Il 2018 segna il ritorno dei Matia Bazar in una rinnovata formazione: riparte l’avventura di una delle band più amate del panorama musicale italiano che ha scritto pagine indelebili della nostra storia con tanti successi, vittorie al Festival di Sanremo, dischi meravigliosi, concerti in giro per tutto il mondo.
L’anima di questo nuovo progetto è Fabio Perversi, da vent’anni tastierista del gruppo: già il compianto Giancarlo Golzi e Piero Cassano avevano indicato in lui il giusto erede per portare avanti un nome così glorioso come quello dei Matia Bazar che non poteva finire dopo la tragica scomparsa del batterista e il successivo abbandono di Silvia Mezzanotte e lo stesso Piero Cassano.
Ecco dunque questo graditissimo ritorno con una line up completamente rinnovata che non vede nessuno dei membri che fondarono i Matia Bazar ormai 43 anni fa, ma nuovi giovani leve pronte a rinnovarne i fasti. Insieme a Fabio Perversi ci sono Luna Dragonieri alla voce, Paola Zadra al basso, Fiamma Cardani alla batteria e Piero Marras alla chitarra. Salta dunque subito all’occhio il ritorno alla formazione a cinque elementi come fu originariamente quella della band.
La prima uscita ufficiale dei nuovi Matia Bazar è un singolo dalle sonorità accattivanti, moderne, ma anche profondamente legate alle radici della band, “Verso il punto più alto”, pubblicato dalla label svizzera Farn Music. La canzone è già fra le più programmate nelle radio italiane ed è stata giudicata in un recente sondaggio il pezzo più radiofonico fra quelli usciti a gennaio.
Ad emergere in questo brano e nel video ad esso abbinato è la tradizionale ricerca del pop di qualità e una voglia di essere al passo coi tempi, grazie anche ad una rinnovata immagine della band.
Grande protagonista rimane la straordinaria vocalità: Luna Dragonieri, sin da questa prima uscita discografica, sembra essere la scelta più azzeccata per continuare la storica tradizione di stupende voci femminili che si sono avvicendate nell’arco della lunga carriera del gruppo.
È da evidenziare infatti la grande personalità di Luna che ha già conquistato anche i fans di vecchia data con il suo spiccato talento.
La nuova formazione dei Matia Bazar porterà avanti una delle storie di canzoni e di vita tra le più belle della musica italiana, nel segno del rinnovamento artistico ma mantenendo intatta la tradizione per la melodia: dopo 43 anni di storia, tanti cambiamenti, i Matia Bazar sono ancora oggi un punto di riferimento quando si parla di musica di qualità e sperimentazione.
Abbiamo intervistato Fabio Perversi che ci ha illustrato con grande entusiasmo questa nuova anima dei Matia Bazar.
– Bentornati Matia Bazar!
“Grazie! I Matia sono una realtà che esiste da 43 anni, con alti e bassi, vari cambi di formazione, perdite e ritrovi. La cosa importante a questo punto era portare avanti la grande storia di questo marchio della musica che ci ha permesso di essere famosi non solo in Italia ma in tutto il mondo.”
– Come nasce la decisione di essere di nuovo parte dei Matia Bazar e di diventarne il leader ?
“Qualcuno mi dice che mi piace vincere facile e che sia semplice andare avanti a fare musica con un nome così glorioso. In realtà non sanno che con Giancarlo e Piero ci eravamo ripromessi che i Matia Bazar non sarebbero mai dovuti finire: è una promessa che ho voluto mantenere a qualunque costo.
Ciò mi ha permesso di farmi carico di oneri e onori del gruppo e portare avanti questa importantissima bandiera, vero patrimonio della musica non solo italiana, ma internazionale. Mi sento in pieno diritto di farlo: non sono uno dei membri fondatori , ma con loro ho vent’anni di onorata carriera coronati con una vittoria al Festival di Sanremo, tantissimi concerti e dischi. È vero che ora la gente si troverà di fronte ad una nuova formazione , ma le rivoluzioni sono anche queste, fa parte di un percorso e di un rinnovamento.
Ho voluto fortemente portare avanti i Matia Bazar”.
– Quali sono state le prime impressioni dei fans verso questa nuova fase dei Matia Bazar?
“Sono molto entusiasti anche perché io ho voluto ritornare un po’ alle origini della band per quanto riguarda la composizione della line up, quindi in cinque. Quando entrai io all’epoca mancavano il basso e la chitarra, io invece ho fortemente voluto reintegrarli. I fans sono rimasti molto colpiti da questo e nelle ultime settimane, da quando è uscito cioè il nuovo singolo “Verso il punto più alto”, soprattutto la nuova cantante Luna Dragonieri sul suo Instagram ha ricevuto tante richieste di follower di ragazzi che hanno un’età media fra i 18 e 25 anni che hanno fatto i complimenti per il suo ingresso nel gruppo.
Questa cosa mi ha riempito il cuore perché così siamo riusciti ad abbassare anche l’età media dei fans dei Matia Bazar: il lavoro che stiamo facendo dunque non è poi così sbagliato”.
– Parlando della nuova voce dei Matia, Luna Dragonieri: come l’hai conosciuta?
