotitolo è Tragedia di fanciulli, nel 1891, un’epoca in cui parlare dell’età della scoperta della sessualità era considerato tabù, tanto da andare incontro alla censura per molti anni. Da allora in poi non si poterono più ignorare i turbamenti adolescenziali portati dalla discrepanza tra crescita dei corpi e immaturità psicologica. Fu codificata l’età della socialità di gruppo, dei complessi di inferiorità, delle paure e delle speranze sempre condivise con i coetanei, specchio e cassa di risonanza dell’interiorità del singolo.
Nel contesto borghese perbenista della Germania di fine ‘800, un gruppo di quattordicenni, rigorosamente tenuti all’oscuro delle dinamiche della sessualità e dell’interazione affettiva, scoprono, ognuno in modo diverso, pulsioni, desideri e perversioni. In una società repressiva, che pretende di veder sfociare l’infanzia direttamente nella maturità adulta, nessuno di loro vive il cambiamento in modo sereno e le singole tragedie diventano un dramma collettivo.

Un allestimento giovane di un’opera che pare contemporanea, un andamento vorticoso con dei vertici di pathos elevatissimi e un lavoro di grandissima sincronia e precisione. I Potenziali Evocati Multimediali inquietano, coinvolgono in una tragedia che si fa corpo comune, accompagnano attraverso uno svolgersi sempre coerente, che si sviluppa nel presentimento e sfocia nel dramma. Una compagnia che merita di essere conosciuta.

Giovani e Adulti

 

Sabato 4, Domenica 5 febbraio ore 16.30                                                             Sala Grande

U.MANI

Illoco Teatro

Da un’idea di Annarita Colucci

Regia Roberto Andolfi

Con Annarita Colucci, Dario Carbone, Valeria D’Angelo, Anton De Guglielmo, Michele Galella

Clara è una bambina come le altre: prima di andare a scuola, sottrae dalla credenza un paio di caramelle al limone; mentre la maestra spiega, disegna animaletti sul libro di scienze (sempre con qualche zampa di troppo); quando gioca in giardino, la sua fantasia la conduce in luoghi lontani e sconosciuti. Clara, però, fatica a comprendere il mondo che la circonda. L’universo dei suoi genitori, della nonna, dei maestri a scuola e di tutti gli adulti sia simpatici che antipatici le appare imperscrutabile e allo stesso tempo incapace di capirla. Insomma, un mondo a misura di adulti che hanno dimenticato cosa voglia dire essere bambini.

Un giorno, mentre guarda il suo programma preferito, la televisione emette improvvisamente un fischio e poi si spegne. Senza rimedio.

Questo avvenimento le toglie una distrazione quotidiana e le permette di entrare in contatto con quello che la circonda in maniera diversa; le permette persino di sentire la voce di un gabbiano che ogni giorno vola intorno alla sua casa. Quei rumori e quelle distrazioni che le davano un’immagine della realtà non sua si spengono e quello che all’inizio sembra essere un dramma si trasforma nell’opportunità di vivere avventure e emozioni insospettate: il gabbiano parlante le chiederà aiuto per una missione di vitale importanza: restituire il sorriso alla Luna.

Dai 6 anni

 

Sabato 4, Domenica 5 febbraio ore 17.30                                                                        Sala Piccola

PINOCCHIO IN LOCKDOWN

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus / Sciara Progetti Teatro / CIE Nino D’Introna

Di Stefano Dell’Accio e Nino D’Introna

Regia Nino D’Introna

Scene Lucio Diana

Musiche e universo sonoro Alan Brunetta

Collaborazione tecnica Antonio Di Vito

Chiuso in un appartamento poco prima di traslocare a causa del lockdown, un personaggio parla con se stesso ma anche con il mondo esterno. Lontano dalla sua città per impegni di lavoro e dalla sua compagna che gli confiderà di essere incinta, gioca per vincere la solitudine e l’impossibilità di uscire.
Qualsiasi elemento concreto o sonoro diventa pretesto per reagire e immaginare altre vite.
In questo isolamento forzato, come un moderno Geppetto, “costruisce” un imprevedibile rapporto tra genitore figlio/a, attraverso un gioco teatrale, in cui la favola di Pinocchio accade, quasi involontaria, citata; mentre sullo sfondo si susseguono buffe, le dinamiche che tutti abbiamo vissuto durante l’isolamento. Tra videochiamate, canzoni sul balcone e incidenti della vita quotidiana, questo futuro padre, sperimenterà la complessità e la bellezza di un nuovo rapporto, di una paternità sognata e una libertà ritrovata. Un attore. Solo. Pochi elementi scenici che caratterizzino una stanza d’albergo. Suoni e interventi sonori esterni. Musica. Qualche immagine video. Un gioco di luci sobrio ma preciso. Elementi scenici al servizio del gioco d’attore. Alcuni momenti di teatro d’oggetto. Una recitazione ludica, comica, poetica.

