“Ricevo minacce di morte e lettere minatorie, ma non rinuncio a Sanremo e non cedo alle intimidazioni“. Questo è quanto ha dichiarato il cantautore al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.
“Se Bonolis mi ha scelto, avrà valutato bene; ci fosse stato Baudo non so: non credo mi percepisca nel suo Dna“.
Intanto L’Arcigay è pronto al duello, Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, rincara la dose: “Povia ha fatto un’operazione disgustosa: farsi pubblicità speculando sulle sofferenze delle persone. L’omosessualità viene considerata come una malattia da cui guarire. E siamo stupefatti per come Bonolis abbia accettato questa squallida operazione pubblicitaria”.
Insomma, tanto per cominciare bene il 2009, a Sanremo si parlerà di conversione, e certamente la tensione resta alta attorno a Povia, che non demorde e che più deciso di prima, non vede l’ora di cantare il pezzo.
A differenza della Tatangelo, che cantava la discriminazione contro i gay nel brano firmato da Gigi D’Alessio dal titoloIl mio Amico, quello di Povia, secondo quanto si è appreso, parla di un uomo che, dopo aver avuto rapporti omosessuali, incontra una donna che gli fa cambiare idea.
Una cosa è sicura, se Paolo Bonolis scegliendo la canzone di Povia voleva attirare attenzione e pettegolezzi sul Festival di Sanremo 2009 ha centrato l’obiettivo!
Fonte: Adnkronos