Noemi, recensione di RossoNoemi

Rosso non è soltanto il colore dei capelli di questa grandissima artista, Rosso è il colore che ti incendia quando inizi ad ascoltare il nuovo album di Noemi dal titolo RossoNoemi.

RossoNoemiNove le tracce che compongono il disco, nove canzoni cucite addosso a Noemi, tra l’altro molto variegate tra loro.RossoNoemi tra l’altro vanta un eccellente nome nella produzione e nell’arrangiamento del disco: Corrado Rustici, ma anche

Nove le tracce che compongono il disco, nove canzoni cucite addosso a Noemi, tra l’altro molto variegate tra loro.
RossoNoemi tra l’altro vanta un eccellente nome nella produzione e nell’arrangiamento del disco: Corrado Rustici, ma anche collaborazioni del calibro di Federico Zampaglione, Pacifico e Diego Mancino, per citarne alcuni.
Già dalla prima traccia dal titolo Up, dove è un rhythm and blues ad accogliere l’artista, troviamo una Noemi che possiamo paragonare ad un treno a tutta velocità che non deraglia mai.
Fortunatamente è il secondo brano dell’album introdotto da uno splendido giro di chitarra elettrica che delinia in maniera eccellente la magnifica voce della cantante.
Pennellato sulla pelle dell’artista è il pezzo Vuoto a perdere, singolo di lancio dell’intero disco e scritto per lei da Vasco Rossi; qui è un sound asciutto che accompagna il testo e l’interpretazione della cantante, gustoso anche un serrato riffing creato tramite la sovrincisione della chitarra acustica ed elettrica che lasciano spazio ad un tappeto di tastiere eccellenti.
Dunque, ogni canzone è una storia a sé che va a comporre uno strepitoso mosaico curato in ogni minimo particolare, dove la canzone Sospesa è il quarto tassello che stiamo ascoltando, qui un ritmo solenne e cadenzato scolpisce il sentiero di questo brano: “sospesa a un passo dal mio destino sospesa nei campi di gravità naufrago cercando di recuperare le cose che ho perduto che ho lasciato andare via”.
Uno splendido giro di chitarra rock ci conduce verso la quinta traccia dal titolo Dipendenza fisica, non c’è nulla da fare, Noemi con la sua voce dipinge le canzoni magnificamente.
Odio tutti i cantanti è una canzone superba, molto orecchiabile, con una trama sonora ricca e costruita su suoni elettronici e chitarre che si mescolano egregiamente con la voce rock della cantante.
Poi Inventi Il Modo e Musa sono canzoni coinvolgenti che sanno coinvolgere l’ascoltatore, dove si evince in maniera netta che Noemi è dotata di una sensibilità interpretativa come pochi.
Le luci dell’alba chiude questo raffinato disco, dove una voce delicata come una carezza, e nello stesso tempo elettrica come una scossa di adrenalina accompagna la traccia sull’incedere di un fischiettio delicato.
Un plauso va anche alla copertina del disco creata dalla stessa Noemi.
Non mi voglio spingere oltre, RossoNoemi ha la furia devastatrice di un uragano, e Noemi è una perla della musica femminile italiana.

Etichetta: Sony Music 

Punteggio: 10

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