Anna Tatangelo, recensione di Progetto B

Anna Tatangelo con il nuovo album Progetto B questa volta pone i giusti accenti sulle giuste parti, e quello che ne esce sono canzoni qualitativamente belle.

AlbumQuesta volta il nuovo viaggio di Anna Tatangelo si muove con l’eleganza e la raffinatezza di tredici tracce sì melodiche, ma anche più originali nei ritmi e nei suoni.Bastardo apre il disco: la canzone è

Questa volta il nuovo viaggio di Anna Tatangelo si muove con l’eleganza e la raffinatezza di tredici tracce sì melodiche, ma anche più originali nei ritmi e nei suoni.
Bastardo apre il disco: la canzone è quella portata dall’artista quest’anno al Festival di Sanremo, questo pezzo ci regala una Tatangelo davvero matura, grintosa, poco “Ragazza di periferia” per dirla con una sua canzone. Il brano è orecchiabilissimo, spudoratamente rock ed intenso nei suoni ma anche nel testo, e poi per dirla tutta, chi di noi non ha avuto a che fare nemmeno una volta un Bastardo nella propria vita?
Cura compositiva ed eleganza vengono evidenziate anche in brani come Amo la vita e L’aria che respiro, quest’ultima cantata in duetto con l’artista Mario Biondi ci regala un sound jazz-soul coronata dalla voce eccellente di Biondi.
Ma quella con Mario Biondi non è l’unica collaborazione importante nel disco di Anna Tatangelo, un altro pezzo degno di nota è Anna, dove Renato Zero ha scritto il testo musicato da D’Alessio; il poeta Zero regala parole armoniose e dolci alla mamma Tatangelo, dunque, canzone perfettamente riuscita per validità del testo e liriche strumentali. 
Tutte le canzoni del nuovo album dell’artista sono differenti, il sound nelle tracce Non mi pento o Non mettiamoci veleno sono alquanto mutevoli, canzoni come L’Arcobaleno e Ha mille ali l’amore spaziano più nel pop, mentre l’artista oscilla a sperimentare terreni sonori nuovi nei brani Se ed Odioso.
Lo scrigno di cristallo
è un altro pezzo interessante: “ogni piccolo suo movimento e vedere la vita nel suo cuore impaziente quel vigore infinito e la fragilità che ci cresce nel ventre“; qui si parla della felicità di essere madre per Lady Tata.
Come sempre la produzione artistica dell’album è affidata al compagno D’Alessio e ad Adriano Pennino, ormai suoi mentori in tutti i suoi trascorsi lavori, ma ad onor del vero questo Progetto B rispetto ai trascorsi album è fresco, nuovo, insomma con questo disco Anna Tatangelo si conferma un’autentica protagonista della scena musicale italiana, capace di rinnovarsi, pur mantenendo le forme e i contenuti melodici ai quali da sempre ci ha abituati.

Punteggio: 8

Pubblicato in

Se vuoi rimanere aggiornato su Anna Tatangelo, recensione di Progetto B iscriviti alla nostra newsletter settimanale