Dagli 8 anni

Venerdì 10 febbraio ore 20.45                                                                                           Sala Piccola

DAME DI GOLDONI

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Di e con Daniela De Pellegrin e Maura Sesia

Ideazione costumi Daniela De Pellegrin

Elementi scenografici Claudia Martore

Per la voce di Goldoni si ringrazia Giorgio Lanza

Tecnico audio e luci Renato Cavallero

Dedicato alla memoria dell’attrice e giornalista Monica Bonetto

Un’attrice ed una giornalista, litigiose anzichenò, si incontrano per condurre una conferenza-spettacolo sui personaggi femminili di un autore imprescindibile: Carlo Goldoni. uno dei pochi rappresentanti del teatro italiano a comparire nei repertori internazionali.

Carlo Goldoni, grande innovatore che impose il testo scritto alla decadenza della pur gloriosa Commedia dell’Arte, ha firmato più di 200 opere e in questo cospicuo corpus letterario, elaborato nell’arco di una lunga vita, molti sono i titoli dedicati alle donne, figlie, spose, vedove, signore o serve, a partire dalla commedia forse più famosa, “La Locandiera”, di straordinaria attualità per la pittura dei caratteri, per la disamina di vizi tanto contemporanei come ipocrisia e arroganza, per l’inautenticità dei rapporti sociali.

Insieme a Mirandolina, si materializzerà una galleria di figure femminili in un percorso letterario, didattico, ludico, informale ma informato.

Giovani e Adulti

 

Sabato 11, Domenica 12 febbraio ore 16.30                                                        Sala Grande

IL MESSAGGERO DELLE STELLE

Come evitai la guerra, salvai il mondo e divenni amico di Galileo Galilei

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus / Accademia Perduta-Romagna Teatri/ Compagnia del Sole
Di Francesco Niccolini

Consulenza scientifica Marco Giliberti

Con Flavio Albanese

Regia Marinella Anaclerio

Scene e grafica Francesco Arrivo

Video e animazioni Giuseppe Magrone

Costumi Simona De Castro

Luci Christian Allegrini

Un cavaliere medievale, di più: un paladino di Carlo Magno, è lui il protagonista dello spettacolo. Non arriva in scena come un qualunque personaggio, lui precipita letteralmente dal cielo. Non è un paladino qualunque, è Astolfo d’Inghilterra, il più sorprendente, strano e pasticcione fra tutti i paladini di Carlo Magno. Precipita dal cielo perché da sempre lui viaggia su e giù dalla Luna: a lui il compito di riportare sulla Terra il senno di Orlando, che lo ha smarrito per amore della bella Angelica.

Nel suo eterno viaggiare gli è successo qualcosa di inatteso, un incontro speciale, lassù sulla Luna, dove è conservato tutto ciò che sulla Terra viene perduto, incontra un gruppo di vecchietti vestiti con abiti antichi, impegnati – intorno a una grande tavola riccamente imbandita – a discutere. Sono loro ad accoglierlo e ad aprirlo ai misteri della conoscenza, tra ragione, follia, dubbi ed errori: chi sono questi anziani signori, lo scoprirà poco alla volta, con una serie di avventure e sorprese che lo porteranno a comprendere come è complicata e affascinante la strada della comprensione, della libertà di pensiero e della scienza.

Tra rime surreali, un po’ di scienza e molta patafisica, l’incontro tra uno dei magici protagonisti dell’Orlando Furioso e Galileo, Copernico, Keplero, Newton e gli altri grandi scienziati del passato, si trasforma in una giostra di sorprese e scoperte, che farà di Astolfo un autentico “messaggero delle stelle”, almeno quanto lo è stato Galileo Galilei con il suo Sidereus Nuncius e la sua vita piena di sorprese, fin dopo la morte.

Dagli 8 anni

 

Sabato 11 febbraio 17.30 – 20.45                                                                                      Sala Piccola

Domenica 12 febbraio 11.00 – 15.30 – 17.30

HAMELIN

Factory Compagnia Transadriatica / Fondazione Sipario Toscana

Uno spettacolo di Tonio De Nitto

Ispirato a Il Pifferaio magico dei Fratelli Grimm

Con Fabio Tinella

Drammaturgia e regia Tonio De Nitto

Dramaturg Riccardo Spagnulo

Musiche originali Paolo Coletta

Voiceover Sara Bevilacqua

Sound designer Graziano Giannuzzi

Scena Iole Cilento

Burattini Michela Marrazzi

Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si son fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini, come riportato nella targa affissa sulla cosiddetta casa dell’accalappia topi. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, nella tradizione orale prima, e nella raccolta “Saghe germaniche” dei Fratelli Grimm poi. Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Le affinità col tempo buio che stiamo vivendo trovano un’eco stupefacente nel buio che la cittadina di Hamelin stava attraversando a causa del morbo portato dai topi. Lo spettacolo proverà a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani.

