Vi raccontiamo in anteprima il nuovo disco della cantautrice pugliese Rita Zingariello che da domani 6 Aprile uscirà su tutti i canali digitali. A breve uscirà anche un video che vi promettiamo di ospitare sulle nostre pagine. Ma torniamo a questo lavoro che ci regalerà12 inediti di assoluto spessore e di grande ispirazione. Un lavoro nato dall’intimità di una casa e dalla ricerca di se probabilmente in cui si sposano assieme genere ovviamente lontani e apparentemente inconciliabili. Ma, senza spoilerare troppo, direi che brani come “Il gioco della neve” sia quanto di più importante ci sia in questo disco che possa racchiudere e sintetizzare il lavoro. Questa poliedricità di facce e di visioni, di sensazioni distanti che si ritrovano in uno stesso cenacolo a dialogare con una naturalezza che sembra davvero frutto di una qualche magia. “Il gioco della neve” dicevamo, dove la passione di un tango – bellissima citazione in sottofondo della celebre “Santa Maria” dei Gotan Project – fa da contrappunto a liriche di riflessioni e di ricerca passando poi al western sintetico di chitarre a modo e una fisarmonica – vedrete che tornerà a trovarci spesso durante il disco – che ci catapulta un po’ in rioni francesi e un altro poco tra i sapori balcanici. E poi ancora del piccolo blues o meglio detto bluegrass nella splendida “Spalanca”: questo disco accoglie la bella stagione, questo lavoro sembra però guardare alla primavera e all’estate come un viaggio quasi non atteso, quasi da superare per tornare alle piccole cose. Didascalico a tal proposito l’intermezzo di un minuto e mezzo dal sapore decisamente “argentino” di chitarre classiche e dal titolo “Preferisco l’inverno” in cui la Zingariello si chiede: “Come può l’arrivo di Agosto far dimenticare sapore e incanto?”. Ed è l’elogio delle piccole cose in “Senza nota sul finale”, piccole cose come il guitalele a condurre i giochi e un’inaspettata matrice di dub-step che, manco a dirlo, sfocia in un disegno di fisarmoniche… e le organze che questo disco promette sono di nuovo celebrate in pompa magna. E il tutto in una meravigliosa combinazione di naturalezza. La bellissima voce di Rita Zingariello scrive e canta un disco davvero importante. Fatto di piccole cose, di dettagli, di suoni che se non si affidano all’elettronica (e lo fanno con garbo e molto raramente anche) sono suoni di cucina, di casa, di tutti i giorni, suoni acqua e sapone, su melodie che avevi nelle tasche. Insomma, “Il canto dell’ape” è un disco di piccole cose. E da domani sarà disponibile per tutti sui canali digitali. Noi vi daremo appuntamento su queste pagine per un’intervista a Rita Zingariello per ospitare questo nuovo video di prossima uscita. Buon ascolto.