Valentina Giovagnini, artista aretina, ci ha purtroppo lasciati prematuramente venerdì 2 gennaio 2009, a seguito di un tragico incidente stradale, avvenuto fra Fosso e Forano della Chiana, a bordo della sua Nissan Micra. La ragazza è uscita fuori strada, finendo la sua corsa contro un albero. Trasportata all’ospedale le Scotte di Siena, le sue condizioni sono apparse subito gravissime. E’ deceduta nella tarda serata, dopo un disperato e vano intervento chirurgico.
Valentina Giovagnini aveva esordito nel 2002 alla kermesse canora italiana per antonomasia nella categoria Giovani proposte con il brano Il passo silenzioso della neve, classificandosi al secondo posto, subito dopo Anna Tatangelo e aggiudicandosi il premio della critica da parte della giuria di qualità per il miglior arrangiamento.
Il pezzo, che risente delle predominanti influenze celtiche e medievali, ha messo subito in luce l’estensione vocale della Giovagnini, la sua voce pulita, calda e corposa al tempo stesso, nonché la sua marcata personalità artistica. La sua è una musica assolutamente ricercata, colta, di classe, in cui convergono vari stili, frutto del background e del bagaglio personale e professionale della giovane cantante.
Valentina ha iniziato a studiare canto e pianoforte in tenera età, proseguendo poi su questa strada iscrivendosi al liceo musicale e, infine, alla facoltà di lettere con indirizzo musica e spettacolo, dove ha potuto approfondire i suoi interessi, fra cui la conoscenza della musica medievale.
Nel marzo del 2002, subito dopo la sua apparizione a Sanremo, esce il suo primo album, Creatura nuda, che contiene l’omonimo singolo. Nello stesso anno partecipa al Festivalbar con la canzone Senza origine ottenendo, anche in questo caso, enormi riscontri da parte di intenditori e non.
Da menzionare, inoltre, l’utilizzo del pezzo “Creatura nuda” in una puntata della celeberrima soap opera americana Beautiful.
Nel maggio del 2003 Valentina Giovagnini pubblica quello che sarà il suo ultimo lavoro discografico, il singolo Non piango più.
Quella di Valentina Giovagnini è una scomparsa che ci lascia, come sempre in questi casi, semplicemente sbigottiti e con l’amaro in bocca. Niente e nessuno, però, potrà mai toglierci la sua musica così personale e raffinata. Forse continuare ad ascoltarla è l’unico modo per far sopravvivere il suo ricordo all’infinito e per celebrare degnamente la sua breve ma intensa carriera, nonché le sue eccezionali doti artistiche.