Una bella serata quella intitolata “Sanremo Club”, tutta dedicata all’omaggio ai grandi nomi del cantautorato italiano.
I big hanno abbandonato momentaneamente la gara per esibirsi in cover di brani storici della canzone italiana ma al contempo si è disputata la finale delle Nuove Proposte: i giovani questa volta hanno avuto modo di presentare i propri brani ad un orario umano, poco dopo le 22:30 e non oltre la mezzanotte come nelle scorse serate.
Marco Mengoni, vincitore della scorsa edizione di Sanremo, ha aperto la diretta con “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo.
Tra tutti i duetti proposti, decisamente di grande spessore sono state le esibizioni dei Perturbazione con Violante Placido; di Frankie Hi-Nrg con Fiorella Mannoia; di Arisa con i Whomadewho. Pur non avendo duettato con nessuno – essendosi esibiti da soli – altri grandi momenti sono stati regalati da Cristiano De Andrè e da un Ron ispiratissimo e strepitoso sulle note di “Cara” di Lucio Dalla.
Merita invece la palma del peggior duetto – se esistesse – quello intrapreso da Francesco Renga con Kekko dei Modà: per uniformarsi al basso standard vocale del suo ospite, Renga è praticamente costretto a cantare al minimo delle sue possibilità, rendendo “Un giorno credi” di Edoardo Bennato una canzone sgraziata e sciatta.
Altra cover affatto riuscita è stata “Il mare d’inverno” proposta da Giusy Ferreri con Alessandro Haber e Alessio Boni: momento di tristezza mista a compatimento.
Pur non avendo brillato per chissà quale grande dote musicale, Riccardo Scamarcio ha “duettato” – in realtà ha suonato la batteria – accompagnando Francesco Sarcina e ne è scarturito un momento di evidente divertimento per la band così formata, con molto entusiasmo trasmesso al pubblico.
Gli ospiti della serata sono stati Gino Paoli, Luca Zingaretti, Enrico Brignano, il Mago Silvan e Paolo Nutini.
Nel corso della serata è stata riproposta la classifica provvisoria dei Big, annunciando inoltre l’esclusione di Riccardo Senigallia, reo di aver proposto dal vivo la scorsa estate la canzone presenta al Festival e dunque colpevole di non aver rispettato il regolamento della kermesse.
Inoltre durante la diretta arriva una ferale notizia: Francesco Di Giacomo, voce del Banco del Mutuo Soccorso, è deceduto in un incidente stradale avvenuto a Zagarolo (Roma).
Anche questa edizione del Festival, dunque, verrà ricordata per la scomparsa di un artista.
Prima di procedere all’annuncio del vincitore del Festival di Sanremo 2014 per la categoria “Nuove Proposte”, Fazio annuncia l’assegnazione degli altri premi.
Zibba vince sia il premio della Critica Mia Martini – Sezione Giovani che il premio “Lucio Dalla” assegnato da sala stampa radio, tv e web. Infine, il premio per il miglior arrangiamento è andato a Renzo Rubino ma non per la canzone in gara, bensì con il brano escluso la prima sera, cioè “Per sempre e poi basta”.
Al termine della diretta arriva il nome del vincitore tra le Nuove Proposte: malgrado i pronostici su Diodato trionfatore, il nome annunciato è quello di Rocco Hunt.
Emozionatissimo e in lacrime, canta nuovamente il suo brano, scende in platea, abbraccia la sua mamma del tutto incontenibile, con contorno di una ragazza che parla al cellulare e tenta in tutti i modi di farsi riprendere dalle telecamere: molto trash.
E così termina un’altra diretta molto lunga, in attesa della finalissima e della proclamazione del vincitore di Sanremo 2014.
Sanremo 2014 quarta serata: sintesi, duetti e vincitore Nuove Proposte
La quarta serata di Sanremo 2014 è basata sui duetti e non sulle canzoni in gara, ad eccezione delle Nuove Proposte, di cui è stato proclamato vincitore Rocco Hunt.
