“Fame mia” è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni. È liberamente tratto da un romanzo di Amélie Nothomb, da cui ruba i momenti più alti e la crudele ironia, sfocandone i contorni fino a farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice attrice che la interpreta.
Un percorso di formazione, dall’infanzia all’età adulta alla ricerca di sé, una strada piena di curve e di salite ma anche di prati su cui riposare. Dedicato a tutte quelle persone che non si sentono abbastanza belle, che non si sentono abbastanza amate, che non credono di bastarsi per essere felici. Uno spettacolo un po’ per tutti: chi è senza peccato, scagli la prima pietra.
“La storia di una donna che aveva fame, che aveva così tanta fame, da smettere di mangiare. Quella donna ero io ed era anche Amélie Nothomb, e i tanti Giada, Marika, Riccardo e altri infiniti nomi. La fame è un paesaggio che ci accomuna tutti. Belli, brutti, storti, compiuti o incompiuti. La fame è un sentimento universale. La fame, ovviamente, non è solo di cibo, ma di amore, di vita, di storie, di riconoscimento“.
Annagaia Marchioro è una vera rivelazione tra le attrici brillanti. Da sola o con “Le Brugole” (Annagaia Marchioro e Roberta De Stefano) Annagaia riesce sempre a far sorridere e, al contempo, a far riflettere. Il tutto con freschezza e talento, senza mai scadere nei banali luoghi comuni. I testi di Annagaia non sono mai imbrigliati, sempre attuali e puntuali come, per esempio, “La Metafisica dell’Amore”, un altro spettacolo brillante e pungente.
Annagaia Marchioro con l’aiuto prezioso di Gabriele Scotti, scrive la sua storia di “affamata”. Ci racconta momenti comici, esilaranti e altri struggenti e drammatici. Vedremo l’infanzia felice e bulimica, la distruzione psichica e fisica dell’adolescenza, gli anni dell’anoressia e infine la guarigione, un nuovo equilibrio, precario e sbilenco, ma pur sempre equilibrio. “Picà a un ciodo, ma qua”, ripete spesso la sua nonna, “ Attaccata ad un chiodo ma qua”.
FAME MIA
Quasi una biografia
Liberamente ispirato a “Biografia della fame” di Amélie Nothomb (Voland edizioni)
di e con Annagaia Marchioro
in collaborazione con Gabriele Scotti
scene Maria Spazzi
costumi Erika Carretta
luci Roberta Faiolo
aiuto regia Daniela Arrigoni
un progetto in collaborazione con Paolo Scotti
regia Serena Sinigaglia
durata 75 minuti
da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16.30
Biglietti: Intero 25€ – Under26 – 16€ – Over65 – 12€ – Under12 – €10
Spettacolo inserito in abbonamento
Abbonamento: Arcobaleno – 6al Litta – UNI 4al Litta – UNI 4al Leonardo – Carta Regalo – CONTENUTI ZERO VARIETA’ – Abbonamenti liberi a partire da €40.
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Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00