Noemi, recensione di Made in London

“Made in London” è il nome dell’ultimo lavoro discografico di Noemi. Undici i brani inediti, tra cui anche i due pezzi che l’artista ha presentato al festival di Sanremo 2014.

Noemi Album Made in LondonApre le danze il brano “Acciaio”, pezzo ruvido quanto la sua voce apprezzata da sempre da pubblico e critici.  “Acciaio” è incantevole, profuma di un sound nuovo, è proprio Made in London…“Sempre in viaggio” e

Apre le danze il brano “Acciaio”, pezzo ruvido quanto la sua voce apprezzata da sempre da pubblico e critici.  “Acciaio” è incantevole, profuma di un sound nuovo, è proprio Made in London…
“Sempre in viaggio” e “Passenger” hanno entrambe il sapore internazionale, la prima in italiano segue la scia del primo pezzo, mentre la seconda cantata in inglese, è prepotentemente originale con la musica sempre in primo piano ad accarezzarle la voce, il pezzo è un fondersi decisamente british.
Il suo timbro riesce ad amalgamarsi in maniera eccellente anche nei brani “Se tu fossi qui”,Don’t Get Me Wrong “ e “Bagnati dal sole”, quest’ultimo presentato al Festival di Sanremo 2014 insieme a “Un uomo è un albero“.
Ma partiamo da “Se tu fossi qui”: c’è quasi un intimità acustica tra batteria, chitarra e voce, “Don’t Get Me Wrong” cantata rigorosamente in italiano invece è un esplosione di passionalità e colori.
“Bagnati dal sole”, canzone bella senza riserve.
Insomma qua c’è da pescare a piene mani, la Noemi anglosassone continua a far deliziare il nostro cervello con “Tutto l’oro del mondo”, “Per cosa vivere” e “Un fiore in una scatola”: inutile nasconderlo l’originalità si trova in tutto l’album, non esiste un buco nero; è impossibile rimanere indifferenti anche a questi brani, ognuno di loro nasconde sotto pelle un influenza che si contorce nel classico sound inglese, scivolano sostanziosamente senza dare tregua all’ascoltatore, e dove i cambi di ritmo regalano un tocco di finezza al lavoro; ogni singola traccia gode di una personalità diversa.
Noemi padroneggia con naturalezza, come un buon musicista sa fare col proprio strumento anche i brani “Un uomo è un albero” e “Alba” che chiude il disco: la tecnica in questo pezzo è sopraffina, la sezione archi magistrale, sembra quasi una dolce ninna nanna.
Oltre che musicalmente, Noemi è maturata anche come autrice in molti brani; e per altro si è avvalsa di collaboratori eccellenti come Paul Statham, Poul O’duffy, Shelly Poole, Steve Brown, ma anche del produttore esecutivo Charlie Rapino per citarne alcuni. 
Cosa resta da dire? E’ veramente’ raro vedere nella singola vita di un artista compiersi un percorso così completo e costruttivo attraverso le espressioni di sé stessa, servendosi delle tecniche e degli stili più disparati padroneggiandoli con eleganza e mestiere, e Noemi con “Made in London” c’è riuscita. 

Punteggio: 9

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