Un brano intimo, profondo e avvolgente, in cui l’assoluto protagonista è il timbro meraviglioso e inconfondibile dell’amata artista. Suoni morbidi e distesi, che evocano le sonorità delle bellissime ballad anni Novanta, sfociano in un intenso ritornello che arriva dritto al cuore, mentre le parole del testo raccontano di un sentimento positivo e importante, della voglia di esserci e di restare, nonostante tutto.
«“Non vado via” è una bellissima canzone scritta secondo i canoni della melodia tradizionale italiana – racconta ARISA – Ha qualcosa di così magico e universale che potrebbe essere anche la colonna sonora di un film di Walt Disney. Volutamente super nineties, è una storia a lieto fine che ti lascia dentro un senso di sollievo e la voglia di farcela. Dopo tanti tentativi, tra false illusioni e dure realtà adesso mi vedo e vedo con chiarezza l’orizzonte verso cui voglio dirigermi. Questo è solo il primo passo.»
Arisa, indubbiamente tra le interpreti più apprezzate del panorama musicale italiano, con “Non Vado Via” dà nuovamente prova del suo costante impegno nella propria ricerca musicale, mai scontata e prevedibile, e della sua continua voglia di rinnovarsi, aggiungendo un nuovo tassello al suo percorso artistico.
“A primo ascolto il brano non mi ha preso, sono franca” ha dichiarato Anna Bruno, direttore responsabile del magazine FullSong “pur riconoscendo le intenzioni dell’artista. Il riascolto, invece, è stato più gradevole. La (bellissima) voce di Arisa è il valore aggiunto del brano ma questo è abbastanza scontato. Non discuto la scelta di Arisa di di uscire con una ballata, anzi la trovo una scelta intelligente in questo momento in cui siamo bombardati da musica più o meno simile condita da tanto, troppo, autotune. La cifra artistica di Arisa non si discute. Piuttosto mi aspettavo un disco con un’arrangiamento migliore (questo è davvero da karaoke) e, perchè no, qualcosa anche in acustico ma con voce e chitarra (non piano), per andare completamente controcorrente. Insomma, Arisa è un’artista che merita molto ma molto di più.”