Niccolò Fabi, recensione di Solo un uomo

Solo un uomo, il nuovo disco di Niccolò Fabi, è un brivido sulla pelle.

Solo un uomo di Niccolò FabiDieci le tracce inedite. Si parte con il brano Aliante, un pezzo ispirato e romantico che poi quasi in punta di piedi cede il passo al brano Attesa e inaspettata, dove sinuosi sono gli assoli

Dieci le tracce inedite. Si parte con il brano Aliante, un pezzo ispirato e romantico che poi quasi in punta di piedi cede il passo al brano Attesa e inaspettata, dove sinuosi sono gli assoli di chitarra.
Brani come Fuori o dentro, La mia fortuna e La promessa, rispecchiano musicalmente tanti generi assemblati magnificamente da un tappeto sonoro di chitarra acustica e pianoforte sempre raccontati da una voce splendida.
Nei testi delle tracce Parole che fanno bene, Parti di me e Questo pianeta – esattamente sesta, settima e ottava canzone – si parte per un viaggio musicale all’insegna delle metafore, delle allegorie e delle rime incrociate, per smascherare le banalità dei luoghi comuni.
Solo un uomo, il pezzo che regala il titolo all’intero album, è la punta di diamante dell’intero cd, un pezzo che brilla di luce davvero accecante, un brano perfettamente in equilibrio tra semplicità musicale – attenzione: non banalità! – e profondità di pensiero.
Successo è il brano che chiude il disco e quindi i pensieri di Niccolò Fabi, un’eterna malinconica ballata dal gusto agrodolce.

Solo un uomo, in sostanza, regala dell’ottimo pop contemporaneo, quello senza zavorre, di un grande scrittore di parole e musica quale è Niccolò Fabi.

Punteggio: 9

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