Lo spettacolo racconta e ripercorre l’origine di questo mistero giocando su diversi piani: quello temporale diviso tra l’oggi e quello della storia e, infine, il piano della percezione perché adulti e bambini potranno seguirlo attraverso un punto di vista diverso utilizzando un apposito dispositivo che porta i corpi di chi guarda a entrare nella scena in maniera interattiva. Ci siamo chiesti in cosa possa consistere oggi la libertà restituita dal pifferaio e possiamo dire che il pifferaio come artista porta una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere. Allo stesso tempo questo personaggio che col suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società oggi.

Dai 5 anni

 

Domenica 19 febbraio ore 16.30                                                                           Sala Grande

CARNEVALE… ogni scherzo vale!

Artemakia

Di e con Milo Scotton

Più che uno spettacolo, un susseguirsi di situazioni comiche e surreali alla ricerca del confine tra realtà e finzione. Episodi di ogni tipo interverranno a creare di questo spettacolo una vera e proprio opera d’arte folle al confine tra numeri acrobatici, giochi e scherzi con coinvolgimento de pubblico.

Prima dello spettacolo si potrà partecipare al photoset, al truccabimbi e ai laboratori creativi mentre al termine si svolgerà la sfilata delle maschere e l’imperdibile battaglia di coriandoli.

Per tutti

 

Sabato 25 febbraio 17.30                                                                                                   Sala Piccola
Domenica 26 febbraio ore 11.00

GIRO GIRO VAGANDO

Onda Teatro/Compagnia Arearea

Di Ester Fogliano e Giulia Rabozzi

Regia e drammaturgia Bobo Nigrone

Con Ester Fogliano e Giulia Rabozzi

Consulenza coreografica Marta Bevilacqua

Due ragazze “vanno a zonzo”. Dove stanno andando? E perché? Le esperienze prendono man mano il posto delle aspettative: assieme alla direzione cambiano obiettivi, desideri e sogni.

Il progetto, ispirato ai silent books, si articola e si dipana grazie al linguaggio della danza. Lo spazio scenico si dilata e si trasforma come se fosse in una dimensione virtuale, prendono forma esperienze e viaggi a volte fissati in una cartolina illustrata. Ad ogni tappa, il pavimento si scompone e la strada prende forma. Dove porterà? Al fiume? A scuola? In montagna dai nonni? Al mare?
Salti nel passato o nel futuro, momenti di pausa, esperienze immaginarie e fantastiche. Le due protagoniste rivivono i desideri, le emozioni e l’immaginario dei bambini durante le prime esperienze al di fuori dell’ambiente di casa. Cosa accade quando facciamo un passo nel mondo?

Dai 2 ai 5 anni

 

Venerdì 3 marzo 20.45                                                                                            Sala Grande

EFFETTO IMMEDIATO

Compagnia Mixit

Direzione Denise Zucca

La giovane compagnia di danza (i ballerini hanno un’età compresa tra i 16 e i 25 anni) fondata nel luglio del 2019 dalla coreografa Denise Zucca, porta in scena il processo obbligato di trasformazione che ognuno di noi ha vissuto e sta vivendo in questo periodo storico caratterizzato dalla Pandemia di Covid-19: un viaggio tra le sfaccettature dell’Es, che parte da un’idea di arte contemporanea astratta, pensata come diversità tra gli individui.

Uno spettacolo multidisciplinare, dove la danza incontra la pittura, danzato da giovani per i giovani, che porta in scena l’illusione della realtà ma che lascia spazio ad un messaggio di speranza verso ciò che sarà il nostro futuro. Se è pur vero che, finita l’emergenza il nostro modo di atteggiarci, di vivere gli spazi e gli altri sarà cambiato, è altrettanto importante credere che la nostra unicità sopravvivrà nel tempo, forse adattandosi ma certamente continuando ad esistere. Siamo esseri umani grazie alla nostra interezza, complessità e grandezza ma anche nella nostra fragilità e debolezza e abbiamo sempre in noi il potere di direzionare la nostra intenzione verso ciò che la vita ci chiede di affrontare nel qui ed ora ad effetto immediato.

