L’album ha preso vita tra Parigi, Berlino e Milano e porta la firma di Malika come autrice dei testi e del magistrale Pacifico.
Balza subito alle orecchie che Naif è uno degli album più curati e creativi di sempre.
Hanno contribuito alla realizzazione del disco autori internazionali come Simon Wilcox, Shridhar Solanki e Francoise Villevieille, per citarne alcuni.
Dieci le tracce che convogliano tutte verso la strada della perfezione, undici con la cover di “Vivimi” di Vasco Rossi, ma solo nella versione in digitale.
“Lentissimo“, “Senza fare sul serio” e “Tempesta” danno il via al disco: originalità ed improvvisazione prendono vita sottoforma di sinuose note accompagnate da tamburi e musica leggermente afro.
Il ritmo si alza ancor di più con “Blu” e “Ansia di felicità” (Sonntag Living).
In “Cose che ho capito di me” (?) si strizza l’occhio all’elettronica, le parole scorrono come acqua di ruscello, quella fresca, che ti bagna e ti ristora.
“Adesso e quì” (Nostalgico presente) è il bellissimo brano che l’artista ha portato al Festival di Sanremo di quest’anno che le è valso il terzo posto della kermesse sanremese e il premio della critica Mia Martini; il pezzo è stato scritto da Pacifico e la musica composta da Giovanni Caccamo e Alessandra Flora.
Questa è una canzone che sembra toglierti una collocazione spazio-temporale, ovunque tu sia.
“Dimentica domani” e “Non detto” respirano di immaginazione, interpretazione, luoghi e pensieri, a volte anche di impertinenza.
“Chiedimi se” chiude il cd, è una bella ballata tra la bossa nova ed il jazz.
“Naif” di Malika Ayane è’ il tipico album in cui si può sprofondare dentro, avvolti dalle emozioni, perchè, se pur raccogliendo l’eredità dei lavori precedenti, in lei c’è stata la voglia di sperimentare lanciandosi in escursioni musicali cariche di sapori diversi, e c’è riuscita in pieno, ma noi non avevamo dubbi!
Punteggio: 9