Poco da dire quando la miscela è forte di suo. Nel pop da mainstream troviamo fortissime tracce di quel rap sociale da centri occupati ma anche finissime linee di quel jazz che diventa dub-step e sfocia in una elettronica di maniera. Il tutto in un disco che non ha la forma di disco ma di chiavetta USB. Una capsula proveniente dal futuro quasi a provocazione contro la crisi del disco che ormai, per respirare, torna a farsi vinile. Punto e a capo. I Refilla fanno il loro esordio con “Due” un disco che cementa assieme tutto quel cocktail di ingredienti per sfornare una canzone che sia d’amore e di rimedi sociali, che sia la voglia di cambiamento ma anche – e qui gioco le mie personali sensazioni – canzoni di coscienza personale in un sound quasi urbano che, etichette a parte, ha proprio l’aria e il colore dei grandi palazzi di quartiere di una Milano in via di sviluppo. Un disco che mi comunica a suo modo il ritorno alle origini ed è manifesto determinante proprio il brano “Partire a Settembre”di cui la rete ci regala un bellissimo video clip. Le origini… per quanto poi il tutto si mostri decisamente visionario e futuristico. Il bene e il male, l’essere bivalente di amore e follia, la solitudine e l’incontro. Anche nella grafica così come in tutto il disco, si gioca a pingo pong per cercare un equilibrio che dia senso alla comunione di queste due eterne facce che ognuno di noi ha. Sound’s good gente.
Refilla: l’esordio si intitola “Due”
Esce il primo disco dei Refilla. Video ufficiali in rete ed il futuro chiuso in una chiavetta USB
2 commenti2 commenti
Non so chi tu sia ma hai centrato in pieno quello che volevamo dire.
Ale dei Refilla
Grazie per il tuo commento, Ale! Siamo felici di aver centrato il punto che volevi esprimere. Se hai altre domande o feedback, non esitare a scriverci di nuovo. Buona giornata!