Giovani e Adulti

 

Sabato 4, Domenica 5 marzo ore 16.30                                                                Sala Grande

PETER PAN ovvero l’isola dei bambini sperduti

Fondazione Teatro Ragazzi E Giovani Onlus/ Teatro Nazionale Di Genova

Drammaturgia Giorgio Scaramuzzino, Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci

Regia Giorgio Scaramuzzino

Con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci, Celeste Gugliandolo

Musiche Paolo Silvestri

Scene e costumi Lorenza Gioberti

Luci Aldo Mantovani

Ci sono romanzi in letteratura che hanno la proprietà di potersi adattare a diverse situazioni ed esigenze. Li definiamo classici perché affrontano aspetti della condizione umana che non conoscono età e periodi storici. In questo senso Peter Pan è a tutti gli effetti un classico, capace di suggerirci ancora oggi nuove riflessioni: in che misura un adulto deve abbandonare il bambino che è in lui? Crescere è inevitabile, ma possiamo portaci dietro alcune caratteristiche infantili senza vergognarci, senza nasconderle agli occhi degli altri? Le paure dell’infanzia vanno sempre considerate solo dell’infanzia?
La capacità di immaginare, che ha il suo picco proprio nell’infanzia, è fondamentale per l’essere umano; in un mondo bombardato da immagini, paradossalmente diventa sempre più difficile sviluppare questa attitudine. Peter Pan ci è sembrato un ottimo pretesto per ribadire il fatto che il sogno e l’immaginario infantile non devono mai spegnersi, anche quando inevitabilmente il nostro corpo affronta l’età adulta. “Essere un bambino” non per rifiutare responsabilità e voltare le spalle alla realtà, ma per affrontare il quotidiano con più leggerezza e originalità.

In scena gli attori Alessandro Pisci, Pasquale Buonarota e Celeste Gugliandolo si calano rispettivamente nei ruoli di Peter, Capitan Uncino e Wendy. Le gradinate che compongono la scenografia si trasformano alternativamente nella barca dei pirati o nell’Isola che non c’è. Non mancherà l’interazione con i piccoli spettatori che in alcuni momenti saranno parte integrante dello spettacolo. Fondamentale nella messa in scena la colonna sonora composta da Paolo Silvestri: parte della narrazione è infatti affidata ai brani originali che vengono cantati dagli attori e che accompagneranno il pubblico in un viaggio che speriamo possa regalarci momenti di vera e pura immaginazione.
Dai 5 anni

 

Sabato 4 marzo ore 17.30                                                                                                  Sala Piccola

Domenica 5 marzo ore 11.00

I BRUTTI ANATROCCOLI

Compagnia Teatrale Stilema

Liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen

Di e con Silvano Antonelli

Essere uguali. Essere diversi. Cosa ci fa sentire “a posto” oppure “in difetto” rispetto a come “si dovrebbe essere”? Per una bambina, per un bambino ogni attimo è la costruzione di un pezzo della propria identità. Il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di efficienza e “bellezza” rispetto ai quali è facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po’ più scura o un po’ più chiara, o far fatica a scavalcare un gradino con la sedia a rotelle, o essere un po’ troppo sensibili, o un po’…. Chiusi nelle proprie emozioni è come si sentisse un vuoto, un pezzo mancante. Ma è proprio da quella mancanza che bisogna partire. Questo tempo pare sfidarci a essere capaci di costruire noi stessi e la nostra identità, accettando le differenze e le unicità di cui ognuno è portatore.

La fiaba di Andersen a cui il titolo si ispira è qui vista come un archetipo. Come un “classico” che tocca un argomento universale, che va ben oltre il tempo in cui la fiaba è stata scritta. Per indagare un tema che tocca nel profondo il destino di ogni bambino e di ogni persona. Una fiaba che si modifica per parlare a questo presente.

Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo cerca di emozionare intorno all’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta. Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda. Quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare.

Dai 3 anni

 

Sabato 11, Domenica 12 marzo ore 16.30                                                            Sala Grande

IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO un film da palcoscenico

Teatro delle Apparizioni/Teatro Accetella/CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Da Hans Christian Andersen
Un’idea di Fabrizio Pallara
Di e con Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
Eolo Awards 2015 come miglior spettacolo di Teatro di Figura
Spettacolo vincitore del Premio operatori Piccolipalchi 2014/2015

Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la pioggia, le luci soffuse di un interno intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di piombo e della sua ballerina.
La celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prenderanno vita parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo in diretta.
Il set è dunque la stanza dei giochi, il luogo in cui avviene la meraviglia e qui il teatro si mostrerà nel suo farsi al servizio dell’occhio della telecamera che, come il buco della serratura di una porta invisibile, offrirà agli spettatori uno sguardo inedito e privilegiato, per entrare nella storia osservando il piccolo e l’impercettibile.

Due piani di azione, due differenti visioni, due linguaggi a confronto, quello teatrale e quello
cinematografico, che si sveleranno e si misureranno per unirsi e raccontare una grande storia
d’amore.

