Carnival of light, questo il titolo del pezzo, fu registrata dalla storica band nel 1967 in una versione dalla durata di 14 minuti, ma non fu mai inclusa in nessun progetto discografico.
Un pubblico di fortunati ebbe la possibilità di ascoltarla dal vivo durante un concerto tenuto dai Fab Four per un festival di musica elettronica a Londra nello stesso anno della sua composizione.
Gli ingredienti principali della canzone sono i suoni distorti e psichedelici di chitarra, di organo e le grida di John Lennon & soci a parole come Barcelona! e Are you all right derivati da una precisa intenzione di Paul McCartney durante quella sessione di registrazione ai mitici studi di Abbey Road: “ho chiesto ai miei compagni di far casino, di suonare, di urlare, senza la necessità di dare un senso a quello che stavamo facendo”, ha spiegato Sir Paul in un’intervista recente ai microfoni dell’inglese BBC RADIO.
“Mi piace perchè rappresenta i Beatles completamente liberi da qualsiasi logica, da qualsiasi schema, abili nello svagarsi attraverso la musica”, ha poi commentato entusiasta, precisando di essere in possesso del master originale della registrazione e di non vedere l’ora di rendere disponibile all’ascolto tale documento storico.
L’ispirazione per la realizzazione della traccia fu tratta dall’interesse di McCartney per la musica di avanguardia, in particolare dei compositori sperimentali John Cage e Karlheinz Stockhausen.
Non è la prima volta che viene cercata una collocazione della canzone nella sterminata discografia di queste leggende mondiali: già nel 1995 Paul cercò di inserire Carnival of light in Anthology, raccolta antologica dei The Beatles divisa in 3 cd, ma senza positivo riscontro da parte dei suoi colleghi del gruppo.
Il brano è da tempo una leggenda nel mondo dei fans della band, essendo un esperimento davvero molto raro – e quasi mai discusso – in totale antitesi con la carriera pop di questo celeberrimo quartetto, simbolo di un’intera generazione e tra le realtà musicali più apprezzate della storia musicale mondiale.
McCartney dovrà però ottenere il consenso di Ringo Starr e delle eredi di John Lennon e George Harrison, le vedove Yoko Ono e Olivia Harrison, per rendere possibile la pubblicazione della traccia, certo della grande attesa esistente da parte dei fedelissimi dei Fab Four.
Fonte: The Associated Press