Esce per Ostile Records – Edizioni Pagani l’esordio firmato Casablanca, un disco omonimo che raccoglie inediti in studio di carattere pop rock di evidente contaminazione inglese e americana.
Come a dire che i nostri stilemi fatti di musica vanno stretti al quartetto capitanati da Max Zanotti, ex Deasonika e Rezophonic oltre a dune mare di altre cose che spaziano dai Placebo al Festival di Saremo.
E gli 3 gendarmi non sono da meno e tutto questo meltin’pot si sente davvero tanto, forse troppo. Ed ecco infatti che balzano all’orecchio chitarre elettriche fin troppo randagie per essere concepite in un pacchetto preconfezionato come le radio nostrane pretendono… anche se poi, nella forma e nella scrittura, incisi e melodie accattivanti ne sono indiscussi protagonisti.
E non mi si denunci alle autorità competenti se ci sento dentro Francesco Renga o Ligabue come anche ovviamente Marlene Kuntz e Afterhours… ed è così che, in fondo, neanche stavolta il minestrone risulta inventato o nuovo, così come l’energia dei Casablanca che spazia certamente, tra visioni eteree e commerciali concretezze.
Un disco d’esordio che si lancia dalla rete con il singolo “Gelido” e un bel video che, più di tutti (eccezion fatta per una drumming fin troppo contemporaneo nei suoni) ci riporta indietro di anni con una mistura popolare italiana intrisa di rock firmato Grenn Day. Per il resto basta etichette.
Il suono dei Casablanca rischia di venir omologato in pagine e pagine di aneddoti e riferimenti tutti sicuramente esatte e tutte decisamente fuori luogo.
Play Loud gente.
Punteggio: 7