Dai 4 anni

 

Sabato 18 marzo ore 20.45                                                                                     Sala Grande
Domenica 19 marzo ore 16.30

SE DICESSIMO LA VERITA’ Ultimo Capitolo

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus /Centro Teatrale Bresciano/Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa/Teatro Stabile di Bolzano

Da un’idea di Giulia Minoli

Drammaturgia Emanuela Giordano e Giulia Minoli

Regia Emanuela Giordano

Musiche originali Tommaso Di Giulio

Con Daria D’Aloia e cast in via di definizione

Da dieci anni l’opera-dibattito sulla legalità di Minoli e Giordano attraversa l’Italia raccontando storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata. Un testo vivo, che si rinnova e si nutre delle tante vicende e persone che a ogni passaggio ne arricchiscono i contenuti e la drammaturgia.

Le autrici si concentrano sul nostro presente, minacciato da una “distrazione di massa” che lascia ancora maggior spazio al potere criminale, alla “prassi” corruttiva come modus vivendi. Raccontano gli aspetti meno conosciuti del fenomeno mafioso, quelli che riguardano la globalizzazione, l’alta finanza, i cosiddetti uomini cerniera, professionisti accreditati che fanno da tramite tra il crimine e le amministrazioni pubbliche, gli imprenditori in difficoltà e i sempre più spregiudicati sistemi di investimento. Al centro la ‘ndrangheta che si è insediata al Nord Italia, minacciando l’assetto urbanistico del territorio, le sue regole sociali, la sua storia “sana”.

Uno spettacolo potente, dove le storie sono quelle dei figli delle vittime, del giornalismo impegnato, di imprenditori testimoni di giustizia, di professori e associazioni che osservano e studiano il fenomeno, archetipi umani che sintetizzano la complessità di un problema che non può più essere affrontato tracciando con sicurezza una linea di demarcazione tra chi è “contaminato” e chi non lo è.

Lo spettacolo è parte integrante de Il Palcoscenico della legalità, un progetto di CCO – Crisi Come Opportunità promosso da CROSS – Osservatorio sulla Criminalità Organizzata, LARCO- Laboratorio Analisi e ricerca sulla criminalità organizzata – Università degli studi di Torino, Fondazione Pol.i.s, Fondazione Falcone, Centro Studi Paolo Borsellino, Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, Fondazione Silvia Ruotolo, AddioPizzo, DaSud, Italiachecambia.org, Fondazione Giancarlo Siani Onlus.

Giovani e Adulti

 

Sabato 18 marzo ore 17.30                                                                                     Sala Piccola

Domenica 19 marzo ore 11.00

LE AVVENTURE DI PULCINO

Teatro Giovani Teatro Pirata

Regia Francesco Mattioni

Con Lucia Palozzi

Musiche Originali Simone Guerro Nicola Paccagnani

Scene e Costumi Marina Montelli

Tutto inizia in una bottega dove vive Gelsomina, un po’ barbona e un po’ bambina, che di mestiere fa l’aggiusta cose. Tutti i giorni, alla stessa ora del mattino, in compagnia della sua fidata radio, apre la sua bottega. Un bel giorno arriva una vecchia valigia con dentro un pulcino di stoffa che, appena riparato, inizia a vivere una nuova vita. Qui iniziano le avventure di Pulcino in cerca di una mamma,
perché si sa che la prima cosa che cerca un cucciolo è la mamma! Ad aiutarlo in questa ricerca, insieme a Gelsomina, da un’astronave fatta di un’accozzaglia di oggetti da cucina arriva anche 3×2 uno strampalato anatroccolo proveniente dallo spazio che si metterà a capo della spedizione “Cerca
una mamma per Pulcino”. Un viaggio che li porterà in una città puzzolente fatta di cartoni, poi in un bosco di ombrelli e ventagli ed infine in un enorme mare blu. Tra scoperte, avventure ed incontri con improbabili mamme, seguiremo la storia di Pulcino, fino all’epilogo finale dove, sotto un cielo stellato, finalmente troverà affetto e serenità tra le braccia di Gelsomina.

Dai 3 anni

 

Sabato 25 marzo ore 17.30                                                                                                Sala Piccola

Domenica 26 marzo ore 11.00

PROGETTO REPUBBLICA DI PLATONE – II CAPITOLO

IL GIOCO DEI DESTINI SCAMBIATI

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

In collaborazione con Biennale Democrazia

Di Francesco Niccolini

Da “La Repubblica” di Platone

Regia Emiliano Bronzino

Con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci

Scene Francesco Fassone

Assistente alla regia Micol Jalla

Tecnico audio e luci Emanuele Vallinotti

Partendo dal mito di Er presentato da Platone nel X libro, vuole essere una riflessione sul senso di giustizia, sia giustizia dell’uomo che giustizia del governo, sulla libertà degli uomini e su come la libertà personale spesso si scontri con il vivere in comunità.

