Difficile, dunque, affrancarsi in maniera convincente da un marchio così glorioso e altrettanto amato, al quale ovviamente la maggior parte delle persone associa per forza di cose la brava interprete bolognese, per tentare di camminare, finalmente, artisticamente liberi e con le proprie gambe.
Ma è giusto mettersi in gioco, osare, rischiare e provarci con impegno ed energia. E allora, su il sipario: ladies & gentlemen, ecco a voi la nuova Silvia Mezzanotte.
Il primo, buon esperimento in tal senso si chiama ‘Lasciarmi andare’. Uscito il 19 maggio, scritto da Gianluca Capozzi (cantautore napoletano della nuova generazione) con Antonio Salvati che l’ha pubblicato con la sua etichetta indipendente milanese ‘Rosso al tramonto’, il brano è gradevole e orecchiabile.
Strizza certamente l’occhio alle sonorità radiofoniche tanto in voga fra gli artisti giovani di oggi e quelli usciti dai talent: un primo passo concreto – anche nell’intenzione del cantato e dell’interpretazione – verso il rinnovamento del repertorio di una grande voce capace di fare davvero la differenza. Per la quale, a livello di scrittura autoriale, si può certamente fare ancora molto di più, al fine di raggiungere e centrare appieno il risultato di un nuovo sound.
Noi di Fullsong.it crediamo in lei, e glielo auguriamo di vero cuore. L’intervista.
Silvia, finalmente libera di esprimerti da solista di qualità. Qual è il tuo obiettivo?
Raccontarmi senza censure, e lasciare che ci si possa immedesimare in una donna che nella vita è caduta molte volte, ma che si è sempre rialzata facendo tesoro delle sconfitte. Una donna forte e fragile allo stesso tempo, che finalmente si perdona errori e imperfezioni e guarda oltre, affrontando il presente con una nuova, migliore consapevolezza. Una donna, insomma come milioni di altre, che non si arrende.
Dalla sensualità dei Matia Bazar a ‘Lasciarmi andare’, dalle chiare tinte pop-rock: è stato un passaggio difficile?
Si. Non lo nego. Ma la vita ti offre occasioni che devi esser pronta a cogliere. La proposta di Antonio Salvati e della ‘Rosso al tramonto’ di iniziare una collaborazione artistica mi è arrivata inaspettata, e l’ho colta con lo spirito di rinnovamento e di gioia che la conoscenza dei miei giovani producer (Sabatino Salvati e Kikko Palmosi) hanno saputo infondermi. E non ho potuto fare a meno di “Lasciarmi andare”.
Definisci in tre parole il tuo nuovo singolo, scritto da Gianluca Capozzi.
Autoritratto vero, decisamente strong, assolutamente liberatorio…mhm, sono 6 parole!
E’ stato complesso trasmettere a due autori una sensibilità di scrittura al femminile?
Ho semplicemente parlato a lungo, di me, della mia forza e della mia fragilità, della paura e dell’amore per me stessa. Ho chiesto di non dipingermi mai come una vittima, di raccontare anche il lato oscuro, quella parte di me che ha preso botte, ma le ha rese con gli interessi. Sono stati bravi a cogliere l’essenza, eccezionali nell’ entrare in me.
Il video del brano ha superato abbondantemente le 150mila views: soddisfatta?
Molto soddisfatta! Non appartengo alla generazione degli youtuber…arrivare a tante visualizzazioni mi fa capire che davvero questo brano piace!
Sei in tour fino a settembre: raccontaci il tuo nuovo show.
È un viaggio nel mio mondo a 360 gradi. Dalle origini ad oggi, partendo dalle Regine della musica italiana e internazionale che mi hanno ispirata, passando attraverso il mio mondo Matia Bazar fino al mio nuovo singolo. Mi racconto alla gente, voglio che conoscano Silvia, la Persona prima del Personaggio: il tutto con nuovi arrangiamenti pop rock che si sposano in pieno con la mia anima inquieta e sensibile allo stesso tempo.
Una canzone dei Matia Bazar e una delle tue ‘Regine’ cui sei particolarmente affezionata?
‘Cavallo bianco’, per quanto concerne lo storico gruppo genovese, e ‘Col tempo imparerò’ di Mimi’.
Un brano, invece, che vorresti fosse stato scritto per te?
‘Almeno tu nell’ universo’, bis per Mia Martini.
Tra le nuove leve del cantautorato italiano, chi stimi di più?
Ermal Meta, contemporaneo ed efficace, mai banale. Tony Maiello, soprattutto sui testi, pur essendo giovane, lo trovo molto profondo.
Progetti futuri?
Ho un album in lavorazione, che si chiamerà ‘5.0’ e che parlerà di me a tutto tondo: considero la consapevolezza raggiunta fin qui la mia vera forza propulsiva, capace di trasformare i miei primi 50 anni nella visione di me più moderna e aggiornata ( e anche più divertente) : ‘5.0’.