“Io e Piero nel 2013 avevamo partecipato in giuria ad un concorso a Bitonto, avevamo sentito un po’ di voci fra le quali subito ci era saltata all’orecchio quella di Luna, avevamo preso il suo numero, ma non pensavamo minimamente che potesse entrare nei Matia Bazar, ma magari avevamo in mente di dedicarle una produzione solista. Come capita invece molte volte il numero di telefono è rimasto nel cassetto.
Dopo il triste evento della scomparsa di Giancarlo e con Silvia che ha deciso di non continuare il nostro percorso artistico, a quel punto mi son trovato senza una cantante per cui mi sono ricordato di lei e, senza tante speranze, ho provato a chiamarla dopo due o tre anni. Le ho fatto fare avanti e indietro dalla Puglia senza dirle se poi fosse diventata la nuova cantante, ma facendole solo una serie di innumerevoli provini. Lei è stata molto determinata e questa sua determinazione mi ha fatto scegliere lei come nuova voce dei Matia Bazar”.
– Come hai scelto gli altri musicisti?
“Ci sono novità dal punto di vista di strumenti e collocazione, ma anche dal punto di vista di immagine : ho fatto un rinnovamento totale con le quote rosa che hanno preso il sopravvento perché ci sono tre donne nella band. Abbiamo dunque due splendide e bravissime musiciste (Fiamma Cardani alla batteria e Paola Zadra al basso). Siccome tre donne sarebbero state difficili da tenere a bada, ho scelto di aggiungere un chitarrista uomo, Piero Marras, un musicista d’eccezione.
Matia Bazar diversi dal punto di vista dell’immagine, ma simili nella qualità musicale nel rispetto di quello che è il discorso di repertorio e di canzoni future. Ad esempio analizzando il nuovo singolo “Verso il punto più alto” in particolare nella parte del ritornello è tanto Matia Bazar sia nella parte melodica che soprattutto nelle armonie, poi la realizzazione è quella dei giorni nostri, ma la qualità compositiva riflette il marchio della band”.
– In questa canzone c’è stata dunque la volontà di mantenere la qualità dei Matia Bazar, ma anche un guardare avanti a sonorità accattivanti e moderne.
“Sono arrangiamenti al passo coi tempi o addirittura ancora più avanti come hanno sempre fatto i Matia Bazar nella loro carriera. I brani del repertorio saranno rivisitati sempre tenendo presente da dove arriviamo, non saranno stravolti, ma riadattati a questo nuovo organico e a sonorità che guardano più verso gli anni 3000 che ai ’70. C’è cioè modernità, ma con il nostro canone: il rispetto per quanto fatto di bello fatto finora va mantenuto”.
– Come nascono “Verso il punto più in alto” e il video abbinato?
“La canzone è scritta a sei mani, da me, Gino De Stefani (mio compagno artistico da un po’ di anni) e da Luna per il testo. È nata insieme a tutta la progettualità del nuovo disco: ci siamo trovati in una settimana ad avere quattro, cinque o sei canzoni una dopo l’altra, c’era talmente tanto feeling che le cose sono nate spontaneamente. La canzone è la storia di un amore emancipato, il fatto di come ci si possa riscattare mostrando cioè alla persona che ci ha lasciato cosa si sia in realtà perso, quest’ultima non potrà tornare più indietro. Volevamo segnalare nel video il lato musicale, ma anche la nostra rinascita e dunque andava fatto per celebrare la nuova line up. In questo abbiamo fatto un lavoro di equipe: emancipazione d’amore con un’attrice che fa dei giochi con il fuoco, il fuoco che brucia dentro e rimane”.
– C’è anche un nuovo disco in vista oltre al singolo: qualche anticipazione a riguardo?
“Il disco vedrà la luce verso la fine della primavera, sarà un mix tra qualche brano del repertorio storico dei Matia e inediti. Non so ancora in che percentuale saranno suddivisi. Abbiamo sia inediti che editi riarrangiati ed ecco dunque il mix. L’album ricorda un po’ l’operazione fatta ai tempi di “Brivido Caldo” quando entrai io nel gruppo”.
Ci sarà anche un tour a supporto del nuovo lavoro discografico?
“Certamente e sarà un tour non solo italiano, ma mondiale. Le prime date saranno a marzo in Ucraina, poi andremo in Cile, Canada, Giappone, altri posti dell’Europa dell’Est, Germania, Spagna e poi passeremo ovviamente all’Italia con date che partiranno più o meno da aprile o maggio e andranno avanti fino a settembre”.
– Cosa pensano gli ex membri dei Matia Bazar di questo volto della band?
“Abbiamo fatto la presentazione a Milano del nuovo progetto per i giornalisti e le tv: mezzora prima dell’inizio mi è arrivato un messaggio di Piero Cassano nel quale augurava il meglio a me e ai ragazzi.
Con lui mi sento spesso: si è chiamato fuori dal gruppo perché vuole dedicarsi alla sua famiglia visto che in questi ultimi anni il lavoro gli aveva fatto sacrificare i suoi affetti, ma vuole anche dedicarsi al lavoro di compositore che continuerà a fare. Con Silvia ci siamo sentiti via messaggio: non ci sentiamo quotidianamente, ma siamo in buoni rapporti. Chi è passato nella famiglia Matia Bazar rimane comunque sempre legato”.
I Matia Bazar sono:
Fabio Perversi: tastiere
Luna Dragonieri: voce
Piero Marras: chitarra
Paola Zadra: basso
Fiamma Cardani: batteria
INTERVISTA DI PIERO VITTORIA