Sapore d’Emilia, sapore di una Italia un po’ particolare.
Stando comodamente seduti sul divano di casa facciamo un viaggio lungo ore e Km per trasferirci nel country americano più moderno. Sono gli Spaghetti Jensen che pubblicano il loro terzo disco dal titolo “Men at Work”.
Una piccola grande produzione dai suoni freschi e moderni, incisivi e delineati secondo una inaspettata tradizione pop italiana. Suoni che però, messi assieme, tradiscono fotografie di Nashville e di quel cantautorato americano che regala scenari davvero cinematografici. Pick Up, camicia a quadri, cowboy, ma anche spruzzate di punk e di un rock che purtroppo mai riesce a staccarsi da quella vena italiana. Eh si, perchè anche se troviamo il disco decisamente esterofilo in prima battuta, un ascolto attento smaschera il trucco. Un po’ la pronuncia, un po’ gli strumenti, forse meno per la scrittura che vede anche la firma di Ronnie Ratliff che del genere ormai è una garanzia originale.
Il vero neo di questa operazione, personalmente, l’ho riscontrata nel videoclip del singolo “The boys in the band”: l’Italia invade il territorio e il costume e cade a pezzi quello scenario che tanto mi ha fatto sognare. Dettagli forse, o solo stupide paranoie. Di contro ho un gran bel disco tra le mani che con gusto e mestiere mi regala sensazioni di viaggio di altri tempi senza mai staccarmi da casa.
Che forse sia stata anche una loro personale chiave di lettura? Poco importa. Premo play e mi metto in cammino sulla Route 66.
di Luca Bolsena
Punteggio: 7