L’album conferma come al solito una dote di Mina che molti non hanno: la profonda sintonia che si instaura tra lei e il materiale degli autori che lei forgia a propria somiglianza.
“Questa donna insopportabile” apre il disco, si parte immediatamente con pianoforte e voce accompagnati da un sound delicato e saporito per poi lasciare il posto al brano “Io non sono lei” dove la trigre di Cremona sfodera tutti i suoi colori vocali e la sua grande forza.
Magia famelica e delicatezza nei brani ” La sola ballerina che tu avrai” e la bellissima “Il pelo nell’uovo“; pezzi che sono come una fotografia, caratterizzate da una spruzzata di ironia: la prima come già avevamo accennato delicata e soffusa, la seconda una tempesta di emozioni e di ripicche, un testo eccellente “Il pelo nell’uovo” scritta dai co-autori Matteo Mancini e Gianni Bindi, ( co-autori anche di altri testi dell’album), questo brano graffia, fa capire che esistono anche i rapporti usa e getta magari perchè non ci si sente amati.
Gioca con vari generi Mina nei pezzi “Alla fermata”, “Perdimi”e “Il giocattolo”, dove si alternano suoni vintage e sonorità melodiche per poi esplodere tra jazz, pop e anche rock.
E’ una voce-strumento la sua, la più bella per eccellenza, non ci sono dubbi!
“Mai visti due” ottava traccia di “Selfie” è come fare l’amore, delicata, magica, una completa fusione tra testo e musica, decisamente l’artista è capace di convincere tutti anche con un semplice vocalizzo.
Più energico il pezzo “Troppa luce”; canzone che esplode di fantasia con il nipotino di 5 anni Edoardo Pani, figlio di Massimiliano che introduce il pezzo insieme alla nonna:”<C’è troppo buio in questa stanza, sono al buio senza te>“.
Notevoli le atmosfere di “La palla è rotonda”, il singolo che ha lanciato l’album e che ha fatto da colonna sonora per la Rai come sigla di apertura della trasmissione per i mondiali.
Affascinante anche il brano “Qui c’est la vie” scritto da Maurizio Morante e musicato da Axel Pani, nipote di Mina e figlio di Massimiliano Pani il quale come sempre ha arrangiato quasi tutti i pezzi della madre.
Interpretazione decisamente calda e vissuta anche nella traccia “Aspettando l’alba” dove fiati, chitarre, batteria, basso e cori, fanno da cornice ad un pezzo galante:.
Un timbro sofferto e molto suggestivo lo troviamo nell’ultimo brano del disco dal titolo “Fine”, la firma è quella di Don Backy, dove con una dolcezza e una grazia Mina ci emoziona, ci fa vibrare tutto, ci fa commuovere, ci porta per mano e non ci lascia andare.
“Selfie” è terminato, splendido sotto ogni aspetto, album che trasuda di vita reale quella di ognuno di noi fatta di scatti quotidiani, di allegria e rabbia, di graffi e cicatrici, che portano però tutti al sentimento più grande al mondo: L’amore.
Sicuramente qualcosa di diverso rispetto al nostro spesso asfittico panorama musicale.
Da ricordare che il disco è disponibile anche in vinile.
Punteggio: 10