In un paese lontano, un re – dopo una vita di conquiste – si prepara alla morte. Al suo fianco c’è il più fedele dei suoi schiavi: hanno quasi la stessa età, il re allo schiavo ha portato via tutto, la terra, la moglie, i figli, la libertà. Eppure i loro destini – da allora – si sono indissolubilmente legati, e adesso sono uno accanto all’altro nell’ora della morte.

Ma quando si tratta di fare l’ultimo gesto, ovvero di mettere sotto la lingua del re morto la moneta che gli permetterà di pagarsi il viaggio nell’aldilà, lo schiavo non mette la moneta nella bocca del re e aspetta. Aspetta. Aspetta, finché il re riapre gli occhi e – come un morto ritornato dal regno dei morti – racconta allo schiavo tutto quello che ha visto: com’è l’Aldilà, il ruolo della Necessità, le Parche, ma, soprattutto, come funziona il gioco dei destini…

Dagli 8 agli 11 anni

 

Venerdì 31 marzo, Sabato 1, Domenica 2 aprile a partire dalle 15.00                           Sala Piccola

NEL MEZZO DELL’INFERNO

CSS Udine Teatro stabile di innovazione – LAC-Lugano Arte e Cultura

Regia Fabrizio Pallara

Drammaturgia Roberta Ortolano e Fabrizio Pallara

Musiche Økapi

Modellazione e animazione 3D Massimo Racozzi

Progettazione ambienti architettonici Sara Ferazzoli

Sviluppo e implementazione RVI Alessandro Passoni

Voci di Valerio Malorni (Virgilio, Caronte, Minosse), Lorenzo Gioielli (Ulisse, Farinata degli Uberti, Conte Ugolino) e Silvia Gallerano (Beatrice e Francesca)

spettacolo in VR – Realtà Virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore

Dante compone l’Inferno mentre è immerso nell’esperienza straniante e dolorosa dell’esilio, lontano da casa e gravato dal sentimento dell’ingiustizia. Attraverso la scrittura inventa così la possibilità di essere autore e allo stesso tempo narratore e personaggio di un’esperienza di evoluzione e redenzione che varrà per se stesso ma anche per il resto dell’umanità. Il Dante protagonista di questo viaggio nel regno dell’oltretomba comprende che è la relazione con gli altri e le altre – nel segno della volontà divina – a sostenerlo e condurlo sulla via della salvezza e della felicità. Il contatto con gli spiriti e le presenze mostruose che incontra, il profondo legame con il maestro Virgilio e infine l’antica fiamma d’amore che lo connette a Beatrice, non più muto angelo da celebrare, ma guida severa e autorevole fonte di coraggio. Di questo percorso l’inferno rappresenta la parte più dura che mette il poeta, e chi con lui si immedesima, a contatto con fragilità profonde, paure e inadeguatezze, di fronte alla diversità data dal suo essere vivo tra i morti e dunque in potenza salvato. Dante stabilisce così la possibilità di creare un altro mondo, speculare e connesso a quello reale, nel quale l’io possa fare un’esperienza diretta di trasformazione. Questo mondo è la letteratura. Allo stesso modo in questo progetto teatrale ed esperienziale si è scelto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D, al fine di porre il pubblico a contatto con la totalità di una dimensione fantastica, che non vuole sostituirsi a quella reale, ma restare a questa interconnessa, rappresentando uno stimolo di ricerca e cambiamento.

Giovani e Adulti         

 

Sabato 1 aprile ore 20.45                                                                                       Sala Grande

Domenica 2 aprile ore 16.30

DANTE FRA LE FIAMME E LE STELLE

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus /Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Di e con Matthias Martelli

Con la consulenza storico-scientifica del professor Alessandro Barbero

Regia Emiliano Bronzino

Al violoncello Lucia Sacerdoni

Scenografia Francesco Fassone

Costumi Monica Di Pasqua

Musiche originali Matteo Castellan

Luci e fonica Loris Spanu

Assistente alla regia Ornella Matranga

Un particolare ringraziamento al presidente dell’Accademia della Crusca, professor Claudio Marazzini

Matthias Martelli, interprete di diverse produzioni con il TST e la Fondazione TRG, incontra
per la prima volta il regista Emiliano Bronzino, direttore della Fondazione TRG. In occasione del
settecentesimo anniversario dalla morte lo spettacolo vuole raccontare il Dante uomo, attraverso
le sue opere e le fonti storiche che ci sono arrivate. Matthias Martelli, con il suo personale
percorso di teatro “giullaresco”, è l’interprete ideale per avvicinare le nuove generazioni alla
scoperta dell’opera e dell’uomo dante. Mentre Emiliano Bronzino, che nella sua carriera ha
affrontato temi scientifici e storici, è il regista ideale per provare a trovare la sintesi scenica tra
Storia e Teatro. Lo spettacolo ripercorre la vita di Dante, dall’infanzia all’esilio, dalla passione
politica a quella amorosa, intrecciando gli eventi della sua esistenza con i versi della Vita Nova e
della Divina Commedia, in una trama che mostra dietro la figura del poeta che ha inventato l’Italia,
un uomo fragile e complesso, ricco di speranze e conflitti, profondamente diverso dalla figura che
l’iconografa ci ha tramandato, capace di rendere eterne vicende personali e di sublimare la sua
visione nei versi crudi e grotteschi dell’inferno arrivando fino ai vertici eccelsi del Paradiso. Il
professor Alessandro Barbero, figura di rilievo della divulgazione storica, ha messo a disposizione
le sue ricerche, dando al lavoro drammaturgico le fondamenta storico-scientifiche necessarie.

