Genio e sregolatezza, si sa, convivono da sempre nell’essenza artistica di Prince: diverse sono le sue trasformazioni nei vari periodi della sua carriera che lo hanno portato addirittura a cambiare, nel corso degli anni ’90, il proprio nome d’arte in TAFKAP (The artist formerly known as Prince).
Anche al giorno d’oggi il cantante ha intenzione di stupire il pubblico e la critica con una nuova iniziativa: pubblicare il nuovo lavoro di inediti nel 2009 senza il supporto di un’etichetta musicale.
Nell’intento di trovare soluzioni da vagliare per mandare in porto il progetto, Prince è attualmente impegnato in diversi appuntamenti con varie personalità e società del music business, come i rappresentati della radio californiana Indie 103.
E’ proprio a tale network radiofonico – e ai relativi fedeli ascoltatori – che il 50enne artista ha regalato l’anteprima di 4 nuove canzoni composte per il nuovo disco, le quali rivelano una virata verso atmosfere più tranquille e riflessive rispetto alla sua passata produzione stilistica.
Crimson & Clover, cover del brano targato 1969 di Tommy James & the Shondells è il primo pezzo della breve scaletta: le parti vocali di Prince, nelle strofe, sono modificate con un effetto tale da far sembrare che il cantante stia registrando sott’acqua.
Seguono Colonized Mind e Wall of Berlin, tracce valorizzate dai virtuosismi di chitarra del musicista: la prima denuncia l’egemonia di alcune idee politiche e attua una forte critica alle case discografiche, mentre la seconda colpisce maggiormente per la struttura elegante e armoniosa della melodia.
La ballata 4ever, invece, tratta di temi romantici come il matrimonio e la vita di coppia: Prince suona un’emozionante sequenza al pianoforte, prima di essere accompagnato durante i versi del testo da una corista.
Altri dettagli sull’album non sono stati diffusi, nonostante il progetto sia stato completato già da tempo.
Non ci resta che attendere gli sviluppi della situazione, sperando che Prince riesca ad attuare le proprie idee e regalarci nuove emozioni in musica.
Fonte: Rolling Stone