La pasta sonora è ottima, la voce dell’artista muove e domina tutto.
Undici sono le tracce di cui quattro già note al pubblico: “Amazing” la colonna sonora di Spiderman, “L’amore esiste”, “Battito di ciglia” e “Lontano”.
Al suo interno scorrendo le tracce arriviamo a pezzi come: “Almeno tu” e “Un cuore in due”, brani di un pop difficilmente catalogabile, piccole storie ben scritte, infuse in un elettro pop quasi teatrale.
“diVento” prima canzone del disco è davvero intensa: “Non voglio tempo ma solo ventoe poi lasciarmi andare in un secondo è così intenso è un mare immenso e più ci penso e mi ci trovo dentro”.
Il resto dell’album si muove su coordinate da arrangiamenti elaborati ma mai sopra le righe.
La voce dell’artista si poggia sui testi quasi fiabesca, “Io e te”, “Tutto questo vento” e “25 febbraio” sono basati su liriche molto interessanti e melodie e accordi curati ed efficaci.
Gradevolissima la pianistica ballata “25 febbraio” data di nascita dell’artista con testo e musica composte dalla stessa cantante.
Ma ad onor del vero Francesca Michielin ha collaborato a quasi tutti i pezzi.
“Sons and daughters” è il pezzo che strizza l’occhio a sonorità che assorbono ogni stimolo proveniente da Inghilterra e Usa.
Ma di cosa parla il disco realmente? l’album parla di cambiamenti, di sentimenti, dei suo anni esattamente 20 come il titolo del suo lavoro, si dialoga con un io profondo, con la consapevolezza di se stessi.
Diciamolo subito: tre anni di silenzio dalle scene sono davvero tanti per un’artista che non vanta anni e anni di carriera musicale, ma Francesca Michielin con “D20” ha regalato al suo pubblico il meglio di sè, per noi è promossa a pieni voti!
Punteggio: 8