Tre giorni per un nuovo evento cinematografico senza precedenti, distribuito da Microcinema, il leggendario concerto “Queen A night in Bohemia”, farà rivivere agli appassionati la strepitosa performance del gruppo rock inglese all’Hammersmith Odeon di Londra, del 24 dicembre 1975, considerato il giorno della consacrazione ufficiale della band.
Questo rivoluzionario concerto, riprende il gruppo al massimo del loro splendore, mentre suona grandi successi come “Killer Queen”, “Liar”, “Keep Yourself Alive” e “Now I’m Here”. Inoltre, a rendere leggendario il concerto c’è un ulteriore aspetto: quella notte a Londra, è stata eseguita e registrata per la prima volta in assoluto, l’indimenticabile “BohemianRhapsody”.
I fan potranno godere di una straordinaria esperienza in sala, grazie a una versione del concerto, rimasterizzata e restaurata in ultra HD con un magnifico surround sound, mai vista prima.
La performance dei Queen in questo evento straordinario è una delle più coinvolgenti con cui la band abbia mai intrattenuto e divertito il suo pubblico, grazie ai virtuosismi con la voce e al pianoforte dell’indimenticabile Freddie Mercury, con costumi e luci curati nei minimi particolari, in una perfetta sincronia tra i movimenti dei quattro musicisti sul palco e i brani da loro eseguiti.
Spettacolare e imperdibile per tuttigli appassionati, inoltre, lo straordinario assolo di chitarra di Brian May, apoteosi dell’ eccellenza musicale con cui il musicista e il gruppo da sempre hanno divertito e incantato il loro pubblico.
“Queen A night in Bohemia” comprende anche 25 minuti di immagini e interviste assolutamente inedite, e vanta tanto materiale d’archivio imperdibile perfan e appassionati, come la prima intervista televisiva alla band.
Come ricorda Brian May, “è stato un concerto speciale, perché era la prima volta che suonavamo un set completo in diretta televisiva e si trattava del Concerto di Natale! La qualità delle immagini, grazie a un ottimo lavoro direstauro digitale, è straordinaria. E sullo schermo risulta evidente l’energia che sprigionavamo”.