Rosybyndy: “Alone” è il nuovo disco

Si intitola “Alone” il nuovo disco di Rosybyndy, in uscita: ecco cosa aspettarsi e come si presenta il nuovo lavoro di studio.

Alone di RosyByndyhttps://www.fullsong.it/uploads/model_8/dall-italia/rosybyndy_alone.jpg

Ci sono istanti di questo disco in cui ho quella strana sensazione di “non Italia”, cioè qualcosa che di italiano sembra per via della lingua cantata ma che in fondo se potesse essere messo in pasto alle grinfie di un eclettico David Bowie piuttosto che alla psichedelia di Peter Gabriel, giusto per sparare verso quote irraggiungibili, avrebbero proprio l’aria di capolavori destinati a durare nel tempo. Invece dobbiamo tornare con i piedi saldamente a terra e in un’Italia che darà sempre meno spazio e attenzione a quello che accade. Parliamo del buon “vecchio” ROSYBYNDY, che conosco dal tempo di “Kapytalysty Vyrtualy” – quindi non da molto conoscendo poi la sua carriera, ma quanto basta per dare una linea guida ad un ascolto che ha ben poco di convenzionale. Partendo dal cantato che, come dice lo stesso Rosybyndy in più interviste, bada all’essenza e al messaggio più che alla didattica dell’esecuzione. Passiamo a sfogliare la musica, minimale questa volta, nebulosa gassosa che copre strade e quartieri. Siamo in piena notte, è freddo fuori, sera anonima di un giorno qualunque infrasettimanale del mese più normale dell’anno. Zona perimetrale, un quartiere anche degradato e fin troppo ricco di cemento. Rosybyndy mi regala queste immagini nel suo nuovo disco che parla di se, fa i conti con la sua vita e sussurra a se stesso il ragionamento. Forse, arriva anche a noi ma di sicuro queste canzoni non sono dirette al pubblico. Sono intime cose di Rosybyndy. Elettronica praticamente ovunque. Anzi SOLO elettronica. Un disco realizzato da solo – ALONE – in cui non si eccede mai in soluzioni sfarzose e, virtù dell’antica esperienza, non ci sono colpi di testa e momenti in cui farsi prendere dalla tecnologia che tutto può e tutto concede. Il saggio sa come fermarsi. Rosybyndy ha saputo come fermarsi. Bellissima la traccia che apre il disco: “Mai di no”. Un bel dialogo danzante di pianoforte, una melodia che canta e si farà riconoscere a lungo. Nella tracklist anche il singolo “Lamoredentro”, brano che abbiamo già raccontato circa un anno fa e dal quale è partita l’idea di tutto il lavoro. Spegnete le luci e lasciate da parte i pregiudizi. Nonostante sia tutto digitale c’è grande maestria di fine artigianato…quello emotivo. Alone.


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