Ero, recensione Di Padri e altre storie

Arriva sul mercato discografico , il nuovo album degli Ero dal titolo ” Di padri e altre storie“.

Di Padri e altre storieIl disco è stato anticipato dal singolo “Il grammo che non c’è“.9 i brani che compongono il disco, tutti con ritmi diversi, che si danno appuntamento in levare.Il talento compositivo degli Ero viene evidenziato subito

Il disco è stato anticipato dal singolo “Il grammo che non c’è“.
9 i brani che compongono il disco, tutti con ritmi diversi, che si danno appuntamento in levare.
Il talento compositivo degli Ero viene evidenziato subito con “Il grammo che non c’è” e “Stile”, tracce libere da clichè, “pulite”, disseminate da un suonato semplicemente riuscito.
I testi mirano a portare l’ascoltatore, alla vita di tutti i giorni, come una serie di piccoli episodi.
In pezzi come “Di versi simili”, “Tre” e “L’ultimo uomo buono” le canzoni risultano diluite in tempi in cui trovano spazio tanti strati di chitarre, batteria, tastiere, con la voce del frontman del gruppo, posata sapientemente sui pezzi.
L’energia del rock si sente tutta con “L’ospite“: bisogna ammetterlo, questi ragazzi sono davvero bravi.
“Breve lettera al padre” è una traccia circolare, ipnotica, potenzialmente infinita.
“I manichini” e “Clown” sono pezzi curatissimi, quasi con um mix di indolenza ed energia, uno stato di grazia che rende speciale ogni canzone.
Gli Ero suonano il loro rock con benedetta semplicità, e di questi tempi non è poco.
“Di padri e altre storie” infila 9 canzoni in quasi 44 minuti, senza sprecare un istante. 
Fatevi un regalo, ascoltatelo!

Punteggio: 8

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