Dai 12 anni

 

Sabato 15, Domenica 16 aprile ore 16.30                                                              Sala Grande

Sabato 22, Domenica 23 aprile ore 16.30

(ALICE IN) WWWONDERLAND

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus

Liberamente tratto da Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll

Regia Claudio Dughera e Claudia Martore

Drammaturgia Micol Jalla

Con Claudio Dughera, Claudia Martore e attrice in via di definizione

Scenografia Claudia Martore

Collaborazione registica Simone Valentino

Alice non cade nella tana del Bianconiglio, ma nello schermo di un cellulare, che le apre la strada per WWWonderland. Lì la bambina ha a che fare con un mondo che non conosce, che vorrebbe divorare ma dal quale ha anche paura di essere sopraffatta. I personaggi che la portano alla scoperta di questo universo sembrano pazzi, ma in realtà – capirà anche Alice – si sono soltanto persi, proprio come lei. Ma di chi ci si può veramente fidare? Qual è il limite, quando ci si avventura a WWWonderland? Che cosa, di quel mondo, è reale? Questo spettacolo non fornisce risposte a queste domande, ma stimoli per riflettere e per giocare con interrogativi che sono al centro dei nostri pensieri quotidiani. Tutto questo, a partire da un grande classico, Alice nel Paese delle Meraviglie, la storia di una ragazzina che si perde e cerca se stessa, diventa grande e torna piccola, finché non capisce che per trovare per davvero se stessi bisogna accettare di essere spersi.
Dai 6 anni

 

Sabato 29 aprile ore 20.45                                                                                      Sala Grande

GALA DELLA DANZA

Compagnia EgriBiancoDanza

La Giornata Mondiale della Danza, decretata dall’International Dance Council dell’UNESCO nel 1982, viene celebrata in tutto il mondo il 29 aprile per richiamare l’attenzione su quella fondamentale disciplina e arte che è la DANZA, linguaggio universale che unisce i popoli al di là di confini e differenze di qualsiasi tipo. In questa giornata si attivano e si moltiplicano eventi e manifestazioni di ogni genere a dimostrare che la danza ha molte facce, sia nell’ambito dello spettacolo (classica, moderna, contemporanea) che nella tradizione popolare (folklore) e sociale (disciplina formativa, divertimento amatoriale, attività community).

Giovani e Adulti

 

Sabato 6 maggio ore 17.30                                                                                               Sala Piccola

Domenica 7 maggio ore 11.00

QUADROTTO, TONDINO E LA LUNA

Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus
Di e con Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci
Musiche originali Diego Mingolla
Scenografia Alice Delorenzi
Disegno Luci Emanuele Vallinotti
Collaborazione alla drammaturgia Sara Brigatti

Lo spettacolo è la storia delicata di un quadrato bambino di nome Quadrotto, venuto al mondo per curiosità e dalla curiosità spinto a conoscere e ad esplorare il mondo: un mondo quadro, che parla e si muove come lui. Di notte vede la luna, così tonda, così bella, ma così lontana che per conoscerla bisognerebbe saper volare.

È a questo punto che Quadrotto incontra un tipo strambo e che non sta mai fermo: Tondino. I due si rendono subito conto che non è affatto facile fare amicizia con chi parla un altro linguaggio ed è così diverso da te. Sarà una tempesta a mescolare forme e suoni e, grazie all’intervento dei bambini presenti, scopriranno un mondo nuovo dove tutto è possibile. Anche incontrare la Luna.

È il racconto di un’amicizia costruita passo dopo passo, nel confronto fra forme acute e tonde, nell’ascolto di suoni curvi e spigolosi, nell’incomprensione e nell’intesa. Così, quando una tempesta di vento scompiglia limiti e ostacoli che si ritenevano inconciliabili, i due protagonisti si trovano a costruire insieme un mondo nuovo, pieno di forme e suoni contaminati.Un prezioso aiuto ai due protagonisti arriverà loro dai bambini presenti in sala, chiamati a entrare nel tappeto della storia per rendere visibile l’invisibile. Solo allora Quadrotto e Tondino capiranno come unire le loro forme per riuscire a volare e cercare insieme la luna.

