Sanremo 2009: terza serata alla deriva, ma gli ascolti tengono

La terza puntata del Festival di Sanremo è stata l’apoteosi del disordine e degli schiamazzi. Una diretta lunga rallegrata da rari momenti di buona Musica e buona televisione.

Festival di Sanremo - Bonolishttps://www.fullsong.it/uploads/model_8/News/festival_sanremo_bonolis.jpg

Poco e risicato lo spazio riservato ad alcune “anonime” nuove proposte e, di contro, molta più visibilità accordata ad altre.
E’ su questo segno che si soppesa la serata di duetti dedicata alle giovani proposte della musica, accompagnate ieri sera da grandi artisti nazionali ed internazionali.

Più che vetrina per i giovani, è sembrato di assistere alla puntata del revival però è indubbio che si siano vissuti momenti di grande magia musicale, condensati in una manciata di ore.
Cose che fanno bene al cuore, rarità di questi tempi!

Alcuni mentori hanno goduto di più tempo sul palco, mentre altri cantanti sono stati a malapena salutati: per fare un esempio, è balzato all’occhio lo spazio riservato a Pino Daniele che ha cantato Quando e Napul’è; poco dopo un Mario Biondi ispirato ha lasciato il palco nella quasi totale indifferenza altrui.

Altra nota stonata è stata l’esibizione di Irene dopo l’esecuzione del suo brano Spiove il sole. Invece di lasciare le luci della ribalta come i suoi colleghi di categoria, ha continuato a cantare nel momento dedicato a suo papà Zucchero e ai suoi “zii”, come lei stessa li ha definiti.
Irene resta lì, a cantare allegramente, mentre le altre proposte, finita la canzone in gara, filano via veloci al loro posto, in silenzio.
Non è affatto equo, ma a quanto pare c’è chi può e chi non può…
Non che tutto ciò accada solo a figli illustri perchè torna a cantare anche Malika Ayane in coppia con Gino Paoli.

Finalmente durante la serata qualcuno ricorda Mino Reitano, snobbato sino a ieri malgrado i propositi di rimembranza postuma: un’elegantissima Ornella Vanoni saluta l’amico scomparso omaggiando la sua memoria e la sua arte con Una ragione in più.

Altro momento alto della serata è stato quello con Massimo Ranieri che, dopo aver duettato con Barbara Gilbo, delizia la platea con Perdere l’amore: canzone sempre gradita e interpretata con grande trasporto e stile da Ranieri.

Momenti invece bassi sono stati i soliti siparietti tra Bonolis e Laurenti, coadiuvati ieri sera da Gabriella Pession che, simpatica e sorridente, ha tenuto abbastanza bene il palco.
Puerili le gag ancora basate sull’omosessualità che, in questa edizione del Festival, sembra essere argomento usato palesemente prima per scatenare polemiche e pruriti, poi per fare dell’ironia di bassa lega.

La puntata – piena zeppa di cose, persone, canzoni – è terminata con al premiazione di Ania nella categoria Sanremo Web e con la comunicazione degli esiti del ripescaggio dei Big: tornano in gara Al bano e Sal da Vinci.
Per l’ammissione di quest’ultimo, l’Ariston ha reagito con fischi e proteste, reazioni scatenate – per essere più precisi – più che altro per l’uscita dalla competizione di Nicolai e ancor di più di Tricarico.

Questa sera attese le conigliette di Playboy: sarà finalmente arrivato il momento di bandire le scenette a sfondo omosex dal programma?!


Pubblicato in

Se vuoi rimanere aggiornato su Sanremo 2009: terza serata alla deriva, ma gli ascolti tengono iscriviti alla nostra newsletter settimanale