Chiazzetta ci introduce in questa originale compilation con il brano Quel po’ di Logica, un punk autore che gioca molto sui suoni elettronici: la voce è particolare, il testo interessante.
Jang Senato è una band dalla musica estroversa, e la loro Lamericano è davvero bella, impreziosita da arrangiamenti pop dai ritmi incalzanti e sempre ironici al punto giusto.
Gli Jolaurlo ci deliziano i timpani con In Movimento, pezzo molto orecchiabile e godibile battendo i piedi per terra, i suoni psichedelici delicati ci trascinano in un vortice di emozioni niente male.
All’Università di Alessandro Mancuso invece è un pezzo ben strutturato e confezionato, anch’esso con un sound elettronico sempre in primo piano, la voce è a dir poco incantevole, molto graffiante e suadente.
Ho Voglia di Perdermi è il brano dei Gardenya, dove la voce elegante del cantante viene ben trascinata da un ritornello tappezzato da chitarra e batteria che rimangono sul tempo in maniera impeccabile.
Scorriamo sempre più volentieri questo disco ed arriviamo ai Rein e alla loro Grandtour, con un rock più puro, più schitarrato ma anche un po’ monotono.
Settima traccia dell’album i Marcosbanda con Il Nome dei Pomodori, eccezionali in musica, parole, originalità, e chi più ne ha più ne metta. Travolgenti, vulcanici, con una sezione fiati incantevole. Jazz, rock, bossa, funk, geniali.
L’Ottovolante pezzo del cantante romano Piji è un mix di jazz e tango che attraverso la sua voce ci trasportano ad ascoltare davvero della buona musica.
I marchigiani Radio Babylon invece con la canzone Terra di Mercanti ci portano a ballare con un leggero ed ammiccante ska dai ritmi latini e un po’ mediterranei.
Pedimmu è la traccia 10 dei Musicofilia, un lavoro di suoni e tradizione suggestivi di luoghi, personaggi. Incontri, scambi, contaminazioni sonore che profumano d’Oriente.
Stiamo concludendo questo viaggio sonoro davvero bello con i Senegalritmo e la loro Mame Cheikn: il nome la dice lunga sullo stile dei ragazzi. Reggae in primo piano, ritmo colore, emozioni, sensazioni ci sono tutte in questa traccia davvero coinvolgente.
Ecco le tre punte di diamante dell’intero disco: iniziamo dall’artista ZagaroS e la sua Graces (dropping again), pezzo di raffinata bellezza, cantata da una voce magistrale e matura, una cantante dall’estensione vocale davvero particolare nel toccare note alte e basse in maniera davvero pulita.
Valentina Lupi, Qualcosa di Agrodolce: il suo pezzo, una voce femminile che farà davvero molta strada; le atmosfere ciondolano tra un rock delicato ma a tratti anche acido, con un arrangiamento straordinariamente leggero che sostiene questa canzone fresca e per certi versi malinconica.
Chiude l’album Non è Successo Niente dei Vega’s, il gruppo rock più interessante dell’anno.
Basso, chitarra voce e batteria portano ad ammorbidire il tiro lasciando spazio più ad uno stile personale invece che al solito convenzionale rock.
Primo Maggio Tutto L’Anno 2008 fa davvero ben sperare che i talenti naturali esistono ancora, basta solo… aguzzare le orecchie!
Punteggio: 7