Dopo tanta gavetta, fatta di concerti, concorsi, trasmissioni radiofoniche e televisive, la band salernitana giunge, a ben sette anni dalla sua nascita, a questo primo full lenght album.
“Via Lontano” comprende 11 pezzi molto vari, pop rock puro di quelli che ammalia.
Il trittico iniziale è praticamente perfetto: “Ora lo sai” apre alla grande il lavoro con echi alla Luciferme: tappeti sonori valorizzati ancora di più dalla bella voce di Gianni Leo.
Segue “Ogni istante”, in duetto con Laura Bono, vincitrice delle Nuove Proposte a Sanremo 2005, altro bel gioiellino dal ritornello che subito entra in testa. È questo il singolo che ha permesso ai Diastema di ottenere una buona visibilità (qualcuno ora parla di loro, a ragione secondo noi, del nome nuovo del pop rock italiano).
La title track è molto riuscita, uno di quei pezzi che funzionano alla grande quando è suonato in concerto.
“Ormai”, già uscito come singolo nel 2007, ha una marcia radiofonica che è la sua vera forza.
“Dentro me” è una splendida ballad in cui la voce di Gianni Leo si offre ariosa e suadente all’ascoltatore. Il sax di Andrea Innesto ne arricchisce la bellezza.
“Ricordi di una storia” è uno dei pochi momenti di stanca del disco, ma è solo un piccolo dettaglio.
“Scusami” è un’altra delicata ballata, di quelle dalla forma più classica del termine.
“Quello che rimane” è il pezzo più aggressivo dell’intero lavoro: che sia il prossimo singolo?
“Ti aspetterò” si avvale ancora del sax di Andrea Innesto: altra ballata ben fatta.
“Costruisce magie”, che chiude il disco, è un altro di quei pezzi che sa arrivare e colpire nel segno.
Alla fine dell’ascolto sorge spontanea una domanda: qual è il vero volto musicale dei Diastema? Questo è infatti un album che offre due facce: quella dai pezzi più improntati verso un pop rock raffinato e l’altra che invece che guarda maggiormente al sentimento, con ballate ben fatte.
Che sia proprio questa l’arma vincente dei Diastema, quella naturale capacità cioè di districarsi bene in entrambe le situazioni? Noi crediamo di sì: teneteli d’occhio, ne vale veramente la pena!
Recensione a cura di Piero Vittoria
Punteggio: 7