Il profumo della prima traccia dal titolo “Rolling in the Deep” ci comunica già cosa deve accadere nel corso di tutti i pezzi che ascolteremo.
La grazia e l’eleganza di Adele è persistente anche nei pezzi “Rumour Has It”, “Don’t you rembember” (pezzo magistrale in versione acustica) “Turning Tables” e “Set Fire to the Rain” dove delle gradevoli note soul/jazz incrementano il quadro vocale di questa grandissima artista.
La sua voce, a tratti graffiante, a tratti dolce mette in risalto anche i pezzi “He Won’t Go”, “Take It All” e “I’ll Be Waiting”, dove si susseguono stili musicali variegati come il country e il blues.
Adele Laurie Blue Adkins non si limita a comporre canzoni e a cantarle, le spoglia e le riveste della sua anima, come nei brani “One and Only” e “Lovesong”.
Anche se non sembrerebbe l’intero album è pervaso da un senso di malinconia e solitudine sottopelle che, proprio per questo, lo rendono più affascinante.
In ogni singolo brano c’è almeno un guizzo, un qualcosa che attira l’attenzione, proprio così, Adele sembra uscire da un’altra epoca, scavalca le pareti che perimetrano il suo universo interiore, le mura che delimitano il suo io, per raccontare e diffondere la sua buona novella.
Con l’ultimo pezzo “Someone Like You” le corde della cantante sembrano aver vibrato incessantemente fino a quando l’armonia giusta è stata raggiunta, una musica che si evolve senza fretta, fraseggi che si succedono liberamente in una sorta di estasi creativa volta a catturare la vibrazione di ogni singola parola,: un’arte volta a padroneggiare con miracolosa delicatezza, un’incandescente materia emotiva.
Non penso che ci sia altro da dire, 21 è uno dei più straordinari album di sempre.
Punteggio: 10