Dai 3 anni

 

Sabato 13 maggio ore 17.30                                                                                                          Sala Piccola

Domenica 14 maggio ore 11.00

HOME SWEET HOME |CAPITOLO 1+2

Residenza I.DRA. / Roberto Capaldo

Di e con Roberto Capaldo

Con la collaborazione artistica di Emma Mainetti

Luci di Iro Suraci

Musiche originali di Roberto Vetrano

Premio Selezione InBox 2021

Nella prima parte Scoiattolo si mette in cerca della casa giusta, sentendo che quella in cui si è appena svegliato dopo il letargo non gli appartiene più, e per farlo avrà bisogno degli altri abitanti
del bosco, anche se molto diversi da sé. Una volta trovata, nella seconda parte, dovrà fare i conti
con la paura di perdere il rifugio che ormai sente suo, ingaggiando un inseguimento alla volta di un
ipotetico intruso che si aggira nel bosco. Il cerchio narrativo si apre e si chiude con la scoperta e la
conferma di quella connessione con l’altro, il fuori, il diverso che, se accettato, ci identifica e ci
amplifica. Roberto Capaldo, autore e attore dello spettacolo, racconta questa storia in modo magistrale, facendo della semplicità il suo punto di forza. Non aggiunge nulla di superfluo né al testo né all’interpretazione riuscendo con la sua abilità a farci entrare in questa piccola poesia, grazie anche alle luci narranti di Iro Suraci che portano la drammaturgia e le musiche originali di Roberto Vetrano su cui si posano completamente a loro agio, parole e gesti.

Dai 3 anni

 

Sabato 20 maggio ore 17.30                                                                                                         Sala Piccola

Domenica 21 maggio ore 11.00

LA BIANCA, LA BLU E LA ROSSA

Di e con Alice Bossi

E se un giorno arrivasse nella vostra città qualcuno proveniente da un altro paese? E se questo
qualcuno fosse molto diverso da voi e venisse ad abitare proprio nell’appartamento vicino al
vostro?
Questa è la storia di una città dove tutto è blu. Blu, un monocolore che non è solo esteriore ma
che si estende anche all’animo. Qui abita la Blu che, come tutti gli abitanti, vive secondo regole
precise, in silenzio, in modo schematico e totalmente pianificato. Ogni giorno è uguale a quello
prima e uguale a quello dopo. Ognuno vive per sé. Una mattina apparentemente uguale a tutte
le altre mattine arriva in città la Rossa che giocando e divertendosi sconvolge totalmente
l’ordine della città. Nessuno aveva mai visto quel colore e soprattutto nessuno dei blu aveva
mai avuto il tempo di giocare né di divertirsi. La città entra nel panico e le forze dell’ordine
cercano di isolare e imprigionare la Rossa. Per fortuna non c’è nessuna legge che impedisca ad
un abitante di essere rosso, sia esteriormente che interiormente. La presenza della Rossa si
rivelerà un tesoro per la Blu che scoprirà la forza della libera espressione, della creatività, della capacità di uscire dagli schemi, il coraggio di sperimentare e di aprirsi al diverso scoprendo nuove possibilità.

Dai 3 anni 

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Biglietteria Casa del Teatro di Torino

 CASA del TEATRO RAGAZZI e GIOVANI
Piazzale Grande Torino – 10134 Torino
tel. 389/2064590biglietteria@casateatroragazzi.itwww.casateatroragazzi.it
Orario di biglietteria telefonica: dal martedì alla domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00

BIGLIETTI:
Intero € 13

Ridotto € 11 (over 65, abbonati stagione 2022/2023, associazioni e CRAL convenzionati)

Ridotto giovani € 8 (dai 14 ai 25 anni)

Ridotto ragazzi € 7 (under 14)

Ridotto Allievi € 6 (riservato agli allievi della SCUOLA DI TEATRO 2022/2023)

Spettacoli di Halloween e Carnevale

Intero € 20
Ridotto € 18 (under 14, abbonati stagione 2022/2023, associazioni e CRAL convenzionati) 

Spettacolo di Magia
Intero € 18
Ridotto € 12 (under 14, associazioni e CRAL convenzionati, Soci CADM, abbonati stagione 2021/2022 e allievi della SCUOLA DI TEATRO 2022/2023) 

Capodanno in famiglia

Intero € 50
Ridotto € 25 (under 14)

I posti a sedere non sono numerati

ABBONAMENTO SMART
a 4 SPETTACOLI
Intero € 40 – Ridotto € 26 (under 14 anni)

UN GIORNO A TEATRO

(2 spettacoli nella stessa giornata)

Intero € 16 – ridotto € 10

Come arrivare alla Casa del Teatro Ragazzi, Torino


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