Come stai vivendo questo ritorno con “In alto”? Quali sono i primi feedback?
La vivo abbastanza serenamente, ovviamente c’è sempre interesse per l’andamento del brano, ci tengo molto.
Sono felice di ritornare con questo brano che apre le porte al mio nuovo percorso individuale e devo dire che i riscontri sono molto positivi sia da parte del web che dalle radio.
Ci parli di com’è nato questo pezzo? Sbaglio o è molto personale?
E’ abbastanza personale con la speranza che possa estendersi a tutti.
”In alto” è un inno alla vita, è un modo per distaccarsi dai giorni pesanti, una vera e propria ascesa spirituale, un lavoro duro e che richiede tempo.
Sei una persona religiosa o comunque con una forte spiritualità?
Credo molto in Dio, mi ha salvato più di una volta.
Ho la certezza che c’è molto di più oltre il visibile, ma è dovuta ad un esperienza di pre morte.
Nel 2006 feci un incidente e quello che ho visto in quei minuti mi ha segnato l’ esistenza.
Ci parli del videoclip?
La regia è di Mauro Russo e montaggio dei ragazzi di InSynch Lab, anche se hanno collaborato a questo video circa 20 persone.
Il video dà l’idea di un viaggio, come se in qualche modo volesse attraversare le mie ipotetiche vite precedenti.
Ad ogni modo mi fa piacere l’interpretazione soggettiva, almeno da quello che leggo nei vari commenti, ognuno lo vede in modo diverso.
Ci dobbiamo aspettare a breve un album?
C’è un album pronto ad uscire, che scalcia! Credo vedrà la luce in autunno, preceduto da qualche altro singolo.
Se dovessi fare un piccolo bilancio della tua carriera fino a questo momento?
Sono capitate tante di quelle cose che non basterebbe un libro, dico solo che sono contento.
Sono nove anni che ormai sono sulla pista da ballo e tra uno scivolone e l’altro mi sono sempre rialzato fino ad arrivare ad avere un equilibrio, almeno interiore.
Hai scritto per artisti del calibro di Laura Pausini, Francesco Renga e Giorgia, per citarne alcuni. Qual è l’artista per cui vorresti tanto scrivere?
Ho sempre scritto in funzione del mio stato d’animo, non sono per la catena di montaggio, non ho mai pensato in particolar modo di scrivere per qualcuno…forse è questo il segreto che mi ha portato ad essere anche un autore, non lo so. Credo che ogni artista/interprete/cantante abbia bisogno soprattutto di ascoltare e sperimentare mondi nuovi, se gli mandi qualcosa che ha già fatto probabilmente mette in pausa dopo i primi 30 secondi di canzone e pensa che sei pure “paraculo” ahahah.
Come sarà la tua estate?
Spero in giro a promuovere il mio nuovo progetto discografico, senza trascurare il mare, il cornetto alle 3 di notte, le birre con gli amici, fare l’amore sotto le stelle…insomma, da ventottenne.
Laura Frigerio per FullSong