L’abbiamo conosciuta quest’anno al Festival di Sanremo nella categoria nuove proposte, ma il suo percorso artistico è lodevole, un percorso scandito da anni di studio, fatto di premi, di sudore e sacrifici.
Donna libera è un album che vive da cinque anni, dove ognuno di noi si può riconoscere, un disco di esperienze vissute a volte dolci a volte amare, dieci le tracce che compongono l’album, tutte degne di nota.
Si inzia con “Credo”, il brano che ha portato alla Kermesse sanremese, canzone eccellente dove il ritmo si ammorbidisce nelle melodie vocali. Il pezzo è stato scritto in collaborazione con Salvatore Mineo.
“Donna Libera”, “Giorni” ( che porta la firma di Amara /Simona Molinari) e “Inevitabile” hanno un comune denominatore: grappoli di note così perfettamente snodati che anche se varie nel genere, sono una spanna sopra alle canzoni del momento.
Amara canta eccome, ma canta per la gente, canta la vita di tutti i giorni con i suoi ma e con i suoi perchè…
Questo è un lavoro denso, complesso, stracolmo di idee, facendo razzie di sonorità rock, pop, afro, folk etnica.
I brani sono tutti piacevoli anche per un ascolto distratto, ma noi siamo attentissimi ad ascoltare questo capolavoro.
Ciò che colpisce maggiormente sono le raffinatezze delle composizioni e l’originalità del linguaggio adottato, prendiamo ad esempio “Ho una vita nuova“, “Sarò musica” e “Maledetta me“, che scorrono segnate dalle ottime doti vocali di Amara, i generi spaziano tra afro-folk, rock e dance, coronati da chitarre e batteria che seguono a passo velato la voce dell’artista, come se non volessero disturbare, in tutte le canzoni una cosa è certa: emerge una personalità e una chiarezza di intenti che conquista e colpisce.
Amara è l’eleganza dell’inquietudine, questo si evince nei pezzi “Mani” “Amami più forte” e “Vado in africa” che chiude il cd accompagnandoci con suoni di trombe e di tamburi:<< Vado in Africa, perché là c’è un cielo senza nubi e non conta l’apparenza, conta solo l’esistenza. Perché la ricchezza quella vera è nel sorriso, perché spesso nell’inferno si nasconde il paradiso>>. Insomma Amara conquista subito, fluisce con i suoi dieci brani che neanche te ne accorgi, affascinata da quella voce che ti ammalia.
Lasciare il nido e spiccare il volo: è questo che ha fatto Amara con il suo Donna libera.
Punteggio: 9