Mettendo insieme le registrazioni degli esplosivi live della band nel corso degli anni, Jeremy Wheatley – collaboratore di lunga data della band – ha creato un unico grande show che celebra l’inarrestabile carriera degli Skunk Anansie e la loro importanza artistica e culturale nel mondo.
I loro elettrizzanti spettacoli dal vivo sono un uragano di energia, rumore e personalità, un’esortazione a diventare parte di qualcosa di più grande cui è impossibile resistere.
La band tornerà dal vivo in Italia nell’estate 2019 (un’organizzazione Vertigo). Ecco le date annunciate:
- 04/07/19 Nichelino (TO), Stupinigi sonic park c/o Palazzina di Caccia
- 05/07/19 Bologna, Bologna Sonic Park c/o Arena Parco Nord
- 07/07/19 Legnano (MI), c/o Rugby Sound Festival
- 08/07/19 Roma, Rock in Roma c/o Auditorium parco della musica (Cavea)
Formata nel 1994, la band dimostrò fin da subito un forte senso di individualità, distinguendosi dalla corrente del Britpop e dai suoi protagonisti, uomini bianchi con le chitarre: gli Skunk sono un riuscitissimo mix di influenze, razze, generi, sessualità, cultura e musica. Sono andati avanti senza alcun legame con la scena musicale del tempo, creando un loro personale suono e la loro immagine selvaggia: un agile, grintoso, politicamente impegnato “clit rock”, un termine coniato da Skin.
“Come cantante donna nera era difficile imporsi ed essere accettata – afferma Skin – poi salivo sul palco, facendo esattamente quello che immaginavo nei miei sogni. Lì per la prima volta mi sono sentita accettata”.
“Londra negli anni 90 era un grande melting pot – aggiunge Ace, il chitarrista – ma non le band, che erano sempre quattro tizi con lo stesso taglio di capelli. Noi eravamo una band di persone reali. Ecco perché eravamo radicali”.
Affermandosi come una delle rock band più importanti degli ultimi 30 anni, hanno posizionato parecchi singoli nella top 40 e parecchi album in top 10, vendendo milioni di album in tutto il mondo. Hanno condiviso i palchi con David Bowie e gli U2 e cantato “Happy birthday” a Nelson Mandela insieme a Stevie Wonder, Nina Simone e Michael Jackson.
Mentre la scena musicale cambia e i suoni si modificano, outsider come gli Skunk Anansie hanno continuato a godere di una speciale longevità, resistendo alla prova del tempo e godendo di una spettacolare carriera internazionale da pionieri, artisti multi platino e affermandosi così tra gli artisti britannici più premiati.
“Tutto ciò che è venuto fuori di buono dagli Skunk Anansie è scaturito proprio dall’essere una band che dà il suo meglio dal vivo – dice il batterista Mark Richardson – “Abbiamo sempre pensato che nessuno potesse sconfiggerci. Dai, cerca di abbatterci. Non lo farai”.
“Diventiamo vivi sul palco – concorda il bassista Cass – è lì che tiriamo fuori i nostri denti”.
E 25LIVE@25 è la prova, che arriva dritta in faccia, di quanto detto, dimostrando che ci sarà sempre e solo un’unica band come gli Skunk Anansie.
Tracklist 25LIVE@25
- Charlie Big Potato
- Intellectualise My Blackness
- Because Of You
- I Can Dream
- Charity
- My Love Will Fall
- Death To The Lovers
- Twisted
- My Ugly Boy
- Weak
- Hedonism
- I Hope You Get To Meet Your Hero
- Love Someone Else
- This Is Not A Game
- God Only Loves You
- (Can’t Get By) Without You
- Secretly
- Over The Love
- Spit You Out
- Yes It’s Fucking Political
- Selling Jesus
- Little Baby Swastikkka
- Tear The Place Up
- Squander
- You Saved Me
- You’ll Follow Me Down (Bonus Track)
