In tutte le dieci tracce si avverte una Sade deliziosa in ogni sua sfaccettatura: perfetta, fluida; la voce profonda, quasi irraggiungibile, che ancora una volta riesce ad essere la sola e unica protagonista.
Melodie dolci e soffici già ci arrivano ascoltando il primo brano dal titolo The Moon and the Sky, una canzone burrosa ma non smielata, intrisa di ritmi soul davvero incantevoli.
La voce di Sade in Soldier of love, seconda traccia del disco e che regala il nome all’intero lavoro, è potente ma delicata e soprattutto elegante e originale. La cantante canta e decanta testi che sono poesie, capaci da soli di emozionare.
Scorrono altrettanto belli e delicati su un dolcissimo tappeto sonoro anche i pezzi Morning Bird, Babyfather e Long Hard Road, dove pianoforte e voce – come nel caso della canzone Morning bird – regalano all’ascoltatore una formula quasi magica, quella di sognare ad occhi aperti paesi lontani.
L’album a questo punto non lo si può lasciare a metà, è impossibile, si è dentro il disco: Be That Easy, Bring Me Home, In Another Time e Skin sono canzoni dal sapore primaverile e autunnale allo stesso tempo, tutte concentrate in uno stile che sta in perfetto equilibrio tra la forma stilistica di Sade (quella soul jazz) e la forma canora che la rende carismatica.
Tale sfavillante esito non poteva che concludersi con l’ultimo brano dal titolo The Safest Place, traccia dal sapore elegante, equilibrata e affascinante.
Per farla breve nel nuovo lavoro di Sade Soldier of love le note parlano da sole ed ognuna di esse è paragonabile ad una carezza sulla guancia e ad una grande emozione al cuore.
Punteggio: 9