Bungaro, recensione di Arte

Arte: mai titolo fu così appropriato come questo per il nuovo disco di Bungaro. Tantissime le collaborazioni importanti in queste meravigliose quattordici tracce, si spazia da Paula Morelenbaum a Fiorella Mannoia, e ancora, da Omar Sosa a Ferruccio Spinetti, Lucia Galeazzi, Ambrogio Sparagna, insomma, collaborazioni che spaziano culturalmente in ogni parte del mondo, un disco registrato tra Rio de Janeiro e Roma.

AlbumIl motore immobile è il brano che apre il disco con una melodia limpida e toccante, sorretta da un piano in sottofondo che riesce però ad essere di un impatto notevole.Arte è il secondo pezzo

Il motore immobile è il brano che apre il disco con una melodia limpida e toccante, sorretta da un piano in sottofondo che riesce però ad essere di un impatto notevole.
Arte è il secondo pezzo dell’album, questa è davvero una traccia paradisiaca con suggestioni brasileire, il duetto di Bungaro con l’artista Morelenbaum è straordinario.
Le canzoni di questo disco sanno tutte toccare, coinvolgendo l’ascoltatore traccia dopo traccia, questo si evince anche con i brani Il deserto, un magistrale duetto dell’artista Bungaro con Fiorella Mannoia o Vestimi di te e Trafficante, dove la voce del cantautore è davvero penetrante. Queste canzoni sono un viaggio al centro dei suoni e dei ritmi che attraversano paesaggi, umori, emozioni, d’imprevista dolcezza.
Incastri musicali degni di nota si trovano anche nelle canzoni Pagine, Punti di vista e Dal destino infortunato, quest’ultimo brano è un inedito magistrale di Sergio Endrigo cantato splendidamente con Ferruccio Spinetti e Omar Sosa.
Con Madonna di lu finimundu si assapora una vorticosa spirale di perfetto equilibrio tra musica e poesia. 
Non è tempo che passa, Il volume del mare e Piacere di vederti sono canzoni che illuminano,brani capaci di cambiare uno stato d’animo. In positivo, c’è di tutto: radici, cultura e tradizioni, non dimentichiamo che in questo disco ha collaborato anche Aidan Zammit,  eccellente compositore e polistrumentista che regala ad Arte un universo melodico davvero elevato. 
Picenna mia chiude il disco, Bungaro qui duetta con Guinga. Guinga con Bungaro riesce a fondere le parole e la musica popolare in un’unica essenza che ha i colori del Brasile.
Concludendo, Arte è un album che racchiude l’interiorità di un uomo, è allo stesso tempo la voce del nostro sentire più intimo, della nostra profonda malinconia, e allo stesso tempo dei nostri aneliti più elevati e più puri; semplicemente, Arte…     

Punteggio: 9

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