Titolo perfetto,“Vivere a colori” per il nuovo disco di Alessandra Amoroso: ecco la recensione.

L’album “Vivere a colori”, il quarto dell’artista salentina Alessandra Amoroso, ha come tema principale l’amore, la vita e i colori che le appartengono.
Eppure, nonostante il tema, questo non è un album sdolcinato, strappalacrime, tutt’altro, lo spirito di questo disco è di gaiezza, perchè l’amore non sempre ci fa piangere, spesso ci regala anche gioie infinite.
Quattordici brani per rappresentare tutte le sfaccettature della sua voce e della sua grande anima, Alessandra passa con estrema scioltezza e naturalezza da toni più bassi e quasi cupi, a toni più tenui quasi sussurrati, per poi esplodere con degli acuti quasi urlati nel vento.
Ascoltando tutti i pezzi di “Vivere a colori” si ha la sensazione di respirare dentro un diario intimo, difficile parlare di una canzone e non di un’altra…
Questo è un disco che profuma di sonorità diverse, ma anche molto sofisticate.
Importanti le collaborazioni del disco, fra gli autori, a mio avviso eccezionali Federica Camba e Daniele Coro che hanno scritto il singolo “Stupendo fino a qui” che ha fatto da apripista all’intero lavoro, ma anche i pezzi ” “L’unica cosa da fare” “Appartenente” e “Non sarà mai”, canzoni dove Alessandra Amoroso fa sfoggio di una voce ancora più corposa, meglio modulata, capace di proporre ogni tipo di sfumatura che i brani in questione richiedono.
Ma tra gli autori troviamo anche Elisa che con Alessandra ha scritto il pezzo “Comunque andare”.
Anche “Vivere a colori” è stato scritto da Elisa, il pezzo è allegro, frizzante e molto originale.
“La vita in un anno” invece porta la firma di Tiziano Ferro, mentre Federico Zampaglione ci regala un brano intenso e molto elegante dal titolo ” Nel tuo disordine”, un pezzo bellissimo che viene cucito addosso all’artista senza un punto fuori posto.
Un plauso anche all’autore Daniele Magro che scrive per Alessandra due brani incantevoli “Avrò cura di tutto” e “Fidati ancora di me”.
Dalla penna di Roberto Casalino e Dario Faini nascono le tracce “Sul ciglio senza far rumore” e “Se il mondo ha il nostro volto”.
Federica Abbate e Cheope invece scrivono per l’artista “Il mio stato di felicità”.
“Mi porti via da me” invece porta la firma di Andrea Amati e Valerio Carboni.
Ci sarebbe da dire ancora, frugare nei meandri, scavare appieno su ogni singola canzone, ma ciascuno saprà, con un pò d’ascolto, ritagliarsi le sue canzoni preferite, in un disco, che palesa, senza alcun dubbio un talento unico.
Proprio così, perchè “Vivere a colori” porta con sè un’incandescente materia emotiva, un piccolo gioiello, leggero e delicato, con spunti brillanti ricamati qua e là, un disco davvero sorprendente da scoprire tutto d’un fiato.
Punteggio: 9
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