Il primo disco del giovanissimo cantautore veneto Simone Laurino si intitola didascalicamente “18”, anno di rivoluzione, di maturità di passaggio e di futuro. E tutto questo e molto altro ancora è chiuso nel bellissimo pop di che lo stesso Laurino compone e ne disegna i confini assieme a Daniele Richiedei.
Un bel lavoro che non sembra davvero così giovane e adolescente. 10 canzoni inedite che si chiudono proprio con la title track del disco – appunto “18” – e lo fa con una leggerezza che incanta e che piace, che si traduce come eleganza, che non vuole strafare ne inventarsi altro che un modo per raccontarci i suoi 18 con tutta la semplicità e la complessità di cui sono fatti.
Ad accompagnare il singolo di lancio anche un video diretto dal colombiano Andres Duques Elzaar, forse troppo elaborato e “grasso” di contenuti a dispetto dell’estetica snella di questa bella musica.
L’esordio di Laurino dunque scorre anche al primo ascolto e piace, una fotografia dagli angoli leggermente smussati e da qualche fascino inaspettato.
Un bel pop d’autore di questa nuova leva calcistica degli anni 2010.
Simone Laurino, il nuovo album si intitola “18”
“18” è il titolo scelto da Simone Laurino per presentare il suo album d’esordio.
