“NO USA! NO UK! NOBRAINO” è stato da più parti, a ragione, definito un “non-disco“: appare infatti riduttivo confinarlo nella semplice dimensione di un cd. Personalmente mi piace pensare che sia un riuscito incontro fra teatralità e musicalità: la band ha un forte impatto visivo, suona alla grande e punta molto appunto sulla grande teatralità della voce Lorenzo Kruger.
Anticipato dall’ottimo singolo “La Giacca di Ernesto“, questo cd apre nuove prospettive al cantautorato italiano: non si era mai sentita negli ultimi anni una band come i Nobraino. Questo è il loro album più rock, nato in dieci giorni di registrazione in collina con Giorgio Canali che ne ha firmato la produzione artistica. È composto da brani che il loro pubblico già conosce, perché proposti in concerto, affiancati ad inediti composti per l’occasione ed arrangiati con Canali.
L’apertura è affidata a “Grand Hotel” che subito fa capire quanto l’ascolto dell’intero disco diventerà un viaggio affascinante e meraviglioso. “Narcisisti misti” è, a mio giudizio, il brano più bello dell’intero lavoro: grande protagonista qui è la voce esaltata dalle atmosfere cupe della melodia. “Titti di più” è forse la canzone che più arriva: ritmo accattivante ma mai banale e ruffiano.
“Western Bossa” testimonia la grande duttilità della band romagnola: uno strano ma incredibile incontro fra spaghetti western e bossanova. Un deciso cambio di marcia si ha con “L’onesta monarchia di Filippo Jore“, pezzo incredibile! Anche “Succhiamicuore” lascia interdetti, “Troppo romantica” è una vera meraviglia musicale: un gioiello. Altro cambio con “La signora Guardalmar” che torna ad un sound più rock. La chiusura è affidata a “Ballata stocastica” che va in crescendo: si parte lentamente per passare poi, dopo la metà della canzone, ad uno sfogo chitarristico che va a concludere in maniera fantastica un lavoro incredibile.
I Nobraino sono sulla bocca di tutti in questo periodo: “NO USA! NO UK! NOBRAINO” è già stato proclamato “disco della settimana” nel programma Caterpillar di Radio2 ed è stato presentato più volte nella popolare trasmissione televisiva di Serena Dandini “Parla con me“. Le premesse ci sono tutte perché questo disco, che tra le altre cose non arriverà mai nei negozi (e qui sta anche un piccolo sano grado di follia del gruppo che fa capire con che spirito si pongono nel complicato mercato attuale), continui a fare tanto rumore anche nei mesi prossimi. Che la musica italiana abbia finalmente trovato un’originalità che era andata un po’persa? Sarà il tempo a dirlo, ma certamente un grande plauso va ai Nobraino che stanno in tutti i modi di cercando di portarla!
Recensione a cura di Piero Vittoria
Punteggio: 8