Un inizio lento e pesante caratterizza l’esordio del Festival di Sanremo 2014: dopo l’ottima inaugurazione grazie al primo “minidocumentario” di Pif, la diretta dall’Ariston consegna al pubblico presente e ai telespettatori il primo intoppo della serata.
Il sipario resta bloccato e Fazio entra di fatto in sordina, iniziando un monologo presto interrotto dalle urla di due contestatori – a quanto pare disoccupati – che minacciano di buttarsi da una balaustra, in segno di protesta per lamentare disagio, 16 mesi di salario arretrato e mancanza di lavoro.
La palla passa però in fretta al primo ospite della serata: Ligabue, intervenuto con un omaggio a De Andrè; ma altrettanto velocemente esce di scena, per far rientrare Fazio che decide a questo punto di leggere la lettera consegnata dai contestatori di cui sopra, facendone un sunto raffazzonato, quasi sul punto di concludere ogni frase letta con un “e blablabla“.
L’ingresso della Littizzetto non risolleva certo le sorti di questa prima parte della serata: vestita in maniera a dir poco “baracconesca”, letteralmente accasciata sul pavimento del palco, snocciola battute vecchie e scontate, condite con parolacce e sue solite banalità.
Apre finalmente ed ufficialmente la competizione canora Arisa, a seguire Frankie hi-nrg ma subito dopo si torna al varietà con l’arrivo di Laetitia Casta.
Per scoprire in dettaglio voti, commenti e titoli di tutte le canzoni che sono rimaste in gara, ecco la pagella dei Big di Sanremo 2014.
Alle ore 22:25 lo show continua ma solo con battute inopportune della Littizzetto, dunque mettendo la musica assolutamente in posizione del tutto marginale.
Finalmente si torna a cantare con Antonella Ruggero e poi con Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots; c’è giusto il tempo di preparare l’ingresso di un’ospite che più nazionalpopolare non si può: la sempre pimpante e grintosa Raffaella Carrà.
E’ lei a portata una ventata di modernità e freschezza a questa incespicante prima serata del Festival con ritmi dance e coreografie da ragazzina.
Si riprende con la gara e viene introdotto Cristiano De Andrè, per poi ascoltare la nutrita band dei Perturbazione.
L’intramezzo di Massimo Gramellini – che propone un breve monologo in cui a voler essere malpensanti affiora l’idea che la contestazione dei disoccupati fosse tutta preparata, dal momento che ne parla come se ne fosse già a conoscenza dal giorno precedente – aiuta a preparare il palco prima di accogliere il superospite internazionale della prima serata: Yusuf Cat Stevens, una vera leggenda vivente della musica. In effetti, a rrivati a quest’ora, è lui a restituire una dignità melodica alla serata. Grande emozione e silenzio rispettoso sulla molto attesa “Father and Son“, un classico intramontabile sempre di grande spessore.
Ancora spazio alla competizione canora, con la presentazione di Giusy Ferreri quale ultimo artista della categoria “Big” a presentare nel corso della prima serata i due brani.
La serata si conclude – finalmente – con il passaggio di un breve estratto di ciascuna delle canzoni che proseguiranno il loro cammino nel corso del Festival e ci si dà appuntamento per la seconda serata, con l’esibizione degli altri Big e – si spera – con uno spettacolo complessivo più edificante.
Sanremo 2014 prima serata: sintesi e prime impressioni
La prima serata del Festival di Sanremo 2014 consegna agli italiani una diretta noiosa, di dubbio gusto ed eccessivamente al rallentatore.