A volte capita è l’album di Monica P, grintosa ragazza del rock italiano che sembra uscita dalla tradizione made in USA. Ecco una recensione a firma di Piero Vittoria.

Cercate il rock sporco e grezzo, graffiante al punto giusto, quello cioè che vi lascia senza fiato? Monica P fa al caso vostro! “A volte capita” è un disco che al primo ascolto lascia interdetti, ma nel senso positivo del termine: un’italiana che tira fuori un cd che sembra uscito dalla migliore tradizione americana per il suo suono immediato e tagliente come non si sentiva da tempo! Chitarre acustiche, voce sporca che punge, testi sinceri che colpiscono: questo è un disco che, a suo modo e nel suo genere, lascia il segno. Il “folk rock disturbato” di Monica P trafigge al cuore come una spada tagliente ed affilata, lasciando senza respiro. È la testimonianza di quanto sia vivo il rock nostrano: perché andare sempre a pescare all’estero quando nel “sottobosco musicale” italico è possibile trovare splendide realtà come Monica P?
Il disco si apre con “Prenditi tutto” che subito mette in chiaro il concetto: la chitarra acustica si mescola con i “graffi” dell’elettrica, i suoni incredibili di basso, batterie e con un tocco leggero di elettronica che non fa altro che arricchire la bellezza del brano.
“A volte capita” è il singolo di lancio scelto: sicuramente il pezzo più orecchiabile del lavoro, ma non nel senso radiofonico del termine …. non cercate qui facili riff e ritornelli che ti si mettono in testa, avete sbagliato decisamente strada! Siamo di fronte solo al puro sano rock …. ed è un vero piacere conoscere un’artista che ha scelto di tracciare un percorso fuori dagli schemi commerciali, ma con una personalità che le permette di non rimanere confinata nella banalità, ma che invece le dà la capacità di regalare pura emozione a chi sia avvicina al suo modo di intendere la musica. “Soundtrack to Mary” prosegue il discorso e “Libera” è il brano più riuscito dell’intero lavoro: qui si trova la genialità e tutta l’essenza di Monica P che riesce a mettere insieme suoni acustici ed elettrici in un continuo crescendo in cui la sua voce si esalta.
“Se sai ascoltare” è una ballad ben fatta: l’altra faccia di Monica P, quella più intima e personale.
“Carry me” e “Brividi” sorprendono per la loro bellezza: in particolare quest’ultima in cui la voce leggermente effettata della cantante domina la scena. La cover di Mark Lanegan “Sideways in the reverse”, il pezzo più “aggressive” e potente del disco, chiude un disco che avremmo voluto ancora più lungo per continuare a viaggiare …. troppo pochi i suoi 26 minuti!
Questo disco si rivolge ad un pubblico che non cerca la musica “facile”, ma a quello che ha voglia di scoprire un mondo pronto a stupire, a volte scioccare … quello di Monica P!
Punteggio: 8
Pubblicato in Recensioni