Sanremo 2011: la pagella delle canzoni dei big

La prima puntata di Sanremo 2011 ha finalmente svelato le canzoni dei big in gara: ecco la pagella di FullSong con voti e brevi giudizi su melodie, testi ed esibizioni degli artisti che concorrono al Festival di Sanremo 2011.

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Come di consuento, FullSong propone una pagella delle canzoni in gara a Sanremo 2011, in ordine di uscita sul palco dell’Ariston. Tra il serio e il faceto, ecco le valutazioni dopo l’ascolto in diretta. Attendiamo i commenti dei nostri lettori per parlare delle canzoni più belle e di quelle più deludenti.

  • Giusy Ferreri, “Il mare Immenso”: a parte qualche stecca (magari dovuta all’emozione) il pezzo è convincente sebbene troppo urlato. Canzone rock buona per la radio. Voto: 6.
  • Luca Barbarossa e Del Rosario, “Fino in fondo”: un Barbarossa più moderno dei tempi trascorsi, accompagnato da una voce femminile niente male. Voto: 6 e 1/2, quasi 7.
  • Roberto Vecchioni, “Chiamami ancora amore”: canzone elegantissima, romantica, di gran classe. Il prof Vecchioni non delude ed emoziona. Voto: 8.
  • Anna Tatangelo, Bastardo: una Tatangelo meno “d’alessiana”, molto orecchiabile, piuttosto grintosa. Voto: 6.
  • La Crus, Io confesso: dopo Vecchioni, altro momento di classe e delicatezza. I La Crus dovrebbero pensar bene di tornare insieme definitivamente, dopo questa ennesima dimostrazione di grande stile. Erano anni che non si ascoltava qualcosa di simile a Sanremo. Voto: 8 e 1/2, si viaggia verso il 9.
  • Max Pezzali, Il mio secondo tempo: con tutta la simpatia per Pezzali, dopo il secondo tempo è ora di tornare negli spogliatoi. Buona la volontà e l’entusiasmo dimostrati ma, dal look stile boscaiolo misto a “ti sorridono i monti”, fino all’essenza del pezzo, sembra tutto fuori contesto. Voto: 5.
  • Davide Van De Sfroos, Yanez: il pezzo dialettale, lungi dall’essere poco compresibile, è molto accattivante, piacevolissimo, ritmato. Spopolerà a feste di paese, feste tra amici, feste a tutto tondo. Voto: 7.
  • Anna Oxa, La mia anima d’uomo: voce e personalità non mancano, grande interpretazione su un pezzo difficile o mediamente poco diretto. Da riascoltare, soprattutto per via della melodia non facile. Voto:  7 meno.
  • Tricarico, Tre colori: beat monotono, personaggio monotono, testo monotono, privo di ogni struttura armonica decente. Voto: 4.
  • Emma e i Modà, Arriverà: ecco gli Al Bano e Romina Power del nuovo millennio! L’atmosfera vagamente anni 70 non è affatto male, anche l’atteggiamento è quello giusto ma la canzone è un po’ troppo “facilona” e scimmiotta pure Little Tony di Riderà!. Sacrilegio! Voto: 6.
  • Luca Madonia e Franco Battiato, L’alieno: Battiato e Madonia confermano un principio che già conoscevamo ma fa sempre piacere ri-apprendere: l’immensità rinascimentale di certa musica non possa mai inosservata. Voto: 8 meno.
  • Patty Pravo, Il vento e le rose: Patty Pravo sempre teatrale e grande interprete di sè stessa. Peccato per qualche stecca di troppo che, però, ormai è parte integrante delle esibizioni della Pravo a Sanremo. Voto: 7 meno meno.
  • Nathalie, Vivo sospesa: l’ultima vincitrice di X Factor 4 conferma il suo stile con una canzone che le calza a pennello. L’aria fa vagamente ricordare i Coldplay, inevitabilmente incisivo il sound. Nel complesso una bella canzone, malgrado i tiepidissimi applausi del pubblico. Voto 7 e 1/2.
  • Al Bano, Amanda è libera: una brutta storia vera di prostituzione narrata sulle note di questa canzone. Testo impegnato ma nessun rinnovamento per Al Bano. Voto: non riusciamo a dare un voto secco, quindi diamo un 7 al testo e un 5 alla melodia.


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