Kabìla, “La Città Degli Alberi”

Cosa c’è di più grande nella vita se non vendere le proprie emozioni in musica? Questa è la sensazione magica che ci regalano i Kabìla nel loro album “La Città Degli Alberi”.

KabìlaCosa c’è di più grande nella vita se non vendere le proprie emozioni in musica? Questa è la sensazione magica che ci regalano i Kabìla nel loro album “La Città Degli Alberi”.I Kabila sono un

Cosa c’è di più grande nella vita se non vendere le proprie emozioni in musica? Questa è la sensazione magica che ci regalano i Kabìla nel loro album “La Città Degli Alberi”.I Kabila sono un gruppo di Arezzo, che decide di creare un lavoro musicale che ha l’Africa come filo conduttore. Undici tracce che hanno un impasto musicale dolce ma che allo stesso tempo possono anche bruciare e far male.La band ci propone un viaggio in musica per testi e note sempre volto all’inseguimento affannato di una felicità simile ad una “chimera”, che ha un solo obiettivo: la pace, quindi l’unione di tutte le razze umane. “La Città Degli Alberi” apre le danze, morbido, sinuoso, con un incedere lento che conquista.”Concerto D’Africa” e “L’Oasi Del Tempo” sono tracce che sfociano in riff possenti, con un susseguirsi di note che trasportano l’ascoltatore in quel vortice di emozioni che solo una bella voce e dei bravi musicisti sanno regalare, una voce che riceve ordini dal cuore.

 Una sensualità di suoni selvaggi, raffinati e orientali al punto giusto vengono ripercorsi in brani come “Il Mare Di Metallo”, “La Forbice Del Nilo”, “Al Centro Del Villaggio Tribale” e “Ricordi D’Africa”, dove il ritmo incessante delle percussioni lascia il posto alle chitarre elettriche in un susseguirsi di lunghe parti strumentali ricche di  cambiamenti di ritmo notevoli.Il disco si conclude con la traccia “Un Futuro Che Nasce A sud”, pezzo di ottima fattura, grezzo al punto giusto, omogeneo e capace di alternare momenti tirati ad altri più rilassati.
 La produzione di questa gemma è di Massimo Giuntini (ex Modena City Ramblers), inoltre hanno collaborato Francesco Moneti (ex Modena City Ramblers), Massimiliano Fabianelli anch’esso ex dei Modena City Ramblers, Vieri Bugli, Tall Abdoulaye e Stefano Patriussi. Notevole anche il packaging, caldo ed intenso nei colori, quelli che profumano di vita vera, e  che racchiudono pennellate di note toccanti dal titolo “La Città Degli Alberi”.

Punteggio: 7

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