Delicato, struggente, intimo, profondo, rarefatto: si potrebbero usare tanti aggettivi per lodarne la bellezza. Fausto Rossi decide di “diventare visibile” dopo anni di clandestinità, ma lo fa a modo suo: ritorna al pubblico che non lo ha mai abbandonato spiazzandolo, con otto nuove ballate acustiche composte e cantate interamente in inglese. Pochi strumenti, tutto ridotto all’essenziale, ma è proprio questo il pregio dell’album: dolce con venature blues qua e là, con le chitarre di Massimo Betti e Stefano Grandoni, il basso di Franco Cristaldi che con grande efficacia avvolgono la calda voce ed il pianoforte di Fausto… magia allo stato puro.
Si parte con Foolish things in cui sembra affiorare quasi un Lou Reed d’annata.
Everyone è un pezzo molto semplice, ma forse il migliore dell’intero cd, Paradise è la canzone più orecchiabile grazie anche alla delicata controvoce femminile di Vittoria Haid.
Stand apart rivendica quasi un voler stare da parte : non rappresenta un vero desiderio di fuggire dal mondo, ma solo una voglia di trovare una propria dimensione.
In a couple of years colpisce al cuore, per la voglia dell’autore di manifestare la sua anima più nascosta, la scoperta di quella strada che porta verso la propria casa. Non è casuale che ricorrono spesso nel disco le parole “home”, “sky” e “paradise”: grande spiritualità, forse la prima vera volta in cui Fausto esterna i suoi sentimenti senza nascondersi, ma diventando, appunto, visibile.
Tonight, la ballata più cupa e misteriosa in assoluto, chiude l’album.
Alla fine dell’ascolto rimane la sensazione di aver vissuto una magnifica esperienza: l’incontro con un artista che torna dopo molto tempo, rimettendosi in gioco, facendo risaltare la sua fragilità, ma anche la capacità di colpire, di toccare il cuore.
Becoming visible è per coloro che hanno la voglia di scoprire un autore veramente unico, ma anche per quelli che già lo conoscevano e lo amavano e che oggi, dopo tanti anni, lo ritrovano in una veste diversa, molto più acustica ed intimista. C’era veramente bisogno di riassaporare il gusto della buona musica, in una scena oggi forse non prettamente esaltante: lode dunque al grande ritorno di Fausto Rossi!
Punteggio: 7